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Comunità montane, nel Dl Aiuti una norma per le aree a difficoltà ricezione tv

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Foto di archivio

È passato diverso tempo dal passaggio al digitale terrestre ma nelle vallate persistono problemi di ricezione, difficoltà di cui il governo ha preso atto proponendo nel Decreto Legge Aiuti, presentato il 4 agosto, una norma specifica a favore delle comunità montane.

La norma prevede 7,5 milioni per l’acquisto di apparati satellitari per la ricezione della tv, innalzando a 50 euro il bonus televisione, e autorizza una spesa di 2,5 milioni di euro per l’adeguamento degli impianti di trasmissione in riattivazione.

Si legge, infatti, che il richiedente deve allegare alla domanda il progetto tecnico dell’impianto.  L’autorizzazione è rilasciata esclusivamente ai comuni, comunità montane o ad altri enti locali o consorzi di enti locali, ed ha estensione territoriale limitata alla circoscrizione dell’ente richiedente tenendo conto, tuttavia, della particolarità delle zone di montagna. I comuni, le comunità montane e gli altri enti locali o consorzi di enti locali privi di copertura radioelettrica possono richiedere al Ministero l’autorizzazione all’installazione di reti via cavo per la ripetizione simultanea di programmi diffusi in ambito nazionale e locale, fermo quanto previsto dall’articolo 7, comma 1, lettera f).

“In montagna la situazione cambia non da comune a comune ma da frazione a frazione – ci spiega un tecnico in contatto con il ministero e con gli studi tecnici delle varie emittenti televisive nazionali e regionali – e il governo si è accorto che l’8 marzo con il cambio delle frequenze tanti posti sono rimasti scoperti. Per i comuni è una spesa folle ma se passa questa norma, lo sapremo tra 30 giorni, potranno chiedere il rimborso alla Stato.”

“Qualche problema è derivato anche dallo spegnimento degli impianti imposto dal Ministero – continua il tecnico – dovuto alla riduzione delle frequenze per il 5G. Hanno pensato quindi a un canale unico che per tutta la regione veicola le tv locali, è stato fatto un bando per decidere a chi assegnarlo e qui l'ha vinto Mediaset. Teletricolore e Telereggio hanno dovuto spegnere tutti i loro impianti disseminati sul territorio e Mediaset ha riacceso solo quello di Valestra. Qualcosa lo stiamo riaccendendo, sono in contatto con il sindaco di Vetto, il sindaco di Villa Minozzo e con il sindaco di Castelnuovo per riaccendere gli impianti sotto i loro comuni, ad esempio grazie al comune di Ventasso ho riacceso l’impianto di Ligonchio che copre anche buona parte di Castelnuovo, l'altra parte la copre il Fasola e se dovesse passare questa proposta il sindaco potrebbe riaccenderlo a costo zero chiedendo appunto il rimborso allo Stato.”