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Terre Matildiche Music Festival, ultimo appuntamento a Crovara

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Giunge al termine il Terre Matildiche Music Festival che per ogni sabato di luglio e agosto ha proposto buona musica e ottima cucina.

L'ultimo appuntamento è per sabato 20 agosto a Crovara di Vetto con un doppio concerto “speciale” degli Old Cagners e della Old string band (dalle 21) mentre sulla tavola, a partire dalle 20, un piatto unico con arrosticini, fiocco di culatello e insalata di farro.

Saliranno per primi sul palco The Old Cagners, una vecchia conoscenza del Festival che proprio in vista dell’ultima serata ha tutte le intenzioni di trasformare la serata in un vero e proprio evento. Questa la formazione che vede Claudio Zanica alla batteria, Pierpaolo Curti al basso, Paolo Munarini chitarra e Claudio Palù chitarra e voce. Poi toccherà alla Old String band capitanata da Paul Boss, chitarra e voce, con Niki Milazzo alla chitarra e Mattia Medici al violino, andare a pescare a piene mani in un repertorio Blues e South Rock praticamente sterminato. Una band speciale per ascoltare  Paul Boss, il Reverendo, chiama a raccolta gli amici per una serata che terrà ben alta la bandiera del Blues, del Soul e senza limitazioni verso il Southern rock e american ballads immortali. Paul è chitarrista di gusto e cantante alla Muddy Waters, al "Reverendo" Boss e al suo innato senso dello spettacolo il compito di chiudere la rassegna che lui stesso ha inaugurato all’inizio di luglio.

In questo scenario si inserisce la terza edizione del Festival delle terre matildiche che quest’anno avrà un accento marcatamente rock blues. A cominciare dal primo appuntamento, sabato 9 luglio (ore 21), con il blues di Paul Boss & the Old String Band, una vecchia conoscenza del Terre Matildiche Fest che ritorna a Crovara per una serata decisamente Roots. Con l’istrione Paul Boss ci saranno Niky Milazzo alla chitarra e Mattia Medici al violino. Una band davvero speciale per ascoltare american ballads e riff immortali.

Il Terre Matildiche Music Festival di Crovara che giunge alla terza edizione caratterizzata decisamente da sonorità rock blues, oltre alla musica e alla buona cucina offre anche la bellezza mozzafiato del paesaggio e un capitolo di storia locale da scoprire che affonda le sue radici nel Duecento. Tra i ruderi e i misteri del castello di Arduino da Palude (si dice che il suo fantasma vaghi ancora lassù), la chiesa di San Giorgio appare come sospesa nel vuoto.

Una location spettacolare accoglie l'ostello "La rupe di San Giorgio" ai piedi dei ruderi del castello di Arduino e di fianco alla duecentesca chiesa di San Giorgio. L'interno è quello un rustico restaurato e posto al centro dell'area SIC valle del torrente Tassaro, un'area incontaminata e di rara bellezza naturalistica, nella riserva MaB Unesco dell'Appennino tosco emiliano. Luogo ideale per chi vuole immergersi nella natura, con sentieri segnalati dal CAI, o per rilassarsi nella quiete e nel silenzio di un luogo incontaminato.