Le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di Carpineti hanno realizzato elaborati molto apprezzati in memoria di Monsignor Pietro Ganapini, carpinetano, missionario Fidei Donum per 59 anni in Madagascar, morto il 30 giugno di due anni fa.
In occasione della tradizionale Fiera di San Vitale, presso l'aula magna del plesso scolastico "Il tricolore", si è svolto l'incontro molto partecipato “Pietro, missione scuola” dove, oltre a una delegazione delle scolaresche protagoniste del progetto, sono intervenuti la dott.ssa Sara Signorelli (dirigente scolastica Istituto comprensivo “Giorgio Gregori”), il prof. Pietro Misciuto (docente e curatore del progetto che ha illustrato il programma del lavoro svolto), Mons. Guiscardo Mercati (parroco di Carpineti e Pantano), il dott. Albino Ivardi Ganapini (fratello del sacerdote scomparso), Padre Filippo Ivardi Ganapini (MCCI, missionario comboniano e nipote di Don Pietro), il dott. Edoardo Tincani, (giornalista e direttore del settimanale cattolico “La Libertà” che ha condotto l’incontro), presente anche il sindaco Tiziano Borghi.
Portando il saluto dell’amministrazione comunale di Carpineti, l’assessore alla scuola, Roberto Lugli, ha sottolineato la straordinaria eredità di don Pietro nell’affermazione del principio “una scuola per tutti”: un messaggio che va mantenuto vivo, sia nei luoghi in cui l’istruzione è garantita per aggiornarla e migliorarla, sia nelle parti povere del mondo in cui essa continua ad essere un discrimine tra la popolazione e per ridurre il quale, don Pietro, attivandosi in mille modi, è riuscito nell’impresa titanica di costruire in Madagascar oltre
un centinaio di scuole.
Albino e monsignor Guiscardo, di don Pietro hanno ricordato il forte attaccamento alla famiglia e alla propria parrocchia, Pantano di Carpineti: nonostante la lontananza fisica, le sue frequenti corrispondenze epistolari hanno testimoniato presenza e conoscenza della
propria comunità d’origine.
Ricco di spunti da approfondire l’intervento di Padre Filippo che ha tra l’altro evidenziato l’impegno di don Pietro soprattutto nei riguardi dei giovani, per emancipare la loro condizione di vita verso un futuro libero e dignitoso: scuola, istruzione, formazione e competenze sono state al centro della missione del sacerdote carpinetano, arricchite dalla grandissima passione per la musica di cui il missionario ha lasciato un bellissimo esempio di composizioni e arrangiamenti davvero pregevoli.