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Martina Depietri: “Credo molto nella nostra montagna ma bisogna valorizzare di più il turismo e i prodotti enogastronomici”

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Spesso ci si interroga su come ripopolare l’Appenino reggiano, su quali incentivi trovare per convincere i giovani a restare e creare le giuste opportunità, bisogna anche dire, però, che si assiste ad  un’inversione di tendenza, forse complice anche la pandemia, che ha spinto tante persone a tornare o ad andare vivere in montagna.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia e cioè quei giovani che non vanno via e riescono a realizzare le loro ambizioni. E a volte una passione diventa lavoro, anche in montagna.

E' il caso di Martina Depietri, 24 anni è di Croveglia di Casina e lavora, già da qualche anno, alla Latteria Sociale di Cigarello, a Carpineti. Una passione per il Parmigiano reggiano tanto da riuscire a farla diventare, appunto, il suo lavoro.

Le abbiamo rivolto qualche domanda.

Martina in cosa consiste il tuo lavoro?

Ho iniziato a lavorare alla latteria del Cigarello dal 2017 e sono responsabile del negozio di Cigarello. Mi occupo di confezionare, degli ordini on line: insomma, di tutta la gestione del negozio.

Si parla tanto dei giovani che vanno via dalla montagna. Cosa ne pensi? Credi che ci sia un futuro?

Io credo molto nella nostra montagna, anche se penso che ci siano delle criticità.  Si potrebbe valorizzare di più il turismo e i prodotti enogastronomici del nostro meraviglioso appennino che sono delle vere e proprie eccellenze.

Torniamo al tuo lavoro e alla tua passione. Hai partecipato e vinto il 5° Palio Città di Casina…

Si e ancora non ci credo. Era una gara di taglio di una forma di Parmigiano che va prima divisa in metà. Si valuta l’aspetto del taglio. Poi si prosegue cercando di essere precisi per fare prima due quarti fino a diventare due ottavi. Dopodichè si procede all’ultimo taglio dove bisogna cercar di arrivar a taglia un chilo. E ce l'ho fatta.

Hai anche partecipato al corso di primo livello per diventare assaggiatrice.

Si, ho seguito il corso dove ti insegnano a riconoscere le caratteristiche organolettiche del Parmigiano, odori, aromi, la tecnica di assaggio. E’ stata una bella esperienza che avrà un seguito: parteciperò al corso di secondo livello.

Hai tanti obiettivi da raggiungere, qual è il prossimo? In Appennino?

In effetti si. ribadisco che credo molto nella montagna. Ho da poco concluso il corso di formazione come addetta alle visite guidate nei caseifici. E farò questa nuova esperienza sabato 1 e domenica 2 ottobre in occasione dell’evento “Caseifici Aperti”. Condurrò i nostri ospiti nei luoghi dove produciamo il formaggio e al magazzino di stagionatura. Con piacere li accompagnerò alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale del nostro Parmigiano reggiano. E, soprattutto, mi sto preparando perché vorrei partecipare al World Cheese Awards per portare e far conoscere il Parmigiano reggiano di Cigarello.

 

 

 

 

 

 

 

 

1 COMMENT

  1. Anch’io confido nella valenza e potenzialità dell’agroalimentare montano, e mi auguro che possa esservi continuità e ricambio generazionale nell’intera filiera, ossia produzione della materia prima, trasformazione e commercializzazione, e auspico altresì che da parte di noi tutti si riesca a far percepire l’importanza del loro lavoro a quei giovani che, meritoriamente, vi si dedicano.

    P.B. 23.09.2022

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