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Anna, frammento d’opale, poesia di Alberto Bottazzi

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Anna, frammento d'opale

La mia fronte riposa sulle tue ginocchia, le mie mani accarezzano il tuo ventre. Lasciami il ricordo del nostro tempo prima che il vento gelido ci porti via. Con i miei poveri versi vorrei innalzare un altare con la tua immagine scolpita d'amore e gratitudine, per aver cambiato pelle alla mia vita, come la lucertola subisce la muta.

La pendola suona mezzogiorno e i miei occhi sono così pieni di fiamma da scordare gli affanni della giovinezza in cerca di te.

Nessun astro riluce come il tuo sorriso, nessuna parola incanta più del tuo sguardo. Sei elisir di serenità, come il pettirosso che cinguetta sull'albero del ciliegio a primavera, in attesa che il fiore diventi frutto.

 

Alberto Bottazzi

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