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Da Baiso a Mantova, le croci di Giuliano Ravazzini lungo il cammino di San Lorenzo

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L'artista Giuliano Ravazzini, classe 1960, nato nel modenese e residente a Baiso, è davvero un professionista completo, che esprime il proprio estro attraverso forme espressive interdisciplinari, che sapientemente padroneggia ed intreccia.

Oggetto del suo studio, da tempo, le tematiche legate ai simboli e, proprio al simbolo più antico ed allo stesso tempo più attuale è legato il suo itinerario espositivo che, fino al 20 novembre 2022 percorre il cammino di San Lorenzo.

croce a Quingentole

"Tre croci lungo il cammino di San Loreno" sono le tappe di un percorso che parte proprio dalla Chiesa di San Lorenzo di Baiso, prosegue a Quingentole e si conclude a Mantova.

A parlarci di questo percorso la curatrice del progetto, professoressa Rossana Merli.

Perchè Ravazzini ha scelto proprio la croce come filo conduttore di questo percorso artistico?

Il tema della croce è un tema assai complesso, al quale Giuliano Ravazzini lavora dal 2005. Ravazzini indaga il simbolo della croce, che è il più trasversale, il più universale e, possiamo dire, tra i più antichi simboli utilizzati dall'uomo.

Cosa lega le tre croci a San Lorenzo?

In Italia sono migliaia le chiese dedicate a San Lorenzo. Questa mostra abbraccia territori che si incontrano e dialogano da secoli, scambiandosi informazioni, saperi e anche forza spirituale, perché anche di spirito è fatto l'uomo. Le tre chiese di Baiso, Quingentole e Mantova creano un preciso percorso artistico, che accompagna il visitatore in un cammino di riflessione e d'ascolto.

Un percorso che attraversa anche un territorio che possiamo definire territorio matildico per eccellenza.

Sì, siamo certamente su una traiettoria matildica, che insieme al culto di San Lorenzo, ha proprio l'intento di unire, sotto il simbolo della croce, lo nostra storia, il nostro vissuto, il nostro interiore.

croce a Mantova

Quelle di Ravazzini sono croci semplici ma estremamente potenti, che nella loro unicità ed semplicità inducono chi le osserva ad una riflessione sulla stessa essenzialità dell'essere umano.

Costruite con legni poveri, esposte ai capricci ed alla stagionalità degli agenti atmosferici e segnate dal lavoro del fuoco, le tre croci sono al tempo stesso spoglie e ricche di significato.

Le croci rimarranno esposte fino al 20 novembre 2022, anche se un vivo interesse di pubblico potrebbe far propendere per una protrazione.

Da segnalare, sempre dell'artista Giuliano Ravazzini, la mostra Carte d'argilla visitabile sempre fino al 20 novembre presso la Villa Vescovile di Quingentole.