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Casa, bando affitti: 14 mila domande in più

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Dalla Regione un aiuto concreto per il diritto alla casa a favore delle famiglie e delle persone in difficoltà nel far fronte alle spese per il pagamento del canone di locazione. A disposizione 40 milioni di euro tra finanziamenti statali e regionali, messi a disposizione dal bando 2022 del Fondo affitti: in provincia di Reggio Emilia 3.733.030 euro (6.198 domande).

La risposta a una difficoltà in aumento, in una fase in cui gli effetti della pandemia si intrecciano con quelli della guerra e dell’aumento dei prezzi, a partire da quelli energetici. E che sembra confermato anche dall’elevato numero di domande arrivate: 66.526 contro le 51.981 dello scorso anno. Oltre 14 mila in più.

Un numero ancora non definitivo - le domande, infatti, dovranno essere dichiarate effettivamente ammissibili e quindi collocate in graduatoria solo dopo l’istruttoria in campo ai Comuni – ma comunque già indicativo di una necessità in crescita.

Grazie alle risorse stanziate dalla Regione - di cui 10,6 direttamente dal bilancio regionale e 29,4 dalla quota del Fondo nazionale assegnata all’Emilia-Romagna - potrà dunque essere erogato un

Spetterà ora ai Comuni assegnare il contributo, terminata l’istruttoria delle domande. Con la possibilità di destinare una parte delle risorse anche allo scorrimento delle graduatorie di precedenti annualità.

Per la ripartizione sul territorio, la Regione ha adottato anche quest’anno come unico criterio l’effettivo numero di domande presentate. Una scelta iniziata nel 2021 che segna una discontinuità rispetto al passato quando erano assunti a riferimento indicatori indiretti di natura demografica o socioeconomica.

Il termine per presentare domanda si è chiuso lo scorso 21 ottobre. Potevano presentarla i nuclei famigliari con un Isee annuo fino a 17.154 euro oppure fino a 35mila euro ma che avessero subito una diminuzione del reddito Irpef di almeno il 25% rispetto a quello del 2021.

A disposizione una piattaforma web alla quale accedere tramite Spid, gestita direttamente dalla Regione per tutto il territorio emiliano-romagnolo, fatta eccezione per le domande relative a Bologna che avevano a disposizione un proprio sito dedicato gestito dal Comune.  Per aiutare i cittadini a presentare domanda, la Regione ha anche previsto la possibilità di rivolgersi, oltre che al proprio Comune, anche a un elenco di oltre 300 sedi locali di enti privati convenzionati quali associazioni di categoria, sindacati e Caf, localizzati su tutto il territorio emiliano – romagnolo.