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Castagneto di Marola, Lauro Bolognesi: “Servono tavoli di riflessione per dare un futuro ai tanti progetti”

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A Carpineti presso i locali del Parco Matilde si è tenuta, lo scorso 3 dicembre, l’assemblea ordinaria dei soci dell’associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola, occasione importante per fare il punto dei lavori in corso e per progettare il prossimo futuro, attraverso il confronto ed il prezioso contributo di tutti i presenti. Dopo la breve introduzione del segretario, dottor Nemesio Gherpelli, per presentare i lavori, ha dato il benvenuto il sindaco Tiziano Borghi che ha sottolineato, dopo una dura partenza, i risultati lusinghieri finora raggiunti dall’associazione, grazie ad una buona progettualità messa in campo, anche in collaborazione con Enti del territorio cui sta a cuore il miglioramento e “ l’autorigenerazione” dello stesso.

Il presidente Lauro Bolognesi ha presentato, in forma dettagliata e precisa attraverso un excursus storico, tutte le azioni messe in campo fino ad ora, auspicando che “altri giocatori entrino in squadra” in quanto i soci sono il cuore dell’associazione stessa. Servono poi tavoli di riflessione per dare un futuro e gambe ai tanti progetti, anche di notevole impatto sociale, che sono sul tavolo. Servirà, a breve, anche a tal proposito organizzare, per i primi mesi del nuovo anno, un’apposita giornata di studio ed elaborazione sulla quale si conta per approfondimenti ulteriori e precise messe a fuoco. Tanti i contributi offerti da presenti e non, come quello di Massimiliano Gibertini che ha offerto un aggiornamento su quanto operato dal Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano nel 2022 e di Fabio Guglielmi, che cura il progetto comunicazione ad ampio raggio per promuovere l’associazione stessa all’esterno. Non è mancato l’intervento puntuale del dottor Luciano Rondanini, referente dell’area scuola che vede, attraverso la collaborazione di Eco Sapiens, titolare di competenze specifiche per l’apprendimento all’aperto (quadro della Cooperativa sociale L’Ovile) e l’annuale finanziamento di Emil Banca, lo sviluppo di numerosi progetti per la fascia scolare  3 – 14 anni ed anche per le scuole superiori (es. carta di orienteering, laboratori nel castagneto ecc..).

Si prevede per il 2023 un’alta adesione delle scuole ai progetti presentati: infatti dall’area montana ora lo sguardo si è allargato a tutte le scuole della provincia, con offerte, tra l’altro, del tutto gratuite. Interessante quanto potrà realizzarsi ad esempio con l’Istituto Alberghiero di Correggio nel praticantato a scuola con gli studenti …. piatti a base di castagne … e quanto prevede la convenzione con l’Istituto Nelson Mandela di Castelnovo ne' Monti nello sviluppo di tre progetti: lo stato di salute dei castagni secolari, la classificazione delle varie tipologie di castagne e lo studio della struttura del sesto matildico del castagneto, attraverso l’utilizzo di un drone. L’intervento poi del dottor Enrico Bussi ha evidenziato la necessità di ricercare fondi per investire un’enorme quantità di risorse, attraverso la collaborazione con altri soggetti, enti pubblici come ad es. il Comune di Carpineti o l’Unione dei Comuni Montani, la provincia, la Regione ecc… Ricordiamo che attraverso il piano di sviluppo rurale si prevede un’azione della stessa Unione Europea sul nostro territorio.

“15.000 quintali di materiali di scarto sono stati portati via dal bosco ma… il pericolo burocratico incombe sempre … e vanno individuate nuove strade per la ricerca di fondi (ad es. il PNRR) ricordando che quella dell’Appennino è stata riconosciuta area pilota per la Green Community, come pure l’area dell’Abruzzo e quella del Piemonte. Sperimentazione ed innovazione chiedono di avanzare, scavalcando inerzie burocratiche”.

Ma interessante è stato anche l’intervento dell’associazione per diversamente abili “Durante e Dopo di Noi”, nata a Reggio nel 2014, che attraverso l’intervento della presidente Enza Grillone ha fatto comprendere come, partendo dalle caratteristiche specifiche di ragazzi disabili, si possa pensare ad un progetto da costruire insieme, parte sostanziale delle iniziative dell’associazione per l’importante apertura alla disabilità con l’intenzione di predisporre per essi percorsi specifici. Ricorreva proprio quel giorno la Giornata Internazionale della disabilità. Interessante poi, per la disabilità adulti, il contributo della sig.ra Nicoletta Ghirardini della Cooperativa Creativ – Cise, responsabile del servizio educativo territoriale della Val d’Enza che si occupa di inserimenti lavorativi, tempo libero ecc … La professoressa Clementina Santi ha poi sottolineato come sia importante fare del castagneto un centro di Educazione Permanente curandone anche l’aspetto storico, culturale, matildico e magari promuovendo la formazione di alunni degli Istituti superiori della montagna (es. Cattaneo – Dall’Aglio) in qualità di esperti che possano guidare attività ed esperienze per altri soggetti. Non dobbiamo infatti dimenticare la vocazione originaria, spirituale ed educativa del progetto insieme al recupero delle persone fragili. A tal proposito voglio ricordare i ragazzi disabili del Centro socio educativo di Pomponesco (MN) che hanno fatto visita al bosco nel mese di ottobre. Presenti all’assemblea i sacerdoti Mons. Giovanni Costi (assistente dell’associazione), don Luigi Giansoldati, don Riccardo Camellini. Non è stato trascurato, nel ricordo di don Eleuterio Agostini, la visione originaria dello stesso, secondo le indicazioni della Laudato sì di Papa Francesco, proiettando nuove speranze ed aperture sul vicariato della montagna tutta, attraverso un maggior coinvolgimento delle realtà parrocchiali e religiose. Negli interventi, sempre costruttivi, non sono mancate sottolineature di criticità come ad es. l’utilizzo progettuale del castagneto in rapporto con l’abbazia, sentito come inscindibile ed inseparabile dai soci dell’associazione e come, del resto, la storia di quei luoghi ci ha tramandato e sempre ci suggerisce.

“In momenti, come questo che stiamo vivendo, di gravi calamità naturali, essere paladini e difensori di un territorio come quello del bosco – castagneto di Marola mi inorgoglisce e nonostante le difficoltà per l’impegno non sono pentito di aver accettato la presidenza perché nella mente ho sempre vivo l’insegnamento di Don Lorenzo Milani del 'mi sta a cuore'- I care –“ , ha concluso il presidente Bolognesi.

Maria Alberta Ferrari