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Il bilancio dell’Arma reggiana: boom di truffe e aumenta la violenza di genere

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Boom di truffe e frodi informatiche: ben 1522 nel 2022 con una media di 4 al giorno. Costante la crescita della litigiosità: 148.709 le richieste pervenute al 112 (oltre 400 al giorno) di cui 2.204 per liti in famiglia, in strada e tra vicini. Quasi invariato il numero dei reati (14.167 nel 2022 rispetto 13.567 nel 2021).

Questo il bilancio di un anno di lavoro dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia.

Un anno che ha visto anche il rinnovo e l’arricchimento della compagine arma, con l’assegnazione di 7 nuovi ufficiali tra i quali, il Capitano Marco Spinelli comandante della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti; il Tenente Colonnello Adriano Bruni nuovo comandante dei Carabinieri forestali del Parco Nazionale dell’Appennino reggiano; il Tenente Colonnello Aniello Mautone destinato al comando del reparto operativo del comando Provinciale di Reggio Emilia; il Maggiore Francesco Coratti assegnato al comando della compagnia carabinieri di Reggio Emilia; il Capitano Roberti Iandiorio comandante della compagnia di Guastalla; il Capitano Lucrezia Limodio comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Reggio Emilia e il capitano Sara Aielli, chiamata a svolgere azione di comando e di coordinamento nell’ambito del Nipaaf dei Carabinieri Forestali di Reggio Emilia.

Un 2022 dunque significativo e di intenso lavoro per i carabinieri reggiani, ulteriormente “impreziosito” dalla specialità dei carabinieri forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno proseguito ad aumentare le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare. Significativo l’impegno dei carabinieri Forestali reggiani sul fronte delle indagini finalizzate a contrastare le condotte illecite concernenti i rifiuti.

E’ stato un anno che ha continuato a registrare le truffe agli anziani. Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti anche nel 2022 dai carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia (sensibilizzazioni durante le messe, incontri promossi dai ccaarabinieri con gli anziani dei vari paesi, spot televisivi ed articoli stampa, ecc…) ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (una quarantina quelle sventate). Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo - senza precedenti - per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative che proprio nel 2022 hanno portato a condurre l’operazione Ghost che ha visto proprio i carabinieri reggiani denunciare complessivamente 48 persone di cui 17 colpite da misure cautelari restrittive ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata al compimento di oltre 200 truffe per un giro d’affari illecito stimato in oltre 1 milione di euro.

Questo il bilancio nei dettagli: 18.706 servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 37.412 carabinieri; 1.791 servizi di ordine pubblico, che hanno visto operare 3.025 militari.

Identificate 95.225 persone e controllati 63.532 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto: 285 arresti per vari delitti; la denuncia di 2.938 persone per molteplici reati; 2.360 i reati scoperti con l'identificazione dei responsabili (tra cui 2 omicidi, 36rapine, 249 furti, 473 truffe e frodi informatiche, 94 reati di spaccio di stupefacenti, 23 estorsioni, 21 violenze sessuali, 6 sfruttamento della pornografia minorile).

Intensa anche l'attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 370 sinistri stradali. In tale ambito, risultano: 89 le persone denunciate all’ autorità giudiziaria (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti); 1611 le rilevate infrazioni al codice della strada; 289 le carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione; 89 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza); 129 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Incessante e rilevante anche l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti: 45 arresti e 79 denunce; sono stati sequestrati 15 chili di hascisc, 9 chili di marijuana, 2 chili di cocaina e 100 grammi di eroina.

L’elemento di conferma nel 2022, documentato dalle indagini antidroga concluse dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente l’approvvigionamento di droghe attraverso “spedizione” via posta o l’acquisto di quelle sintetiche in internet sia attraverso il deep web ovvero quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto che attraverso i social: telegram su tutti.

Un anno quello che si appresta a terminare in cui si è continuato a registrare il significativo impegno dell'Arma reggiana contro la criminalità organizzata come dimostra anche, per ultimo, la recente esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale da parte dei ROS e dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che ha portato al sequestro di beni per un valore di circa 10 milioni di euro a carico di due fratelli calabresi uno dei quali condannato con sentenza irrevocabile nell’ambito del processo “Aemilia” per associazione di tipo mafioso, truffa ed estorsione, tutti reati aggravati dall’art. 416 bis.1 c.p., in quanto appartenente al sodalizio ‘ndranghetistico emiliano, storicamente legato alla cosca Grande Aracri di Cutro (KR). Importante anche il contributo informativo fornito dall’Arma reggiana alla Prefettura di Reggio Emilia per la successiva adozione dei provvedimenti interdittivi antimafia (oltre 100 nel corso del 2022).

Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute 148.709 richieste telefoniche, oltre 400 al giorno. Di queste, 2.204 (6 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini. Un fenomeno in costante crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche, che nel corso del 2022 ha visto i carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuti dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle recenti disposizioni emanate a loro favore dalle disposizioni di legge del codice rosso. In particolare: 116 le persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia; 200 le persone arrestate e denunciate per lesioni personali; nr. 50 denunciate per percosse;187 persone denunciate per minacce.

Relativamente al fenomeno del bullismo e i reati ad esso correlati 41 sono stati i minori segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna. Le condotte vessatorie dei bulli nel caso in specie si sono concretizzate in attività delittuose concernenti minacce, lesioni personali, rapine e danneggiamenti.

Un anno quello che si appresta a chiudersi caratterizzato dalla priorità per i carabinieri reggiani di assicurare alla giustizia i presunti responsabili dell’omicidio di Saman Abbas. Dopo l’arresto a Nimes (Francia) del cugino Ikram e a Parigi dello zio Danish, entrambi operati nel 2021, nel corso del 2022, grazie anche alle attività investigative dei carabinieri di Reggio Emilia coordinati dalla Procura reggiana, sono stati arrestati il cugino Nomanulhaq scovato in un appartamento di Barcellona nel mese di febbraio e il padre Shabbar arrestato in Pakistan il 15 novembre scorso. Proseguono ora le relative attività investigative per assicurare alla giustizia la madre Nazia, unica ad essere ancora latitante essendo colpita da mandato d’arresto internazionale.

Nel corso del 2022, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri reggiani nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” fortemente voluti dall’Arma, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.

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