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Il Comune di Baiso delega il vice sindaco Fabio Spezzani alle “aree interne”

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E' stato un processo lungo e ragionato quello che ha portato il Comune di Baiso a riconoscere nel suo territorio e nella sua specificità geografica e sociale le peculiarità tipiche delle aree interne e della montagna.

“Era necessario – commenta il sindaco Fabrizio Corti – questo passaggio, per poter concorrere, insieme agli altri comuni già riconosciuti aree interne, alle opportunità che la Regione Emilia Romagna offre ai territori riconosciuti”.

Le aree interne sono quei territori identificati all'interno di un perimetro ben definito di comuni montani, o parzialmente montani, riconosciuti potenzialmente fragili.

Nell'estate 2021, infatti, la Regione Emilia-Romagna ha iniziato a delirane le proprie "aree interne", individuandole nell'acronimo STAMI, cioè Strategia Territoriale per le Aree Montane e Interne. Originariamente in questa iniziale definizione non erano compresi né il comune di Baiso, né quelli di Viano e Canossa.

Entrare in queste aree, secondo la Strategia Nazionale per le Aree Interne, concede la possibilità di combattere gli squilibri territoriali e contrastare lo spopolamento attraverso una politica congiunta sui temi del lavoro, della crescita economica, dei servizi essenziali per le persone e la comunità.

“Il comune di Baiso – prosegue il sindaco – condivide con i comuni montani un prezioso patrimonio di conoscenze e di saperi, di cultura di tutela ambientare e di prevenzione del territorio dai quali emergono problematiche, ma anche opportunità specifiche che siamo pronti a cogliere.”

A tirare le fila di questo importante progetto, per il comune di Baiso, sarà il vice sindaco Fabio Spezzani, che si occuperà di raccordare le azioni dell'ente con quelle degli altri comuni facenti parte dell'area denominata “Area Appennino Emiliano” che comprende, oltre a Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Viano e Villa Minozzo.

“Grazie ad una serie di interlocuzioni che abbiamo seguito con la Regione e grazie alla disponibilità dell'Unione Montana, a dicembre 2021 abbiamo tenuto un incontro in Provincia con tutti i 10 comuni (i 7 dell'Unione Montana più Baiso, Viano e Canossa), alla presenza dell'assessore Barbara Lori, del sottosegretario Baruffi e di vari tecnici e responsabili – dichiara il vice sindaco Fabio Spezzani - Il tavolo ha sostanzialmente sancito l'ingresso dei 3 comuni ex montani nell'area potenzialmente STAMI.”

“Ad oggi – prosegue Spezzani - insieme agli altri 10 comuni, siamo in definizione della strategia congiunta che ci permetterà di entrare a far parte di questa nuova area interna. Il documento di strategia deve essere consegnato entro fine marzo: nella definizione di questa strategia si terrà un importante evento di condivisione e brainstorming con i principali attori di ogni territorio (imprenditori, presidi, membri delle associazioni) dei 10 comuni e che si terrà il 24 gennaio.
La STAMI rappresenta per Baiso un'importante occasione di rilancio e di sviluppo armonico con gli altri territori montani: far parte dell'area permetterà infatti una premialità maggiore nei bandi regionali, che proprio quest'anno (come testimoniano i primi bandi del PSR) aprono le nuove programmazioni 2023-2027. Inoltre il tavolo dei 10 Comuni dell'ex area montana sta già lavorando di comune accordo ad altre tematiche, che anche esulano della STAMI: abbiamo ad esempio partecipato al bando di rigenerazione urbana emanato dal Ministero dell'Interno. Purtroppo non abbiamo incassato il finanziamento, ma la definizione del progetto, così come la definizione della strategia della Stami, evidenzia costantemente le molte affinità e la facilità di dialogo tra tutti i Comuni, le cui problematiche, le cui forze e le cui potenzialità si rivelano essere particolarmente affini. Inoltre, e soprattutto, siamo così stati coinvolti nella Green Community pilota "La montagna del latte". Da queste collaborazioni, nell'ottica di uno sviluppo armonico e affiatato di tutto l'Appennino, ci attendiamo sfide significative e siamo contenti di poterle affrontare a fianco di territori ai quali ci sentiamo simili tanto per le difficoltà quanto per forze e notevoli potenzialità.