Home Cronaca “L’Appennino si promuove come insieme di realtà e opportunità”

“L’Appennino si promuove come insieme di realtà e opportunità”

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Vincenzo e Rosi, titolari della Corte della Maddalena, intervengono nel dibattito sul turismo invernale e l’uso della neve artificiale, scaturito dopo le dichiarazioni della presidente di Legambiente Appennino Reggiano, Filomena Mola.

La presidente ha dichiarato che è ormai “tempo di pensare a un nuovo modello di turismo invernale" e che "l’uso della neve artificiale è una pratica poco percorribile" e ha aggiunto che “se si continua a spararla dai cannoni si inquina ulteriormente l’ambiente, attraverso gli additivi usati per mantenerla sul manto erboso”. Una dichiarazione che ha generato molti interventi tra cui anche quello del primo cittadino di Ventasso, Enrico Ferretti.

“Premesso che abbiamo nel cuore le difficoltà di chi vive attorno alla neve – sostengono Vincenzo e Rosi - come imprenditori di una realtà dell’ospitalità in valle del Secchia e guide ambientali escursionistiche vorremmo dire la nostra, perché riteniamo che tutta la questione dell’investimento sulla neve merita un dialogo allargato e non un confronto che sembra quello di un incontro di boxe”.

“Chi, oggi, prova a confutare evidenze scientifiche che, non solo sono sottoscritte dalla scienza, ma sono sotto gli occhi anche dei comuni mortali, pecca di una miopia incomprensibile – spiegano - E, siccome è l’evidenza dei fatti che dice che la neve viene sempre meno, fa impressione chi si ostina a difendere una posizione contraria. Detto questo, bisogna dire che, non solo la neve viene sempre meno come quantità, ma anche come periodo dell’anno coperto dalle precipitazioni. Ciò significa che il periodo possibile per un buon innevamento si è contratto in maniera impressionante. Questa cosa fa dispiacere, ma è un dato di fatto".
E aggiungono: “Ma quello che si sta riducendo in maniera impressionante è anche, e questo forse è ancora più impressionante, il volume delle precipitazioni. Prima di tutto, non riteniamo che le sorti dell’Appennino siano appese alle scelte relative alla neve, perché quello è un discorso molto più complesso e per il quale bisognerebbe avere il rispetto della visione globale. Ora, considerato che il periodo di innevamento naturale e non si stringe sempre di più, cosa dovrebbero fare gli altri imprenditori dell’ospitalità e del turismo per vivere? Se tutte le sorti dell’Appennino poggiassero sulle scelte della neve come dovremmo vivere tutti noi altri?”

Vincenzo e Rosi spiegano che “nella nostra esperienza di accoglienza, che data ormai da anni, possiamo dire che gli ospiti che giungono da noi per andare a sciare al Cerreto o a Febbio o al Ventasso rappresentano nemmeno l’1% del totale. Giusto per dire dove vanno: al lago del Ventasso, alla Pietra di Bismantova, alle sorgenti del Secchia, sul crinale, ai laghi cerretani, a fare escursioni a Valbona e altre situazioni e appuntamenti che questa valle offre”.

Dunque per i due gestori della Corte della Maddalena “il territorio si promuove come insieme di realtà e opportunità che unite fanno un’offerta articolata; non si muove facendolo a pezzi e promuovendolo in maniera disarticolata e, peggio, di parte. Se l’intera valle fosse promossa, anche dal punto di vista turistico, con un racconto coerente, tutti ne trarrebbero vantaggio".

“Quindi, scusate, - commentano - ma il discorso che l’Appennino degli alberghi, dei B&B, dei ristoranti e delle altre realtà sparse nell’alta valle vive solo se si difende la neve al Cerreto Laghi o altrove non è proprio praticabile. Crediamo, invece, che una promozione del territorio coerente, con un disegno nella testa e a tutto tondo, aiuterebbe l’Appennino dell’ospitalità e anche quello che ora vive di neve. Probabilmente, aiuterebbe quest’ultimo, a cercare altre vie di soluzione al problema”.

E concludono: “Dopo aver rinnovata l’empatia per le difficoltà di chi vive con la neve, una precisazione ci sembra d’obbligo: ma chi aiuta gli altri imprenditori e i negozianti che sono il vero presidio dell’Appennino? L’Appennino si salva se si discute come fare a tenere qui le famiglie se chiude la scuola, se chiude il negozio, se l’ospedale diventa un relitto. Allora chi tiene botta in Appennino è il fruttivendolo o il negoziante che non va a cercare i contributi se non arriva a fine mese perché non ci sta dentro e altre situazioni. Poi, a proposito delle 5.000 della neve, vorremmo fare presente che ne facciamo centinaia solo noi che siamo una piccola realtà che, sommata alle altre, fa numeri, ma numeri che coprono tutto l’arco dell’anno, non solo qualche mese”.

5 COMMENTS

  1. Bellissimo articolo; condivido in pieno i contenuti. In prossimità delle elezioni tutti i politici si riempiono la bocca riguardo allo spopolamento della montagna poi???? In concreto si fa ben poco. Occorre che ,noi Montanari, ci rimbocchiamo le maniche, come siamo abituati a fare, e promuovere il nostro bellissimo territorio. Dobbiamo trasmettere ai nostri figli e ai nostri nipoti, il senso di appartenenza al territorio e , insieme alle istituzioni locali mettere in campo delle strategie per creare posti di lavoro. Dobbiamo difendere il Nostro Ospedale, affinché non diventi solo un grande pronto soccorso!!!! Lo devono capire i nostri politici che, se tutti andiamo in pianura, chi si occuperà della nostra amata montagna? Le città,ormai, implodono, è in atto un’emergenza climatica…..vogliamo fare qualcosa???

    Una montanara preoccupata

    • Firma - Una montanara preoccupata
  2. Purtroppo l’accanimento nei confronti del mondo del mondo bianco da parte di ambientalisti, che non vivono nel territorio, sono evidenti! Non solo da noi!
    Ma nulla di nuovo, sono coloro che del nome dell’ambiente hanno fatto uno scopo di vita o meglio di politica! Vivendo magari in città con tutte le comodità! Non ho mai visto nessuno di questi attivisti spalare neve a meno 15 gradi, neppure quest’anno e neppure la Nuccio Mola!
    No alla diga di vetto, no alla fondo valle del Secchia, no a prescindere! Loro sono questo da sempre!
    La cosa grave che in questo caso si vuole far passare un messaggio falso, quello dell’utilizzo di prodotti chimici per la produzione di neve programmata. Ribadisco da sempre vietato dalla legge!
    Inoltre mai ho detto che gli altri tipi di turismo non siano altrettanto importanti anche se minoritari o di nicchia. A confermare quello che affermo sono i numeri, le 5000 persone che tu dici sono di presenza nella stazione turistica in una giornata di domenica. Le presenze sulle piste da sci per questa stagione sono state intorno alle 25000. Le proiezione e le stime delle presenze nelle località turistiche si stimano moltiplicando per 5 i numeri delle presenti sulle piste per cui circa 125000 persone almeno per questa corta stagione! Ribadisco e condivido con te tutto è da valorizzare ma tenendo conto dell’ oggettività dei numeri! Per quanto riguarda chi aiuta le attività in difficoltà, il comune da sempre è stato presente, così come le varie istituzioni, la regione in primis, mi sembra che siano erogati finanziamenti importanti negli ultimi anni! Ricordo che le attività con sedi nei comuni dove sorgono impianti sciiti potranno ricevere aiuti proprio per la mancanza di neve durante il periodo natalizio! Rimanendo a disposizione quotidianamente negli uffici comunali saluto e ringrazio Enrico Ferretti sindaco, lo preciso perché ci sono altri con il mio stesso nome che a volte commentano

    Enrico Ferretti Chicco

    • Firma - Enrico Ferretti Chicco
  3. Vincenzo e Rosi, approvo il vostro modo di fare turismo, nel rispetto del territorio. Non esistono solo piste da sci che sono usufruite da una massa stagionale, il territorio è sempre, ogni giorno. Comprendo il disappunto del Sindaco Ferretti che oltre che appassionato sciatore è attento alle realtà della nostra montagna, ma a volte bisogna tenere più rispetto per la voce degli ambientalisti e di quei problemi evidenti che ci obbligano a rivedere gli sport sulla neve, e intavolare discorsi, a non bandire gli ambientalisti come estremisti…forse estremismo è ostinarsi a produrre neve artificiale.. Gli additivi nella neve artificiale venivano usati eccome, ma furono banditi definitivamente anni fa proprio anche grazie agli ambientalisti e se è stata una svista dire che oggi vengono usati, non è nemmeno corretto dire che gli additivi sono stati “banditi dalla legge da sempre”. Tutti possiamo sbagliare e dire imprecisazioni involontarie. Quindi elogio il dialogo costruttivo di Rosi e Vincenzo e di tutte le persone che vogliono capire, crescere, proteggere questa fragilità, senza mettere al rogo gli ambientalisti o chi non la pensa nello stesso modo, ma semmai ascoltandici a vicenda per il bene comune che è il nostro territorio sempre più fragile per questo cambiamento climatico sempre più evidente. Grazie.

    Simona Sentieri

    • Firma - Simona Sentieri
  4. Premesso che non trasformeremo questo scambio in un ping pong con il Sindaco, perché non ci interessa, alcune questioni sono, pero’ da segnalare.
    Prima di tutto sul tono: quando Ferretti interviene nel tentativo di etichettare quelli che lui genericamente chiama “ ambientalisti” o, ancora peggio, quando cita il cognome di chi la pensa diversamente da lui utilizza un tono che non e’ quello di un primo cittadino.
    Ferretti forse dimentica che quando parla pubblicamente, ed esprime il suo legittimo parere, non e’ Ferretti, bensi’ il Sindaco.
    Quindi un benevolo richiamo ad utilizzare un linguaggio piu’ consono al ruolo che ricopre e’ il consiglio che, come concittadini, ci sentiamo di dare. Perche’ anche chi ha un’opinione diversa da lui dovrebbe riconoscersi nel suo essere sopra le parti ma Sindaco di tutti.
    Poi nel merito un’ unica e ultima considerazione: sempre per le ragioni di cui sopra, ci piacerebbe leggere di altri interventi, fatti con lo stesso pathos da Ferretti, ma non sulla neve che pare essere il suo tema principe. Parlare di come vede la difesa dell’Appennino, come la promozione turistica del suo Comune e non solo di Cerreto Laghi. E, poi, l’ultima precisazione, visto che Ferretti si dice a disposizione di tutti.
    Come imprenditori abbiamo inviato diversi messaggi ( fu lui stesso a dirci di contattarlo via telefono per un appuntamento) per fissare un appuntamento che doveva servire a sottoporre alcune questioni che ci sembravano importanti, non tanto per noi, quanto per la comunita’, ma non abbiamo mai ricevuto risposta.

    Vincenzo Castellano e Rosi Manari

    • Firma - Vincenzo Castellano e Rosi Manari
  5. Rosi ribadisco la massima disponibilità… puoi contattarmi quando vuoi! ricordo che non c’è solo Cerreto Laghi ma anche Ventasso Laghi se parliamo di stazioni …
    sul tono da utilizzare dissento! ho solo espresso un pensiero.. magari altri hanno preconcetti!! che toni sarebbero?
    Saluti !e tutti i giorni sono in comune, se passi sono qui! Grazie