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Carpineti, consiglio comunale: Futuro Comune blocca il progetto dell’elettrodotto

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Una seduta del consiglio comunale alquanto concitata quella che si è svolta il 16 marzo a Carpineti.

La prima mozione in discussione, presentata dal Gruppo Carpineti Civica, ha trattato la situazione di crisi Werther/Sicam, che sta mettendo a rischio 15 posti di lavoro. In aula era presente una folta delegazione di impiegati della Werthe che, con un loro intervento, hanno ringraziato i consiglieri, per l’interessamento al loro caso. La mozione è stata votata all’unanimità e tutti i consiglieri hanno manifestato solidarietà ai dipendenti, ribadendo il proprio impegno, affinché siano mantenuti i posti di lavoro a Colombaia e sia scongiurato il loro trasferimento a Correggio. Hanno aggiunto, poi, l’impegno a favorire l’insediamento sul territorio di nuove attività, con nuovi posti di lavoro. Al riguardo, il capogruppo di Futuro Comune, Rita Migliaccio, ha comunicato ai lavoratori che il PD di Carpineti ha incaricato i propri consiglieri regionali di interessarsi alla vertenza.

La discussione si è animata quando è arrivato il momento di dibattere sulla “procedura speciale” riguardante la variazione urbanistica specifica degli strumenti urbanistici e l’apposizione di un vincolo di pubblica utilità: un atto propedeutico all’esproprio di un terreno per la costruzione di un elettrodotto, servente un futuro parco fotovoltaico di circa 1 megawatt, da costruire in una parte di cava da ripristinare, oltre che propedeutico all’autorizzazione del nuovo piano industriale di sviluppo della cava stessa. La procedura speciale in questione richiede l'unanimità, il che significa che è necessario un completo consenso tra tutte le parti coinvolte. Tuttavia, il voto contrario del Capo Gruppo di Futuro comune (PD) ha temporaneamente bloccato il progetto.

“Un progetto - dichiara il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi - strategico e indispensabile per la nostra comunità sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico, sociale e lavorativo rispetto alla commistione tra green economy e vocazione estrattiva dell’area”.

Infine si è discusso sulla mozione condivisa dai tre Gruppi del consiglio di Carpineti, per le comunità energetiche. Il Capogruppo di Bene comune per Carpineti, l’ingegnere Marco Benassi, ha dichiarato subito il ritiro della propria firma dal documento e durante la lettura della mozione ha abbandonato l’aula, seguito dai propri rappresentanti.

Marco Benassi capo gruppo

“Non possiamo votare un documento - ha dichiarato Benassi - con la signora Migliaccio, che prima dichiara solidarietà ai lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro e si dichiara sostenitrice dell’istallazione di impianti fotovoltaici e delle comunità energetiche e poi vota contro l’elettrodotto, che deve trasportare l’energia da fonte solare ai cittadini. In un colpo solo il Capogruppo del PD di Carpineti ha potenzialmente precluso la costruzione di un impianto fotovoltaico di un megawatt, ha interrotto il recupero ambientale di una cava esaurita e ha tolto la speranza a due lavoratori della vicina Werther di trovare impiego nel nuovo insediamento produttivo”.

“Non solo - conclude Benassi - il voto della Migliaccio ha fortemente compromesso anche i posti di lavoro della parte di cava attiva, le cui autorizzazioni, essendo fortemente correlate al ripristino della parte esaurita, rischiano di provocarne la chiusura”.

Il sindaco Borghi ha invitato l’imprenditore a non abbandonare l’iniziativa garantendo, assieme alla sua maggioranza, "l’appoggio e le ricerche tecnico-amministrative necessarie, di lavorare a nuovi percorsi che, seppur con tempi molto più lunghi, possano portare alla realizzazione dell’opera".

“Questo – conclude Borghi - per poter mantenere i posti di lavoro della cava e ottenerne dei nuovi con la costruzione del fotovoltaico”.

1 COMMENT

  1. Spero che la scarsità di dettagli legata alla sintesi ometta degli aspetti sostanziali che potrebbero dare un minimo di giustificazione a quella che sembra essere l’ennesima presa di posizione aprioristica della rappresentante del PD. (PD in cui a Carpineti forse c’è rimasta solo lei e.. suo figlio.?! ). Bloccare una riconversione e riutilizzo con obiettivi green di una parte di territorio già da decenni deturpato è un processo che dovrebbe essere imposto dall’amministrazione in aggiunta/alternativa ai ripristini o/o alla escursione delle fidejussione. Vedere la vallata del Secchia come è adesso o, in parte coperta di impianti fotovoltaici o eolici, poco cambia; cambia però il contributo in termini ecologici Ma forse a questi rappresentanti del PD non interessa e da ancora fastidio l’iniziativa privata o, addirittura, l’innovazione deve essere fermata ad ogni costo.

    Massimo Carpineti

    • Firma - Massimo Carpineti