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Carpineti, Migliaccio: “Il mio voto non ha bloccato il progetto”

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Riceviamo e pubblichiamo da Rita Migliaccio, capogruppo di Futuro Comune.

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Durante lo scorso consiglio comunale la maggioranza Borghi ha mostrato ancora una volta la sua incapacità ad affrontare i problemi e nel lavorare per trovare soluzioni nell'interesse della comunità.

Mi è stato chiesto un voto in deroga alle normative regionali che affiancava nella stessa votazione una variante urbanistica, che è coerente con gli obiettivi di sostenibilità energetica e mi vede favorevole, ad un esproprio, che ritengo sbagliato.

I due aspetti devono essere tenuti distinti. L'esproprio è una forzatura che interviene in una negoziazione fra privati a vantaggio di una delle parti e non porta alcun vantaggio diretto per il comune di Carpineti che, al contrario, potrebbe divenire oggetto di cause civili. A mio parere il comune dovrebbe portare in consiglio comunale la variante urbanistica e avviare nel contempo un tavolo di confronto fra i privati.

Il mio voto non ha quindi bloccato il progetto, ma ha fatto in modo che il comune procedesse con le normali procedure evitando scorciatoie costose che avrebbero esposto l'Ente.

Durante il consiglio non sono state votate due mozioni che ritengo potessero essere utili ai cittadini. Anzitutto, per la seconda volta la maggioranza si è rifiutata di votare la mozione sulle comunità energetiche. Con il mancato voto dello scorso consiglio comunale la mozione è ferma da oltre un anno. Le comunità energetiche consentono a cittadini, attività commerciali e imprese, ed enti pubblici di unirsi per produrre e condividere la propria energia elettrica da fonti pulite. La Regione Emilia-Romagna ha già stanziato fondi per finanziare sino l'80% delle spese sostenute per l’avvio e la costituzione delle Comunità Energetiche e il 90% dei costi per gli studi di fattibilità. Il bando ha già ricevuto 140 domande, che verranno tutte finanziate. Ancora una volta con il suo mancato voto la maggioranza fa perdere tempo e opportunità ai carpinetani. Su questo tema organizzeremo un incontro nei prossimi mesi. Pensare al risparmio energetico, anche in un piccolo comune, vuol dire programmare e progettare: non bastano iniziative simboliche come le biciclette che producono energia per le luci di natale.

Una seconda mozione che questa amministrazione non ha voluto approvare è relativa al piano neve. Carpineti, è un comune di montagna e sarebbe normale disponesse di un piano neve. Il piano neve è uno strumento di cui si sono dotati tutti i comuni a partire da Bolzano per arrivare a Taormina. L'obiettivo del piano neve è migliorare il coordinamento delle attività stabilendo in modo chiaro chi deve fare cosa a seconda della situazione del meteo e delle esigenze della popolazione a partire dai più fragili. Inoltre, il piano neve si inserisce fra gli strumenti di pianificazione delle attività della protezione civile. Che sia necessario migliorare il coordinamento è sotto gli occhi di tutti perché non è ammissibile che una modesta nevicata isoli per ore intere famiglie, o renda inagibili i marciapiedi per oltre una settimana. Predisporre un piano neve per un comune di montagna non è una cosa di destra o di sinistra, ma è una questione di semplice buon senso.

È chiaro a tutti che in questa fase per Borghi il calcolo politico prevalga sugli interessi della comunità. Con il suo atteggiamento la maggioranza crede di avere ingaggiato una battaglia politica con l'opposizione ma nella realtà ha fatto perdere occasioni, opportunità e fondi ai cittadini di Carpineti. Io credo che si faccia politica in modo diverso, sostenendo le idee buone, anche quando è difficile e non appare conveniente. Credo ad una politica prudente, che usa con attenzione i fondi pubblici e lascio ad altri la ricerca delle scorciatoie, della tattica e del posizionamento.