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Il beato Andrea Ferrari sarà patrono dell’alta Val d’Enza e della Val Cedra

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Domenica prossima, il 16 aprile, la Pieve di San Vincenzo a Ramiseto, nel comune di Ventasso, sarà il luogo simbolico dell'Eucaristia solenne che segna l'ufficiale patronato dell'alta Val d'Enza e della Val Cedra da parte del beato e cardinale Andrea Ferrari (1850-1921). L'evento sarà presieduto rispettivamente dai vescovi di Reggio Emilia-Guastalla e Parma, Giacomo Morandi ed Enrico Solmi.

Questa scelta non è casuale: proprio in quel piccolo borgo della Val d'Enza, Ferrari ebbe la cura d'anime di questi territori quando ricoprì il ruolo di vescovo di Guastalla. Ma non solo: la decisione di dedicare queste due valli dell'Appennino emiliano è anche per celebrare il luogo che vide nascere il beato Ferrari: Lallata di Palanzano (diocesi di Parma), nella Val d'Enza, il 13 agosto 1850.

La cerimonia di domenica prossima suggella e corona una decisione di elevare a patrono il cardinale Ferrari di questo pezzo di Appennino, che è arrivata ufficialmente nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale dell'Emilia Romagna. La richiesta era stata espressa dai vescovi di Parma e Reggio Emilia-Guastalla.

Il decreto, a firma dell'arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale regionale, ha stabilito che i territori che diedero i natali al cardinal Ferrari sono oggi appartenenti in parte alla diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e in parte a quella di Parma; molteplici sono le iniziative da anni intraprese sia di tipo culturale e soprattutto in ordine pastorale e vasta è la diffusione del culto nelle comunità ecclesiali di quella zona.

Questa notizia è stata accolta con favore dai due territori, che da tempo operano per valorizzare quelle radici comuni separate dell'Enza, diventato poi il confine; quel legame che storicamente vedeva la Pieve di San Vincenzo punto di riferimento per la pastorale della zona.

Un cammino tracciato già nel 2018, quando si era costituita l'associazione "Amici del Cardinal Ferrari", che tra gli obiettivi si prefiggeva di allargare la partecipazione alle varie istituzioni civili e religiose e a tutte le chiese delle diocesi in cui il beato ha esercitato il suo ministero episcopale, organizzando eventi e conferenze, per diffondere il suo operato.

La cerimonia di domenica prossima sarà dunque un momento di festa e di riflessione per la comunità della Val d'Enza e della Val Cedra, che potrà unirsi nella preghiera e nell'onorare il proprio patrono, il beato cardinale Andrea Ferrari.

2 COMMENTS

  1. Grazie ai Ns. Vescovi di Reggio Emilia e Parma che si sono impegnati al fine di ottenere questo riconoscimento e grazie anche ai Ns. Parroci, Don Giovanni Costi, Don Stefano Rosati, Don Giovanni Davoli, Don Pino Setti, Don Antonio Santini e anche al nostro Don Danilo Gherpelli che ci ha lasciati, che hanno sempre sostenuto questa proposta.
    Domenica in Chiesa a Pieve San Vincenzo, dopo il saluto di benvenuti di Don Giovanni, sarà letto il Decreto a firma dell’Arcivescovo di Bologna, il Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale regionale, con il quale viene riconosciuto al Beato Cardinale il titolo di Patrono dell’alta Valle dell’Enza e del Cedra.
    Per tutti noi deve essere motivo di orgoglio, avere come Patrono delle Ns. Valli Montane chi ha dedicato la sua vita ai bisognosi, voglio ricordare che a Milano fondò l’Associazione Cardinal Ferrari, tuttora esistente per dare un servizio mensa ai poveri e un servizio alle persone bisognose, e durante l’ultima guerra girava personalmente per le strade di Milano a portare aiuto ai bisognosi e dire una preghiera insieme ai feriti; a pochi giorni dalla sua morte, sul letto dell’ospedale, colpito da dolorosa malattia, volle firmare il Decreto della fondazione dell’Università La Cattolica di Milano, una Sua creatura.
    Chi può partecipi, Vi aspettiamo a Pieve San Vincenzo

    Lino Franzini Presidente dell’Associazione Amici del Beato Cardinale

    • Firma - Lino Franzini Presidente dell'Associazione Amici del Beato Cardinale
  2. Immagino che Franzini voglia chiedere aiuto al Cardinal Ferrari per fare la diga di Vetto, beato lui se ci crede, da parte mia credo molto di più ai fatti e visto che il Comune di Vetto votò contro il progetto appaltato, la vedo dura che provincia e regione vadano contro ad un Comune, immagino alleato del PD.
    Trovo inconcepibile che qualcuno sia contro la ripresa dei lavori della diga di Vetto, non è concepibile; avere una località che consente di fare una piccola diga di soli 100 milioni di metri cubi, non dico miliardi, è veramente assurdo. Poter dare un futuro ai paesi montani e acqua buona ai prati e ai rubinetti e tanta energia pulita e non farlo, non trovo giustificazione. Continuando ad andare avanti per anni in questo modo senza mai decidere nulla, è un gioco che porta alla fine di tutto; a questo punto una cosa penso sia certa: è quello che vogliono.

    Sergio

    • Firma - Sergio