Il processo preliminare per la morte di Giuseppe Pedrazzini, un uomo di 77 anni trovato senza vita nel pozzo della sua villa, è stato fissato per il 25 maggio davanti al giudice istruttore Andrea Rat. Sono tre gli imputati in questa vicenda: la moglie Marta Ghilardini, la figlia Silvia e il genero Riccardo Guida. Durante l'udienza si cercherà di far luce sui misteri che circondano la morte dell'uomo.
Sebbene sia stato stabilito che Pedrazzini sia morto di morte naturale e non per mano di un terzo, la moglie, la figlia e il genero sono accusati di maltrattamenti aggravati, sequestro di persona, omissione di soccorso, soppressione di cadavere e truffa ai danni dello Stato per non aver comunicato il decesso di Pedrazzini e aver continuato a percepire la sua pensione.
L'avvocato Ernesto D'Andrea difenderà la figlia e il genero, mentre la signora Ghilardini sarà rappresentata dall'avvocato Rita Gilioli. Secondo il pm Piera Cristina Giannusa, i tre indagati avrebbero impedito ogni forma di movimento e comunicazione al signor Pedrazzini, sottraendogli anche i documenti d'identità e la patente di guida.
