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Agricoltore e cuoco: Federico Caselli sceglie Carpineti

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Un bel locale, non molto grande ma tanto gradevole ed ospitale. Ad accogliere i clienti ci sono Federico e Francesca. Lui, Federico Caselli, cuoco per passione e coltivatore per professione, lei Francesca Beretti che ha lasciato il suo lavoro per gettarsi in questa nuova e splendida avventura.

Hanno aperto la gastronomia “La Capannina”, in Via Casteldaldo, 54 a Carpineti, specializzata soprattutto nella produzione e vendita di pasta fresca, ma qui si trovano anche prodotti tipici dell’Appennino. E per chi volesse, c’è la possibilità di organizzare pranzi o cene. Federico ha frequentato la scuola internazionale di alta cucina italiana, Alma di Colorno; dopo ha fatto uno stage a Milano ed è tornato in Appennino, dove ha aperto un’azienda agricola e ora, appunto, la gastronomia.

La nostra intervista.

Federico, dopo gli studi sei andato a Milano per fare il cuoco. Come è maturata la scelta di tornare in Appenino?

La vita di Milano non mi si addice, io sono nato qui, amo questo posto. Dopo Milano ho lavorato come cuoco a Roteglia; durante il lockdown, essendo a casa come tanti ho iniziato a pensare che avrei potuto trasformare la mia passione di coltivare l’orto ina nuova attività. Da qui ho preso coraggio, ho lasciato il lavoro e aperto l’azienda agricola. E poi l’idea di aprire la gastronomia.

Quando avete inaugurato La Capannina?

Il 28 gennaio. Qui produciamo piatti tradizionali dell’appennino pasta fresca, arrosti, brasati, trasformiamo gli ortaggi della nostra azienda agricola sempre seguendo la stagionalita dei prodotti sia coltivati, sia spontanei del sottobosco come ad esempio in questo periodo primaverile i funghi di questo momento “spugnole e prugnoli”. La maggior parte degli ‘ingredienti’ che utilizziamo siamo noi a coltivarli, trasformandoli poi in conserve, sughi, ripieni per i tortelli, erbazzoni ecc...

Quindi nella preparazione dei piatti usate i prodotti che coltivate?

Sì. Oltre alla vendita ai privati, li utilizziamo per preparare la pasta e in generale, i piatti pronti. Per la maggior parte cerchiamo di trasformarli anche all’interno del laboratorio della nostra gastronomia quindi, per esempio, con le bietole facciamo l’erbazzone; utilizziamo gli spinaci anche per fare i tortelli, e così via.

Cos’altro coltivate?

Abbiamo due castagneti, quindi raccogliamo castagne e soprattutto marroni; nei campi, invece seminiamo grani antichi, farro e mais che facciamo macinare a pietra da un mulino per trasformare il raccolto in farina per tutti gli utilizzi; la farina viene venduta nel nostro punto vendita e viene usata soprattutto per preparare le nostre paste e comunque i nostri prodotti. abbiamo farro perlato e la farina di farro, inoltre coltiviamo il mais cinquantino rosso che è una tipologia antica autoctona con cui produciamo una farina per polenta di ottima qualità.

 Quali sono i giorni della settimana di apertura?

La Capannina è aperta il giovedì, il venerdì e il sabato dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 15: 30 alle19.00. Invece la domenica, sempre la mattina dalle 09:30 all’una.  Non sono orari vincolanti perché ci capita di ospitare pranzi o cene, o magari ci sono clienti che devono ritirare prodotti ad orari o giorni diversi.

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