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“Ma piantala”: il progetto della scuola primaria “La Pieve”, I.C. Bismantova

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“Ma piantala” è il titolo di un progetto biennale che si è svolto alla scuola primaria  “La Pieve”, I.C. Bismantova, che ha ricevuto il patrocinio della scuola e, in parte, del Parco Nazionale e delle SNAI. Una delle fasi più "comunitarie" è stata la messa a dimora di otto piante di quercia nel parchetto di via Enzo Ferrari, nel quartiere dietro la piscina.

Ha previsto più momenti in outdoor education per entrambe le attuali classi quarte della scuola primaria del plesso "La Pieve", IC "Bismantova", Castelnovo ne' Monti.

Interdisciplinare, connesso e integrato con tutte le attività scolastiche, ha valorizzato l'educazione civica (educazione alla sostenibilità ambientale) e ha concretizzato parte del curricolo digitale.

Le azioni sono state semplici e inclusive (es. classi aperte) come la realizzazione di un pannello che  che riproduce la Pietra  in  2x1m , interamente prodotto con materiali raccolti nel bosco.

 

Riceviamo e pubblichiamo

***

Otto piccole querce

Le ghiande non erano nostre.

Le avevamo prese in prestito dal bosco e, in un certo senso, proprio stamattina le abbiamo restituite.

Stamattina, 30 maggio, abbiamo “mollato” otto piccole querce.

È stato un po’ come ridare loro la libertà, dire: “Siete abbastanza grandi, andate, potete farcela”.

Le avevamo piantate alla fine di ottobre e abbiamo tenacemente creduto nel miracolo della nascita anche quando tutto lasciava pensare che fosse un fallimento: le abbiamo nutrite di acqua e di luce, di caldino e sguardi quotidiani, premurosi e anche impazienti.

Ed ecco che, a gennaio, i primi germogli hanno bucato il seme e sono venuti alla luce.

Per eliminare il fastidioso problema dei moscerini abbiamo fatto miscele di acqua e zucchero; tra noi c’è stato persino chi ha comprato una minuscola pianta carnivora!

Insomma, più che coltivarle, le abbiamo allevate, queste nostre piantine di Quercia.

Stamattina da nostre sono tornate ad essere di tutti e a tutti chiediamo responsabilità e cura.

Ora non stanno più da noi, nella scuola primaria “La Pieve”, in fondo al corridoio, ultima porta a destra, ma le abbiamo messe a dimora nel parchetto di via Ferrari, dietro la piscina.

C’eravamo in tantissimi: noi, i nostri amici delle classi  prime ( anche loro stanno coltivando querce) e di una classe quinta, la Preside Giusi Gentili, l’Assessore all’Ambiente Chiara Borghi e gli Assessori Giorgio Severi e Daniele Valentini, c’erano le sig. Nuccia Mola ed Elga Bellocchi in rappresentanza di Legambiente, Natascia Zambonini  del Parco Nazionale, due giovani Carabinieri Forestali, appuntato scelto  Manuela Mazzalupi e il maresciallo  Pietro Bongiovanni, Erica Spadaccini, consigliera provinciale, e un giovanissimo cantoniere che ci ha istruito nell’uso della vanga..

Però...però senza Simone Bertani (che è agronomo ma soprattutto è il papà di uno di noi) non avremmo realizzato il nostro sogno.

Ci ha insegnato a separare le radici, a fare buche, a misurare distanze, a sfarinare la terra, a mettere concime, a proteggere le piantine con il bambù e la rete; ci ha regalato la speranza.

Ora le otto piccole querce sono al parchetto e per continuare a crescere hanno ancora bisogno di rispetto, di acqua, di sguardi.

Abbiamo preparato una cartolina, un ricordo vivo della nostra esperienza, un breve elenco di ciò che si può e di ciò che non bisognerebbe fare.

Dal bosco al parchetto attraverso la scuola, da un luogo aperto a un luogo aperto, un posto comune dove l’impegno comune può ancora alimentare cose buone, moltiplicare ossigeno e ombra.

Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato, ci aiuteranno e che credono ancora nella vita che cresce.

(Classe IV B, scuola Primaria “La Pieve”, I.C. Bismantova)