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Baiso: ora comanda la frana

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All'assemblea partecipatissima di questa mattina a Baiso il geologo Giovanni Bertolini dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione Emilia-Romagna ha ampiamente illustrato lo stato della frana di Ca' Lita.

Un momento dell'assemblea pubblica

I lavori in corso, ha spiegato il geologo, si concentrano sul monitorare l'avanzamento franoso. Si tratta di una vera e propria gara di velocità tra l'avanzamento della frana e la rimozione del materiale, che al momento rimane ancora l'intervento principale.

Basti pensare, come hanno spiegato gli esperti, che da rilevazioni tecniche effettuate nei vari giorni di lavoro, è stato valutato che senza l'intervento in atto la frana avrebbe raggiunto e sommerso le case che stanno alla base della stessa ed avrebbe raggiunto la viabilità sulla strada provinciale, che sarebbe stata investita da enormi quantità di materiale.

L'avanzamento del fronte della frana è attualmente di 7 metri al giorno, anche se alcuni dati fanno pensare ad un rallentamento in corso.

Negli ultimi 25 giorni di lavoro si è quindi provveduto ad asportare il materiale di terra mobilitato al piede della colata.

geol. Giovanni Bertolini

Numerosi gli interventi dei cittadini presenti, in particolare sull'eventuale rischio degli abitati a monte della frana, come la località Corciolano, che, ha dichiarato il dottor Bertolini, si trova sulla roccia e non presenta movimenti di sorta dal 1973, così come tutto il crinale collegato.

Puntuali le domande per chiedere come mai i lavori fatti in precedenza non hanno evitato quanto accaduto. Il geologo Bertolini ha precisato che i lavori fatti a suo tempo erano lavori eseguiti correttamente. "Purtroppo, su questo tipo di frana - ha precisato il geologo - profonda circa 50 metri, ogni tipo di lavoro messo in atto è semplicemente un tentativo per influire sul naturale andamento del movimento. La natura - ha concluso Bertolini - non offre alcuna garanzia".

E' stato inoltre chiarito come gli episodi di violente precipitazioni delle scorse settimane non hanno in alcun modo influito sul movimento della frana in quanto, spiega Bertolini "la plasticità attualmente acquisita dalla stessa è frutto di piogge accumulate in decenni. Nessun effetto diretto, se non sui lavori".