Home Economia Regione: “Confermare il sostegno all’industria della ceramica”

Regione: “Confermare il sostegno all’industria della ceramica”

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Aggiornare gli impegni e gli strumenti a sostegno del settore dalla ceramica (anche sburocratizzando il sistema), con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, tenendo conto delle mutate condizioni del quadro geopolitico ed economico.

Lo chiede, con una risoluzione discussa in commissione Territorio, ambiente e mobilità (presieduta da Stefano Caliandro), Giulia Pigoni (lista Bonaccini).

La consigliera regionale Giulia Pigoni

“L’industria ceramica – sottolinea la consigliera in commissione – rappresenta un settore identitario delle produzioni dell’Emilia-Romagna e della sua economia, costituendo un decisivo fattore di traino sia della complessiva attività manifatturiera a livello nazionale sia della capacità di export e di internazionalizzazione. Il settore, inoltre, offre importanti opportunità per l’indotto di altri comparti strategici come quelli delle macchine utensili, della logistica e dei trasporti, nonché dell’energia. Questo contesto è stato pesantemente segnato dalle conseguenze della guerra in Ucraina, così come dalla difficoltà di reperire gli approvvigionamenti energetici e le materie prime. In questa prospettiva è importante continuare a sostenere e agevolare la presenza sui mercati mondiali delle imprese”.

La replica di Michele Facci (Lega): “Importante sostenere questo settore di punta per l’economia, anche nazionale, occorre garantire il lavoro ma soprattutto la competitività delle nostre aziende, tenendo però presente che ci sono vincoli imposti dall’Europa, questa risoluzione ci sembra più un manifesto, serve concretezza, servono l’attivazione di azioni realmente praticabili”.

Per Simone Pelloni, anche lui leghista, “nella risoluzione manca un cenno al tema delle infrastrutture, ad esempio non si parla della bretella Campogalliano-Sassuolo, un importante supporto per il comparto ma ormai sparita dai radar della giunta regionale”. Per Emiliano Occhi, della Lega, “le nostre aziende, compreso il comparto ceramico, sono costrette a costi energetici insostenibili, questo per scelte politiche, del passato, sbagliate, poi le norme europee non ci aiutano”.

Per Andrea Costa (Partito democratico) “l’industria ceramica regionale è in buona salute, importanti i processi di innovazione (rivolto alla sostenibilità) per la competitività, le regole che sono state aggiornate non hanno danneggiato il comparto”.

In questa risoluzione, conclude, “si chiede di proseguire con il percorso in atto”.

L’atto ha ottenuto l’ok della commissione.