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Borghi: “L’obiettivo è mantenere aperte le scuole del territorio”

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Il sindaco di Viano e la maggioranza che lo sostiene spiegano punto per punto quello che è lo stato dell’arte per quanto riguarda le scuole del comune.

Un mix tra una dichiarazione programmatica, una sorta di ‘vision’ che l’Amministrazione comunale ha su un tema che è sentito a tutte le latitudini (e con una campagna elettorale che si avvicina sempre più, perché no? Non iniziare a 'mettere un po' di carne al fuoco'), ed una risposta alle critiche al vetriolo ricevute dai consiglieri del Gruppo Misto, Predieri e Campani, all’esito della discussione avvenuta in Consiglio comunale, lunedì scorso, sulla questione dell’utilizzo di un avanzo di bilancio per abbassare le rette.

Un solo aumento

Nello Borghi, sindaco di Viano

“Innanzitutto l'attuale Amministrazione, dal 2019, anno di inizio del mandato elettorale, ha applicato, di fatto, un unico aumento delle rette scolastiche, facendo un adeguamento sulla base dell'indice Istat, a decorrere dal 15 febbraio 2023 – spiega il primo cittadino vianese -. Un adeguamento che sicuramente ha avuto un impatto sulle famiglie del territorio, ma che copre solo parzialmente gli aumenti Istat applicati dai gestori dei servizi scolastici e subiti dal Comune”

“Il Comune, quando due anni fa aveva previsto un aumento delle rette, alzandole per alcuni mesi, ha poi provveduto a riconoscere alle famiglie che frequentavano i servizi scolastici, non appena è stato possibile applicando parte dell'avanzo libero, un bonus che andava ad azzerare l'incremento applicato”. Salvo poi decidere, comunque, di rendere strutturale tale aumento.

Mantenere aperte le scuole del Comune

“Il nostro obiettivo? mantenere aperte e vive tutte le scuole diffuse sul territorio; parliamo di un nido, una scuola dell'infanzia statale, una scuola primaria e una scuola secondaria nel capoluogo, una scuola primaria nella frazione di San Giovanni Querciola, una scuola primaria e una scuola secondaria sulla frazione di Regnano – prosegue Borghi -. Convinti del fatto che chiudere una scuola potrebbe sì rendere strutturale un risparmio sui costi di gestione degli edifici e consentire un abbattimento delle rette, ma causerebbe inevitabilmente un impoverimento del territorio, dal punto di vista culturale ma anche sociale: le scuole delle frazioni sono oggi, infatti, gli unici servizi rimasti come presidi importanti su questi territori”.

Ovviamente c’è il tema delle ‘coperture’: “Solo circa un terzo del costo è coperto, il resto lo mette il comune oltre ad accollarsi il costo di tutte le utenze e manutenzioni”.

Nel dettaglio: “L'Amministrazione ha infatti rifinanziato con 5000,00 € i progetti di qualificazione scolastica destinati all'Istituto Comprensivo – elenca il sindaco -. Ha previsto un progetto di ampliamento  e di adeguamento edilizio della Scuola Primaria Daniela Morotti per costruire una mensa, che darà ai ragazzi iscritti e alle loro famiglie la possibilità di veder realizzato il tempo scuola su settimana corta, che prevede due rientri pomeridiani con i relativi pranzi a scuola, andando incontro e rispondendo ad una richiesta di modifica del tempo scuola arrivata proprio dalle famiglie. Intervento che, tra l'altro, in futuro potrebbe mettere in condizione e sostenere la possibilità di una scuola a tempo pieno sul territorio”.

Una scelta ambiziosa questa dell'Amministrazione – snocciola dati, Borghi -  che permette di introdurre un nuovo servizio per le famiglie che avrà un costo complessivo di  474.567 €.  I fondi provenienti dal PNRR ammontano a 184.788 €; il Comune di Viano si farà carico di finanziare la differenza ossia 289.779 € di cui 127.867 € applicando circa i 2/3 dell'avanzo libero, che ammonta in totale a  207.000 €.”

Il Municipio di Viano

L’allocazione delle risorse

Infine, Borghi, spiega perché non tutto l’avanzo presente nel bilancio comunale può essere utilizzato per abbassare le rette scolastiche: “Abbiamo deciso, in questo momento, di mantenere parte dell'avanzo libero a disposizione, perchè ci sono una serie di situazioni in corso di cui dobbiamo tenere conto da un punto di vista economico per poter far fronte ad eventuali costi aggiuntivi che dovessero cambiare in corsa: il nuovo bando per la gestione del nido, il trasporto scolastico, la ristrutturazione e riqualificazione della scuola primaria e secondaria di Regnano – conclude Borghi -. Un atteggiamento prudente sì, che ci è stato contestato in Consiglio, ma che ci consentirà di non mettere a rischio i servizi scolastici del territorio per il futuro, di investire con interventi di riqualificazione delle scuole e di ribadire il valore che per noi le scuole hanno: quello di presidio educativo, culturale e sociale su tutto il territorio, servizi fondamentali per noi e per la comunità”

 

 

1 COMMENT

  1. Il Sindaco Borghi ha toccato un tema molto importante, quello delle scuole in montagna, tutte le scuole devono rimanere aperte, nessuna scuola deve essere chiusa; sia chiaro che il futuro delle scuole in montagna sono le pluriclassi, che nulla hanno da invidiare alle mono classi. Spesso il problema non sono le pluriclassi ma il personale docente che non è preparato e formato a questo tipo di didattica, un tipo di didattica molto più impegnativo rispetto ad avere una classe di alunni della stessa età. Dobbiamo sfatare il fatto che una pluriclasse da meno agli alunni, se organizzata bene con buoni docenti credo possa dare dei punti alle mono classi, gli stessi studenti si integrano tra loro, i ragazzi più grandi diventano “insegnanti” anche loro; occorre cambiare il modo di fare “scuola” e questo probabilmente non è accettato da tutto il corpo docente, è su loro che Presidi e Provveditore devono lavorare, auguri Sindaco, non molli.

    Franzini Lino

    • Firma - Franzini Lino