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Carpineti Civica: “Per replicare al sindaco Borghi basta usare le parole del sindaco Borghi”

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Nel botta e risposta tra maggioranza e minoranza sulla questione Don Cavalletti di Carpineti, riprende la parola il capogruppo di Carpineti Civica, Patrick Fogli.

Patrick Fogli ribadisce il proprio pensiero: "Riconosciamo al sindaco di Carpineti la grande capacità di insultare fingendo un complimento, ma vogliamo tranquillizzarlo: nessun romanziere sarà mai in grado di inventare la realtà come fa lui."

"Rispondiamo per punti, restando, almeno noi, sui fatti - prosegue Carpineti Civica. - Cosa che sarebbe il caso di fare sempre. Tutti. Soprattutto quando ci si vanta di voler precisare."

"Sulla spiegazione della mancata chiusura di ASP nel 2020 usiamo le parole dello stesso sindaco. Quando a ottobre 22 si è discusso l’atto di accordo abbiamo fatto la stessa critica di lunedì: si è perso tempo. Lo abbiamo anche scritto in un comunicato a cui il sindaco non ha nemmeno risposto.

In aula disse: “le abbiamo provate tutte per mantenere l’unità dell’Unione. Questo ci è costato sicuramente qualcosa, ma non tanto quanto dice l’opposizione”.

Avevamo detto che sarebbe costato oltre 300.000 euro e ci eravamo sbagliati. Perché il prezzo di mantenere l’unità dell’Unione è 400.000 euro in più da pagare, di cui l’84% a Carpineti.

E per favore, evitiamo il romanzo dei licenziamenti o del trasferimento degli ospiti. Il sindaco sa benissimo che ASC Carpineti era impossibile non per l’opposizione della Regione (che chiedeva al più una riorganizzazione dei servizi), ma perché
economicamente non conveniente.

Ne abbiamo parlato in un consiglio comunale del 2020. Sa benissimo che i dubbi sul passaggio ad ASC Teatro non avevano a che fare con le bandiere sindacali, ma con la scarsa conoscenza del bilancio di ASP. E sa altrettanto bene che la situazione si è sbloccata quando, giustamente, ha fatto pressione politica su ASC Teatro Appennino. Peccato che non lo abbia fatto prima. Ci saremmo risparmiati 400.000 euro.

Dare la colpa alle bandiere dei sindacati è la scusa perfetta per una politica che non vuole decidere. O forse dimentica che la situazione con i sindacati è stata conflittuale anche dopo la
decisione e in qualche modo lo è ancora oggi?

È vero, abbiamo firmato per ASP pubblica, una battaglia che andava fatta, lo abbiamo anche detto in consiglio comunale, non è un segreto. E nella rabbia con cui reagisce, Borghi dimentica che usare un ASC è proprio preservare la proprietà pubblica. E che se non si è potuto mantenere ASP parte della colpa va agli altri sindaci, del tutto disinteressati alla situazione.

O ci sta dicendo che se fossero stati d’accordo il sindaco di Carpineti sarebbe stato contrario a mettere 10.000 euro all’anno per dividere il disavanzo in sette?

ASC è un ripiego dovuto proprio a questo rifiuto.
ASP pubblica significava esattamente questo: mantenimento del pubblico.

Di quale interdizione parla, Borghi? Noi siamo Carpineti Civica, anche se ci chiama Futuro Comune, confondendo o fingendo di
confondere i nomi come faceva un famoso giornalista con gli avversari politici.

Carpineti Civica ha votato a favore del passaggio in ASC. Siamo stati favorevoli fin dall’inizio, viste le condizioni. Abbiamo addirittura proposto un tavolo di sostegno alla trasformazione che comprendesse tutto il consiglio comunale e che l’amministrazione ha rifiutato. Come sa bene.

Siamo oggettivamente stanchi del suo buttare sempre la palla in tribuna, per fuggire dalle responsabilità. Eviti di giocare con le parole e ricordi i contesti. Altrimenti qualcuno potrebbe ricordargli quanto ha detto a proposito del passaggio del servizio in cooperativa in un consiglio comunale del settembre 2017, di certo non tranquillizzando sulla questione.

Lo ripetiamo: il dissenso esiste in democrazia. Se il sindaco ha bisogno dell’unanimità, come a volte sembra, gli consigliamo qualche Paese in cui la democrazia non esiste. In caso contrario si rassegni all’idea che potrà capitare che qualcuno non la pensi come lui.

L’ASP non è chiusa, come dice il sindaco. E lo sanno tutti. Lo sarà quando la Regione avrà accettato la richiesta di scioglimento e tutti i consigli comunali votato la chiusura. È talmente aperta che farà un bilancio 2023 e speriamo che non ci siano ancora perdite da ripianare, visto che ha costi, ma non più entrate.

Mentre il sindaco cerca spiegazioni a volte fantasiose bisogna dare atto al suo vice di aver ammesso con onestà in aula che sulla gestione dell’ASP ci sono colpe anche presenti. A volte ammettere che si è sbagliato si può fare. Fa parte del senso di responsabilità che servirebbe per un ruolo pubblico.

È vero, la dottoressa Mortari, responsabile del finanziario, sta facendo un lavoro miracoloso. Ma è costretta a farlo perché ha ricevuto in eredità dai primi 6 anni di Borghi un bilancio ai limiti del dissesto. La storia andrebbe raccontata tutta.

Quanto alla sicurezza del bilancio: che il comune di Carpineti non abbia risorse è sotto gli occhi di tutti, anche senza leggere il bilancio. Per altro lo conferma la risposta che l’amministrazione dà continuamente ai cittadini: non ci sono soldi.

Ma ovviamente è tutto a posto. Come no.
Lei sembra pronto per la campagna elettorale."