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Carpineti saluta le suore: “C’è anche un tempo per chiudere. Ma…” / LE IMMAGINI

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Una chiesa gremita all’inverosimile. I fedeli e gli amici. I bimbi e gli ex allievi della Scuola per l’infanzia. La Corale diretta da Mario Bertini al completo. La processione con monsignor Guiscardo Mercati e la Santa Messa. Tante lacrime e tantissime strette di mano prima di un rinfresco finale. È scivolato via così il saluto alle religiose che lasciano Carpineti dopo quasi cent’anni di presenza nella parrocchia. Arrivarono nel 1928 le Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, dette popolarmente Chieppine e, quindi  le Dorotee, le Piccole Figlie del Sacreo Cuore di Gesù di Sale e poi di nuovo loro, le Chieppine con Suor Maria Pia, Suor Anna e Suor Virginia. Durante la messa, anche, un ricordo si suor Libera, salita al Cielo, che animava anche le funzioni religiosi con l’organo.

“A voi dispiace andarvene – ha esordito monsignor Mercati - ma a noi di più. Siamo qui per dire grazie consapevoli che non siamo l’ombelico del mondo per potervi volere sempre qui. Come dice la vostra madre superiora c’è un tempo per aprire e un tempo per chiudere e, a Dio piacendo, forse anche per tornare ad aprire. Quasi 100 anni di vita consacrata e 19 di presenza per le suore che salutiamo oggi”. Quindi, commentando il Libro dei Re, Monsignor Mercati ha ricordato come “Dio non è uno che invade, ma una leggera brezza, e questa stessa brezza di Dio ci e vi accompagni con altri Cristiani.  Portateci nel cuore come noi vi portiamo nel cuore. Avete fatto sei giorni di silenzio e meditazione prima di oggi. Siamo consapevoli che la nostra comunità perde un aiuto grande. Dio – ha sorriso il religioso - mi toglie le suore ora che sono mezzo disabile, orse ha voluto dirmi che devo prendere un girello per camminare? Loro hanno fatto voto di obbedienza e quando si fa obbedienza si ha cuore in pace. Che io Signore vi accompagni”.

Alla cerimonia religiosa, presente anche una coppia sposatasi 20 anni fa a Lourdes da Monsignor Mercati – cappellano della Grotta a Lourdes – e che ora ha tre figli. Ma anche tutte le parrocchie erano presenti. Un saluto dettato dalla casa madre, dalla crisi di vocazioni e ora, alcune di loro, presteranno servizio in altri luoghi.

Nella lettura finale le parrocchie ricordano come ora “spiritualmente umanamente e concretamente ci sentiamo impoveriti. Erano sempre presenti e piene di vita, gentili con tutti e pronte ad ascoltare i nostri racconti. In loro abbiamo trovato sollievo e lo proviamo nella fede. Hanno prestato la loro opera catechesi, nella scuola per l’infanzia, di lode alle celebrazioni, di custodia preziosa della Casa del Signore, di attenzione discreta alle fragilità, di visite ammalati, di attenzioni ai don, visite alla don Cavalletti dove nel 1928 le Piccole Figlie Chiappine. Oggi possiamo dire che preserviamo un grande senso di gratitudine. Avete seminato amore con, preghiera opere d’amore e tanto bene. I don, il Consiglio pastorale, la corale, la  comunità unità pastorale intera si stringono a voi. Grazie di cuore”.

La Madre Superiora, originaria della Svizzera, è salita appositamente dalla casa madre di Parma. “Grazie per il tanto bene che abbiamo ricevuto – ha detto -. Le suore portano nel cuore una grande riconoscenza per ciascuno di voi. Il dono comune che abbiamo avuto e ora vi esorto ad essere una pietra viva in questa vostra bella comunità”.

Per le suore un dono e una rosa bianca. Una di loro non resiste e scatta una foto all’assemblea in piedi che le applaude. Oltre che nel cuore porteranno così, via, i volti che hanno amato in questi anni.