Home Cronaca Furgoncino rubato in cortile, droga e refurtiva in casa: arrestato

Furgoncino rubato in cortile, droga e refurtiva in casa: arrestato

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Prima la discussione. Poi la visita in ospedale. Poi, di nuovo, il ritrovamento di un furgone sul ciglio della strada con le chiavi inserite nel cruscotto, che ha rubato per fare ritorno a casa.

Infine, l’arresto con conseguente udienza di convalida ieri in tribunale.

E’ questa l’incredibile vicenda, avvenuta tra Ramiseto, Reggio e altre zone della provincia, che ha visto protagonista un uomo di 43 anni residente a Montecchio.

I fatti, secondo la ricostruzione dei carabinieri di Ramiseto, sono avvenuti alla vigilia di Ferragosto. Quando, a seguito di una segnalazione giunta ai carabinieri, i militari dell'Arma hanno raggiunto l'abitazione presa in affitto a Villa Minozzo, lì, parcheggiato, vi era anche un furgone risultato effettivamente rubato.

Lì, hanno notato l'uomo avvicinarsi al furgone rubato per salirvi sopra. E' stato il momento in cui sono entrati in azione, ponendolo in arresto. Il furgone è stato poi successivamente restituito al suo legittimo proprietario, un 32enne residente a Ramiseto.

Successivamente i militari dell'Arma hanno proceduto alla perquisizione nella casa dell'uomo (che risiede a Montecchio). Un'attività che portava a rinvenire e sequestrare un panetto del peso di  oltre 40 grammi di hascisc, due dosi di cocaina del peso di alcuni grammi e due bilancini di precisione, ossia l'armamentario classico dello spacciatore. Oltre a questo, però, i carabinieri rinvenivano anche degli altri beni considerati oggetti di furto, sul cui esatto valore e dinamica sono in corso ulteriori indagini il tutto coordinato dalla Procura della Repubblica.

Fatto sta che tra il materiale rinvenuto, venivano trovate anche due scatole contenenti vari medicinali, del valore di 700 euro, sottratti dalle pertinenze dell’abitazione del titolare della farmacia comunale del paese dove erano stati consegnati dal corriere e i documenti ed altri effetti di un medico cui era stata sottratta la borsetta presa all’interno dell’ambulatorio di Castelnovo Monti dove esercita la sua attività.

A seguito di tutto quanto, il 43enne veniva arrestato con le ipotesi di reato di furto, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione. 

Ieri mattina, poi, l’uomo è comparso in tribunale nell’aula presieduta dal giudice Giovanni Ghini per l’udienza di convalida. Difeso dall’avvocato Maria Vittoria Marceddu, l’uomo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, dichiarandosi dispiaciuto e che ha usato il furgone per ritornare a casa non con l’intento di rubarlo, dopo essere andato all'Ospedale a trovare la sua fidanzata con cui asserisce di avere avuto un alterco la sera prima.

Il pubblico ministero ha chiesto l’obbligo di firma e di dimora. L’avvocato Marceddu si è opposta. All’esito della Camera di Consiglio, il giudice Ghini ha disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza (Montecchio) e la presentazione al posto di polizia giudiziaria più vicino per tre volte la settimana.

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