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Addio a Danilo Morini: una vita al servizio della politica

2016
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Danilo Morini

Danilo Morini, noto per il suo impegno politico e il suo contributo nel campo della sanità, si è spento nella notte all'Ospedale Santa Maria Nuova.

La storia di Danilo Morini è stata caratterizzata da un'adesione precoce alla sfera politica. Dopo aver ottenuto la laurea in giurisprudenza, ha scelto di dedicarsi alla Democrazia Cristiana, partito con il quale ha condiviso gran parte della sua carriera politica. Nel 1956, Morini è entrato nella storia come il sindaco più giovane d'Italia, assumendo l'incarico a Castellarano. Ha esercitato il suo ruolo con determinazione e lungimiranza per un periodo di nove anni, sino al 1965.

Nel panorama parlamentare italiano, Morini è stato un volto riconoscibile, servendo come deputato per la Democrazia Cristiana dal 1972 al 1979. La sua attività si è concentrata principalmente sulle questioni sanitarie, rappresentando il gruppo DC nella Commissione sanità di Montecitorio. Si è fatto notare anche per la sua associazione con la corrente di Carlo Donat-Cattin, un'associazione che ha influito notevolmente sulla sua carriera politica.

Oltre ai suoi contributi politici, Morini ha dimostrato una competenza amministrativa, occupando posizioni dirigenziali in istituzioni sanitarie prestigiose. Ha lavorato presso il Policlinico San Matteo di Pavia e l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dimostrando una dedizione costante alla salute pubblica.

Nato a Villa Minozzo, Morini ha radicato il suo impegno anche nella sua terra natale. È stato presidente dell'Associazione Liberi Partigiani Italiani-Associazione Partigiani Cristiani di Reggio Emilia dal 2001 al 2018, dimostrando un forte legame con la storia e il rispetto per coloro che hanno lottato durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua scomparsa rappresenta una perdita per la città di Reggio Emilia e per l'intera nazione.

La S. Messa sarà celebrata martedì 29 agosto alle ore 9:45, nella Pieve di San Valentino di Castellarano.

La camera ardente sarà allestita lunedì 28 agosto dalle ore 9:30 presso la Casa Funeraria Croce Verde in via della Croce Verde, 1 a Reggio Emilia ed osserverà i seguenti orari, dalle 8,00 alle 19,00.

6 COMMENTS

  1. Scriveva ieri nel suo editoriale sulla Stampa il direttore Massimo Giannini, (certamente non sospettabile ora e in passato di simpatie per la DC alla quale non risparmia critiche), relativamente al discorso del Presidente Mattarella al Meeting di Rimini.
    “Molto più di di un testo politico-sociale: un manifesto etico-morale; il pensiero di un laico ma che pesca a piene mani nelle fonti più profonde e feconde del cattolicesimo democratico, dall'”Appello ai liberi e forti” di Don Sturzo al” Con Dio e con la storia” di Giuseppe Dossetti;
    A leggerlo tutto, e con attenzione, viene davvero da rimpiangere la vecchia DC, se chi la guidò negli ultimi anni della Prima Repubblica non l’avesse svilita a pura consorteria di potere e an un comitato di sottogoverno; Un inno alla tolleranza, all’inclusione, all’amicizia”
    Non so se l’Amico On. Danilo Morini abbia potuto, negli ultimi giorni della sua malattia, leggere od ascoltare il discorso del presidente Mattarella, probabilmente, come tanti, vi avrebbe ritrovato le motivazioni e gli ideali che lo spinsero a suo tempo all’impegno politico-sociale;

    Le più Sentite Condoglianze alla Famiglia;
    Stefano Curini

    Stefano Curini

    • Firma - Stefano Curini
  2. Visto che qui si accenna alle vicende politiche, io non mi ritrovo nella tesi del terzo commento, laddove si parla di “pura consorteria di potere”, perché se i partiti che guidavano allora il Belpaese fossero stati realmente “potenti”, come lascerebbe intendere il predetto asserto, non si lasciavano verosimilmente travolgere dal vento giustizialista che trent’anni orsono soffiò lungo lo Stivale.

    La mia lettura di quegli eventi è piuttosto quella che nella geografia politica del tempo vi fosse chi voleva cambiare l’assetto delle alleanze intorno alle quali, fino ad allora, aveva ruotato e fatto perno la guida del Paese, e in questa ottica vennero mobilitate le piazze allo scopo di far passare l’idea che la Prima Repubblica fosse un qualcosa di totalmente “negativo”, di cui ci si dovesse pertanto disfare.

    Io non ho conosciuto l’on. Morini nelle vesti di Parlamentare, pur sapendo del ruolo che ebbe a svolgere nella Riforma Sanitaria, né so se e a quale componente appartenesse all’interno del suo partito, mentre ho avuto modo di incontralo, ancorché una sola volta, nelle sue funzioni di Sindaco, pur se non ne ricordo il motivo, visti gli anni trascorsi, ma ne trassi comunque un’impressione positiva.

    Mi unisco a quanti hanno espresso le proprie condoglianze ai famigliari.

    P.B. 29.08.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.
  3. Vorrei tranquillizzare l’amico P.B. sul fatto che il mio commento non volesse esprimere nessuna tesi relativamente al tempo o ai fatti di “mani pulite”;
    mi pare di leggere che molte volte questi fatti sono temi di suoi commenti, per cui volentieri lascio a Lei questo argomento;

    Io volevo ricordare l’Amico On. Danilo Morini, e notare solo la particolare quasi coincidenza temporale della sua dipartita con il Discorso del Presidente Mattarella al Meeting di Rimini, nel quale come dicevo potrebbero esser ritrovati quei valori, ideali e motivazioni che immagino spinsero l’On. Morini come tanti altri più umili cittadini, molti ne avrà conosciuti anche Lei, a partecipare alla vita democratica e politica del Paese militando nella Democrazia Cristiana; partito al quale credo di ricordare, ma potrei sbagliarmi, Lei fosse (come allora tranquillamente si poteva essere) democraticamente e dialetticamente, attivo avversario politico;

    La ringrazio per essersi anche Lei unito al ricordo dell’On. Morini;
    Cordiali saluti,
    Stefano Curini

    Stefano Curini

    • Firma - Stefano Curini
  4. Io ho infatti appartenuto ad un partito, il PSI di allora, che con la DC aveva un rapporto dialettico e stringente – fatto di alleanze e fruttuose collaborazioni, ma pure di contrapposizioni – e comunque mantenuto sempre sul piano strettamente politico, mentre con Tangentopoli è cambiato “l’universo mondo” o quasi, come si usa dire.

    A me capita in effetti di ritornare su quel periodo, giacché mi ribello all’idea che l’azione politica interrotta e “demolita” negli anni di Tangentopoli fosse soltanto una “pura consorteria di potere e un comitato di sottogoverno”, per usare le parole che ho ritrovato nel precedente commento, e che mi sono parse un po’ eccessive, se non ingenerose.

    In ogni caso, non mi pare essere questa la circostanza adatta per insistere su questa tematica, circostanza che deve invece vederci tutti dispiaciuti per la scomparsa di una figura dall’indubbio profilo istituzionale (rimandando ad altra occasione, che spero non mancherà, di riprendere un argomento degno per me di non cadere nel dimenticatoio)

    P.B. 30.08.2023

    • Firma - P.B.