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Rifiuti, a Castelnovo confronto tra esperti di Iren e commercianti

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Gli esperti di Iren hanno incontrato un Municipio i titolari di attività attive sul territorio comunale di Castelnovo (negozi, ristoranti ed esercizi di vario tipo) per discutere delle variazioni nel sistema di raccolta dei rifiuti introdotte a Castelnovo e Felina, con l’obiettivo di incrementare la percentuale di differenziazione del rifiuto, arrivando al 72% che è il target fissato per i prossimi anni (attualmente Castelnovo è al 67%).

Il territorio comunale oggi è suddiviso in due aree di raccolta: il capoluogo e Felina che vedono il sistema porta a porta per il rifiuto indifferenziato, l’organico e il Giro verde per le potature e gli sfalci d’erba. Per quanto riguarda l’indifferenziato sul territorio comunale di Castelnovo si procede verso una raccolta puntuale, quindi una tariffa che si basa sul numero di volte che viene svuotato il contenitore; per le aree al di fuori del capoluogo e di Felina invece è previsto il sistema di raccolta nei cassonetti stradali, dove però sarà introdotto a novembre un sistema con chiusura elettronica del cassonetto per il rifiuto indifferenziato. Saranno collocati a Castelnovo come primo comune della provincia dei “cassonetti informatizzati”, accessibili attraverso una tessera personale, la Eco Card che verrà distribuita tramite posta. Fino ad oggi si utilizzava per la Tari un criterio presuntivo, legato ai metriquadri, slegato quindi dalla produzione effettiva di rifiuti. Dal 1 gennaio 2024 con queste innovazioni parleremo di tariffa puntuale, dove una parte della quota variabile sarà legata all’effettiva produzione di rifiuti indifferenziati di ciascuna utenza. Elemento di misurazione saranno gli svuotamenti dei contenitori per Castelnovo e Felina, i conferimenti tramite la Eco Card per le altre frazioni.

Di fatto per Castelnovo e Felina quindi la raccolta non cambia, il sistema resta quello del porta a porta ma con un sistema di misurazione diverso. Per le utenze non domestiche – commerciali sono stati consegnati cassonetti di varie volumetrie a seconda del tipo di attività. Oggi tutti i cassonetti sono dotati di microchip. Verrà definito per queste utenze un numero di conferimenti minimi, indicativamente 18 svuotature annue del cassonetto indifferenziato: starà alle stesse attività scegliere la dimensione del contenitore così da poter rientrare in questo numero di svuotature. La tariffa cambierà anche in base alla dimensione del contenitore ovviamente, perché è un ulteriore metro nella produzione di rifiuti. Sarà comunque possibile superare il numero minimo di svuotature previste: il mezzo per la raccolta continuerà a passare tutte le settimane e quelle eccedenti saranno inserite a conguaglio nell’anno successivo.

Tutti i contenitori per la raccolta differenziata (organico, vegetale, plastica, carta, vetro e metalli) resteranno sottoposti alle modalità abituali già in atto da tempo: per l’organico e il vegetale (Giro Verde) la raccolta porta a porta, per plastica, carta, vetro e metalli l’uso dei cassonetti stradali. Questi materiali sono riciclabili e vanno intesi come una risorsa. Per la plastica è importante tenere presente che quelli avviati al riciclo devono essere imballaggi (quindi non giocattoli o altre suppellettili). Per individuare il corretto conferimento dei rifiuti, è molto utile aiutarsi con il Rifiutologo che indica la destinazione di ogni tipologia: è disponibile cartaceo, online o con la nuova app gratuita Iren Ambiente per gli smartphone Android e IoS. È davvero molto semplice e pratica, è sufficiente iscriversi e inserire il comune di residenza, e l’app fornisce una serie di servizi e informazioni davvero interessanti. Ad esempio la sera prima del giorno di ritiro delle varie tipologie di rifiuto, quali umido, indifferenziato e il Giro verde per gli sfalci d’erba, manda una notifica di promemoria per ricordare di esporre i bidoni. Inoltre fornisce le indicazioni per differenziare i rifiuti domestici senza dubbi o errori, con la possibilità di riconoscerli anche tramite il codice a barre.

Tra le domande pervenute dai presenti, alle quali hanno risposto i tecnici Iren ed anche l’ assessore all’ambiente Chiara Borghi, come affrontare il fenomeno legato all’inserimento nei bidoni di un negozio o un’attività di rifiuti da parte di vicini o passanti. Le possibili soluzioni attualmente sul tavolo sono l’adozione di accertatori o di videocamere di sorveglianza. Altre domande hanno riguardato la metodologia di svuotamento del rifiuto umido, in cui spesso nei bidoni per le attività restano residui non svuotati sul fondo, ed anche in questo caso saranno provate soluzioni che evitino questo problema. È stato chiesto anche dove collocare i bidoni per quelle attività che hanno pertinenze esterne ridotte, e in questo caso Iren prenderà in esame le singole situazioni. Altre domande hanno riguardato le modalità di raccolta delle deiezioni canine: queste, quando vengono raccolte da chi passeggia con il proprio cane, possono essere gettate nei piccoli bidoncini stradali presenti sui marciapiedi, e nei nuovi cassonetti stradali informatizzati sarà presente una piccola fessura in cui sarà possibile gettarli anche senza usare la eco card.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio ambiente del Comune di Castelnovo Monti (email: [email protected], tel. 0522 610258; orari: martedì dalle 15 alle  17; mercoledì e venerdì dalle 11 alle  13; sabato dalle 11 alle 12) o Iren Centro Zona Felina (Via Casoletta, 1/B da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30, numero verde 800 212607, email: [email protected]

2 COMMENTS

  1. Circa il sistema porta a porta si può essere favorevoli o contrari, com’è legittimo che sia, e per quanto mi riguarda io ho già ripetutamente espresso le mie riserve in proposito, che non sto qui a ripetere, mentre trovo più condivisibile la strada dei cassonetti informatizzati, accessibili con Eco Card, ma quanto a Castelnovo come primo Comune ad applicare tale metodo mi concedo di nutrire un qualche dubbio, perché già nel 2021 il Sindaco di un nostro Comune pedemontano aveva parlato di Ecoisole, trovando l’opposizione del PD locale (così almeno ho desunto dagli articoli di stampa di allora sull’argomento, articoli che io ho peraltro menzionato commentando l’articolo di Redacon dl 27.6.2023, con titolo “Chiara Borghi: Chi sbaglia volontariamente a differenziare danneggia la comunità”).

    Andrebbe pertanto riconosciuto a quel Sindaco di aver affrontato già da tempo il problema, al punto di dovergli attribuire la primogenitura mi verrebbe da dire, ma al di là di questo aspetto, in ogni caso affatto secondario, mi sembra che entrambi i metodi applicati o previsti nel Capoluogo montano non comportino forme di “premio” per i comportamenti virtuosi dell’utenza, il che potrebbe invece realizzarsi se gli Eco cassonetti pesassero quanto ivi introdotto – criterio che considero analogo al conferimento alle esistenti Isole Ecologiche, con quantificazione del materiale consegnato – per poi stabilire la tariffa per l’utente secondo il principio che più alta è la quota di prodotti riciclabili introdotti maggiore dovrebbe essere lo sconto in bolletta, posto che i “riciclabili vanno intesi come una risorsa”, come qui sta scritto.

    Io continuo a pensare che la migliore differenziazione dei rifiuti riciclabili avverrebbe presso le Isole Ecologiche – dove gli addetti possono controllare quanto vi recapitiamo, nonché aiutarci nel selezionare in modo appropriato ciò che lasciasse margini di dubbio sulla rispettiva destinazione – ma i cassonetti informatizzati sarebbero comunque un bel passo in avanti, qualora pesassero il materiale immesso, mentre senza pesatura la tariffa sarebbe calcolata in base al numero dei conferimenti, mi par di capire, nel senso che più alto è detto numero, maggiore, in proporzione, sarà il costo per l’utente, di fatto dunque l’opposto dello stimolare l’utente ad introdurre materiali riciclabili, suddivisi per categoria e quindi per cassonetto, beneficiandolo con invitanti riduzioni tariffarie (quale premio, come dicevo).

    C’è chi paventa che nel cassonetto informatizzato “con pesatura” potrebbero venir smaltiti materiali riciclabili in misura superiore alla portata famigliare, in quanto raccolti casomai in giro al fine di innalzare il proprio sconto in fattura, ma la cosa non dovrebbe preoccupare più di tanto, anzi, vuoi perché ciò significherebbe minori rifiuti in giro, vedi contenitori di plastica e vetro, ecc …, vuoi perché il riciclabile può avere un buon ritorno economico per le casse comunali, o degli Enti preposti, visto che si tratta di “risorse” come qui si dice e, inoltre, se viene incoraggiato il conferimento ”premiante” ai cassonetti informatizzati ci si può anche permettere di mantenere la presenza di qualche cassonetto tradizionale per l’indifferenziata, di cui possano eventualmente usufruire i visitatori o frequentatori occasionali dei nostri posti

    P.B. 18.09.2023

    P.B.

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