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Carpineti Civica: “Le difficoltà del bilancio si vedono anche nella scuola e nei servizi sociali”

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Riceviamo e pubblichiamo 

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L’amministrazione deve vigilare sulla gestione del servizio.
Cosa significa avere un bilancio in difficoltà?
Che se un gruppo di genitori richiede la disponibilità di un servizio pre-scuola sei così in crisi che non rispondi nemmeno alla mail.
È una delle situazioni di cui si è discusso alla fine di luglio grazie a una nostra interpellanza su scuola e sociali.

Una risposta ovviamente non accettabile, ai cittadini occorre sempre dare spiegazioni, anche spiacevoli, e siamo felici di sapere che oggi, un mese dopo quella seduta in cui abbiamo sollecitato una riflessione attenta sulle necessità delle famiglie, le risorse siano state trovate. La fatica nel reperirle, però, dice molto.

Micronido La Mongolfiera

Un bilancio in difficoltà significa anche che è chiuso da anni il centro diurno anziani, servizio fondamentale di cui non si parla più malgrado le famiglie ne richiedano l’utilizzo, venendo dirottate, con trasporto a loro carico, su quello di Castelnovo ne’ Monti.

Un bilancio in difficoltà significa anche che se ci fosse bisogno di portare i posti del nido alla disponibilità massima per evitare una lista d’attesa, difficilmente ci sarebbero risorse.

Il micronido di Carpineti può accogliere fino a 18 bambini, l’amministrazione Borghi ha ridotto la capienza a 15 e da alcuni anni il calo demografico non ha richiesto la necessità di ritornare a 18, come consentirebbe la legge.

Quest’anno però la situazione è arrivata al limite consentito e la necessità potrebbe porsi presto, forse già dal prossimo anno.
Sfruttando i finanziamenti regionali basterebbero circa 12.000 euro.
Cifra che il bilancio attuale non potrebbe permettersi.
Ed è un po’ singolare che mentre si racconta un paese in cui la crescita economica è ormai inarrestabile, non si stia pianificando di fornire servizi adeguati alle nuove famiglie che, secondo l’Amministrazione, dovrebbero arrivare.

Sull’accesso al micronido esiste anche un problema di regolamento che potrebbe creare problemi di accesso alle famiglie carpinetane, privilegiando le non residenti.

Ci muoveremo perché venga risolto e vedremo se ci sarà l’appoggio delle forze politiche.
Nella stessa seduta ci ha stupito l’enorme presa di distanza dell’amministrazione Borghi dalla responsabile di scuola e servizi sociali del polo Carpineti-Casina che, citiamo alla lettera, pur svolgendo egregiamente il suo lavoro “non ha nemmeno un ufficio a Carpineti perché non le occorre” e per cui è stata richiesta dal Comune di Casina, come contributo per la sua posizione di responsabile, “una somma molto esosa rispetto all’impegno prestato.”

I servizi sociali sono un nodo essenziale, sia per la funzione che rivestono, sia per l’aumento che purtroppo non accenna a fermarsi delle nuove povertà, delle situazioni di disagio e non autosufficienza, anche in conseguenza della pandemia e della crisi energetica.

Proprio per questo ci chiediamo da quanto dura questa situazione, che di sicuro non può essere considerata normale, dal momento che la scuola e i servizi sociali sono in Unione dal 2017, e cosa ha fatto o intende fare l’amministrazione per risolverla.

La graduatoria di ammissione al micronido, per esempio, è stata comunicata alle famiglie via mail il 29 giugno per un bando che scadeva il 31 marzo e per cui occorre pubblicare una graduatoria provvisoria entro aprile. E stiamo parlando solo di 10 domande.

È banale capire che una famiglia con un figlio piccolo ha bisogno di sapere alla svelta se può contare o no sul nido. Non avere il posto significa dover trovare una soluzione, a volte con spese molto più alte o addirittura costringere uno dei genitori, più spesso la mamma, a non lavorare.

Occorre rispondere con rapidità e la spiegazione che abbiamo sentito – il ritardo è dovuto al fatto che si stava lavorando al bando per il trasporto scolastico – è davvero oltre il limite.

È successo qualcosa? Ci sono problemi? La sensazione che la responsabile lavori più che altro per il Comune di Casina – come si intuisce dalle parole dell’amministrazione Borghi – è un problema politico o ha a che fare con le difficoltà del bilancio di Carpineti che di fatto versa la sua quota dei servizi sociali con un anno di ritardo (e un tempo erano addirittura due)?

Abbiamo letto di recente che il Sindaco Borghi spiega che il bilancio di Carpineti è sano perché il revisore dei conti ha dato sempre parere positivo.
Considerando che il Sindaco è appena diventato assessore al bilancio ci chiediamo se dobbiamo preoccuparci per la semplificazione o pensare che sta tentando di minimizzare.

L’amministrazione Borghi risponde da tempo ai cittadini che non ci sono soldi per fare le cose, manutenzioni ordinarie per prime. E si vede.
Per rispondere alla nostra interpellanza l’assessore a scuola e sociali ha citato più volte la situazione economica difficile del Comune.

Sono solo due fra i tanti esempi che si potrebbero fare, ma si sta forse mentendo ai cittadini e in consiglio comunale?

Forse il parere del revisore non è l’unica componente da tenere in conto.
Il bilancio di Carpineti scricchiola dalla fine del primo mandato del sindaco.
E la mole gigantesca di lavoro di recupero e sistemazione che la nuova responsabile del servizio finanziario sta facendo ne è, se ce ne fosse bisogno, l’ulteriore conferma.

Dire che va tutto bene, frase ormai ripetuta per ogni situazioni difficili, serve solo a tentare inutilmente di buttare la palla in tribuna.