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“Sport e territorio, Castelnovo ne’ Monti è all’avanguardia”

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Un’attività di marketing territoriale che parte da lontano, ma che è letteralmente esplosa negli ultimi anni, facendo diventare Castelnovo ne’ Monti, una sorta di ‘unicum’ nella provincia di Reggio.

Quello di un Comune che ha abbracciato lo sport ed il turismo sportivo, per ‘definire’ se stesso, essere un punto di riferimento per una certa tipologia di sport, utilizzando questo veicolo per sviluppare il turismo sportivo che va ad accompagnarsi a quello tradizionale, anche al di fuori dei periodi di punta.

Un successo che è nei numeri, ma soprattutto nella filosofia che sta dietro a tutto questo, frutto di programmazione e capacità progettuale. A spiegarcelo è lo stesso sindaco del comune capoluogo appenninico, Enrico Bini

Sindaco Bini, come nasce questa idea di ‘brandizzare’ il Comune di Castelnovo come centro di accoglienza per i ritiri estivi di squadre sportive e luogo di turismo sportivo per eccellenza nel nostro Appennino?

Il sindaco di Castelnovo, Enrico Bini, assieme a due rappresentanti della nazionale italiana sordi di Bowling

“Era da un po’ di anni che i miei predecessori avevano lavorato con assiduità sul concetto del turismo sportivo, facendo diventare il Comune un punto di riferimento importante per tutto il territorio appenninico”.

Come?

“Innanzitutto, adeguando strutture già esistenti, in particolare il Centro Coni. Quello, penso, è stato l’atto principale che ci ha dato il là per partire con questo progetto. Assieme a questo, tutte le palestre del comune. Diciamo che la dotazione a livello di impianti era molto importante, il punto chiave era capire quanto e come lavorare per mettere a frutto ed estrarre il massimo da questo potenziale”

Quindi, come avete proceduto?

“Abbiamo rifatto completamente la pista d’atletica che era molto usurata e riammodernato tutta l’impiantistica che era abbastanza data. Ovviamente con investimenti mirati, ma sicuramente non di poco conto. E poi…”

E poi?

“E poi ci serviva una figura ad hoc. Qualcuno che conoscesse il mondo dello sport, le società, ma soprattutto ci desse un indirizzo strategico su come meglio approcciare ciò che volevamo diventare in questo ambito. Una figura che abbiamo trovato in Franco Castagnetti, che collabora col Comune di Castelnovo da ormai 4 anni, e che per noi è stato fondamentale nel farci fare il salto di qualità”

Che cosa vi ha suggerito in particolare Castagnetti?

Uno dei raduni Fidal regionali svolti al Centro Coni quest'estate

“Il più importante è stato quello di non andare sugli sport di punta, bensì su quelli maggiormente di nicchia ma con potenzialità altrettanto importanti. E grazie al defunto dottor Guidetti, siamo entrati in contatto con l’Ente Nazionale Sordi e le varie rappresentative sportive che fanno parte di questo splendido microcosmo. Ci abbiamo creduto ed abbiamo iniziato a lavorare su questa progettualità. L’abbiamo proposta alla Regione, che ci ha sostenuto fortemente annoverandolo tra quelli che fanno parte della Sport Valley. Ci siamo candidati per rilanciare lo sport praticato dai sordi. E ne è nato un rapporto bello, e molto importante”.

Con presenze e riconoscimenti che testimoniano la bontà del lavoro fatto è così?

“Sì è così. Già dall’anno scorso la Regione ci fornisce un contributo grazie al quale possiamo fare tutto questo, ed abbiamo accolto più di 600 atleti. Non solo, abbiamo un accordo triennale in cui Castelnovo ne’ Monti è Centro Federale per lo sport per sordi. Questo è stato il punto di partenza, perché ci ha dato visibilità e ci ‘ha messo sulla mappa’ nel contesto dell’accoglienza sportiva. Da lì poi è arrivato tutto il resto. Quest’estate abbiamo ospitato gli atleti dei carabinieri che hanno preparato al Centro Coni i Mondiali di Budapest. Insomma, ogni volta aggiungiamo un pezzo in più ad un mosaico già molto ricco”.

Ciò che spicca in tutto questo è l’aspetto legato al marketing territoriale. Il territorio di Castelnovo Monti valorizza al massimo tutto il meglio che può offrire grazie alla presenza di queste rappresentative sportive, che, a loro volta, fanno conoscere il loro sport. La più classica delle situazioni ‘win-win’, è così?

“Assolutamente così. E l’aspetto più bello di tutto questo, è che il territorio ha capito ed ha risposto con entusiasmo mettendosi a disposizione per valorizzare al massimo questa progettualità. Dal Parmigiano Reggiano con le latterie sociali delle nostre terre che sono il vero e proprio biglietto da visita per eccellenza per noi, ma anche il miele, l’aceto balsamico. Il Cai, che si è messo a disposizione per le escursioni attorno alla Pietra di Bismantova. C’è tutto un mondo che si è attivato attorno allo sport e alle società sportive che, ‘accompagnano’ gli atleti in un viaggio nei nostri territori. Per non parlare anche delle società sportive di Castelnovo, il loro sostegno nell’essere punto di riferimento per le società che arrivano da fuori e che ospitiamo è totale”.

Con un indotto che si farà sicuramente sentire…

“Lo dobbiamo quantificare e non mancheremo di farlo. Ma sicuramente, c’è ed è importante. Anche perché, tenga conto, non ci sono solo gli atleti. Ci sono gli accompagnatori, le famiglie. E' un piccolo mondo che si muove e che trascorre del tempo in paese, valorizzando al massimo la nostra offerta”.

E una stagione turistico-sportivo che improvvisamente va ben al di là del periodo classico…

“Vero anche questo. Le rappresentative dei sordi solitamente compiono i ritiri ad aprile e maggio e poi tornano a settembre e ottobre. In pratica la nostra stagione si è prolungata ed arriva a quasi 9 mesi. Poi c’è tutto l’outdoor legato alla Pietra di Bismantova, che è un’altra linea di turismo sportivo che ci ha stupito particolarmente. Un esempio? Appenninica Race, con le sue mountain bike. Ciclisti che arrivano da tutta Europa per gareggiare anche sui nostri sentieri. E’ una cosa grossa, cui ci siamo accostati con curiosità quando ci hanno ‘ingaggiato’, ma anche lì, il potenziale è veramente enorme per il nostro Appennino”.

In cui tanti Comuni hanno deciso di ‘fare sistema’ con voi…

“Per esempio, i Comuni di Albinea e Scandiano ci hanno sostenuto con le rappresentative del bowling e del calcio a 5 dei sordi, ma poi ci sono anche gli altri Comuni dell’Appennino che hanno messo a disposizione le loro strutture di accoglienza. Insomma, il ‘sistema Appennino Reggiano’ ha dato grande prova di compattezza in questo ambito”.

Parliamo di impiantistica sportiva, Sindaco. C’è un nuovo palasport in arrivo…

“A ottobre, con una grande cerimonia, poseremo la prima pietra. Sarà un palasport polifunzionale da 1300 posti ampliabili a 1600. Avrà un’altezza di 12.5 metri, quindi perfettamente strutturato per ospitare tutti gli sport a partire dal Volley, con cui, per altro, abbiamo intrapreso un’interlocuzione con la Federazione perché da parte nostra vi è la volontà di ospitare le rappresentative nazionali durante i ritiri estivi in vista delle rassegne internazionali. Sarà possibile ricavare anche due palestre all’interno della struttura, in modo da poter ospitare anche le scuole per l’ora di educazione fisica. E all’esterno costruiremo una parte da arrampicata”.

Il tutto finanziato con i soldi del PNRR…

“Per 5 milioni, ma gli altri 3 ce li mette il Comune. Quindi, capisce bene che l’investimento è assolutamente importante”

Con tempistiche di completamento ben definite, giusto?

“Entro due anni. Con il Pnrr i tempi di esecuzione devono essere precisi”.

Sara Fantini durante la preparazione pre Mondiali a Castelnovo ne' Monti

Parliamo di un neo di questa splendida estate sportiva, il ‘gran rifiuto’ di Pallacanestro Reggiana. Che dopo tanto tempo ha deciso di non svolgere il ritiro precampionato a Castelnovo Monti. Sindaco, è riuscito a ‘mettere in prospettiva’ questa cosa?

“Come ho detto sul momento, ci è dispiaciuto per le modalità con cui lo siamo venuti a sapere. Poi abbiamo parlato con il nuovo management e con il coach, ed abbiamo apprezzato che siano venuti qui a disputare la prima amichevole. Ovviamente, per il futuro dovremo riflettere sulla reale convenienza di dover pagare per dover ospitare una qualche squadra professionistica. Dovremo riflettere su come meglio impiegare queste risorse, anche perché obiettivamente le opportunità non mancano affatto. Di correre dietro alle società sportive non è che ne abbia più così tanta voglia, è un mio parere personale, anche perché abbiamo potuto constatare come le opportunità non mancano ed oggi come oggi le posizioni si sono ribaltate e sono le società, spesso, a cercare noi e non viceversa”.

Infine, un altro evento di punta, che ha caratterizzato l’estate sportiva di Castelnovo è stato il Rally dell’Appennino. Che bilancio si può trarre al riguardo?

“Ritengo sia stato un evento positivo. C’era la preoccupazione, nostra e delle forze dell’ordine, per la sicurezza, anche e soprattutto dopo ciò che è successo due anni fa. Alla fine, devo dire che gli organizzatori hanno fatto il massimo perché la manifestazione si facesse, spendendosi al massimo in tema di sicurezza. Personalmente sono molto contento di come è andata. Ci poteva essere più pubblico? Sicuramente, ma, probabilmente, la preoccupazione per la sicurezza che abbiamo condiviso con gli organizzatori, almeno in questa edizione ha prevalso”

Un Rally da ripetere a suo avviso?

“Con un piano sicurezza presentato nei tempi giusti assolutamente sì. Il pubblico c’è stato, Castelnovo era pieno di gente, soprattutto tantissimi giovani. Nonostante fossimo in un’area ambientale protetta, anche sotto questo punto di vista, non ci sono state problematiche di sorta. Anzi, una volta terminata la gara, il mattino dopo era stato ripristinato tutto al meglio. Come se manco fosse passato il Rally…”.

La partenza dell'Appenninica Lovers

Sindaco Bini, al termine di questo ‘botta e risposta’, quali sono le criticità che vede per far fare un ulteriore salto di qualità a Castelnovo ne’ Monti come punto di riferimento per lo sport in montagna?

“Sicuramente quello dell’accoglienza alberghiera. Stiamo ragionando con gli albergatori per trovare delle soluzioni ottimali anche sotto questo punto di vista. Ne abbiamo uno chiuso che mi auguro possa riaprire al più presto. Ormai per 9 mesi all’anno, gli alberghi sono pieni. Ed anche il Rally, ha veramente fatto il ‘tutto esaurito’ dal punto di vista dei posti letto occupati. Questa è certamente la criticità più importante e su cui ci dobbiamo concentrare al massimo”.

Infine, signor Sindaco, lei nella prossima primavera concluderà il mandato. Teme che il suo successore possa in qualche modo ‘flettere’ dal lavoro che la sua Amministrazione ha svolto in ambito sportivo in questi suoi quasi 10 anni di permanenza al vertice dell’Amministrazione castelnovese?

“Io penso di no. Mi auguro di no. A chi verrà dopo di noi basterà che si studi un po’ i dati per capire cosa ha significato, in questi anni, il turismo sportivo per Castelnovo Monti e tutta la montagna. Io spero e mi auguro che vi sia continuità sulle linee tracciate da questo Amministrazione, per quanto riguarda lo sport ed il turismo sportivo”.

 I NUMERI DELLA STAGIONE SPORTIVA DI CASTELNOVO 

 Ad oggi sono circa 5950 le presenze legate al turismo sportivo e a fine anno il numero salirà a 6.250 (sono previsti altri 4 raduni della Federazione Sport Sordi e Dog Balance)

15 raduni di Nazionali FSSI (basket maschile e femminile, volley maschile e femminile, calcio maschile, tennis maschile e femminile, curling, bowling maschile e femminile, futsal maschile e femminile, atletica leggera)

3 Campionati Italiani FSSI (Futsal Under 21, Bocce e Basket maschile)

2 long stage “raod to budapest” del Centro Sportivo Carabinieri

Gli eventi giovanili SporTiAmo (bambini e famiglie dell’Ente Nazionale Sordi) e Castelnovo ne Monti Volley Cup, ciascuno dei quali ha generato oltre 300 presenze

10 stage/eventi di Atletica Leggera con soggiorni di atleti di società sportive e FIDAL Regionale che insieme hanno generato circa 2000 presenze

13 raduni precampionato e camp di società di varie discipline sportive (volley maschile e femminile, basket maschile, calcio, frisbee, trekking, nuoto) per un totale di circa 1350 presenze

Altri eventi, fra i quali Mountain Bike e Cicloturismo per circa 600 presenze.