Home Economia “Festa della Partecipazione”, 11 ‘firma point’ tra Reggio e Modena

“Festa della Partecipazione”, 11 ‘firma point’ tra Reggio e Modena

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Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia-Centrale (Sito Cisl Emilia Romagna)

Firmano per loro stessi, ma anche per garantire un futuro lavorativo migliore a figli, nipoti, genitori, colleghi e amici.
Sono già migliaia i reggiani e modenesi che hanno aderito alla raccolta di firme a sostegno di “La partecipazione al lavoro”, una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl per disciplinare la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese pubbliche e private.
Chi vuole aderire può farlo anche sabato 14 ottobre in occasione della “Festa della Partecipazione”, organizzata dalla Cisl per spiegare contenuti e obiettivi dell’iniziativa.

I sindacalisti Cisl saranno presenti dalle 9 alle 13 in undici Firma Point a Reggio (piazza Del Monte), Correggio (via Conciapelli), Guastalla (via Gonzaga), Poviglio (via don Borghi), Rubiera (piazza Gramsci-via Emilia Est), Sant’Ilario d’Enza (via Roma) e Scandiano (via Vallisneri), quindi a Modena (via Emilia Centro, portico del Collegio S. Carlo), Carpi (piazza Martiri), Mirandola (piazza Costituzione), Pavullo (via Giardini).

COME CAMBIEREBBE (IN MEGLIO) IL LAVORO
«La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese garantisce benefici per tutti: – spiega la segreteria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo - qualità e stabilità del lavoro, partecipazione agli utili aziendali, più sicurezza e investimenti per l’innovazione e un forte contrasto a chi pensa di portare via dall’Italia un’impresa infischiandosene della comunità e della vita di chi lavora.
Ecco perché non proponiamo di firmare per mettere una medaglietta alla Cisl, ma per cambiare in meglio il lavoro. Per tutti. Lo hanno capito bene i cittadini comuni, gli amministratori, i sindaci e perfino i parlamentari. Persone con storie diversissime, ma oggi unite da un traguardo comune».

La proposta di Cisl nasce dal basso e con la concretezza di un modello collaudato: ciò che si propone oggi in Italia è applicato storicamente in Germania. Con tali regole di ingaggio la Magneti Marelli non sarebbe potuta fuggire da Crevalcore.

«Questa pratica non è solo un vettore dello sviluppo economico, ma anche un mezzo per progredire socialmente e un traguardo necessario per completare la democrazia – prosegue Papaleo – La nostra proposta, infatti, nasce con l’intento di dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione, che i padri costituenti vollero per aiutare le persone a responsabilizzarsi meglio negli ambienti di lavoro rispetto alla gestione, indirizzi, utili e profitti».

UNA LEGGE, MOLTE NOVITÀ
La legge prevede la definizione di forme di cogestione nei consigli di sorveglianza e di amministrazione. Sarà possibile integrare anche il cda delle società a partecipazione pubblica con almeno un rappresentante dei lavoratori.
È previsto, inoltre, un meccanismo premiale per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnino a contribuire all’innovazione ed efficienza dei processi produttivi.
Fondamentale è la previsione della consultazione obbligatoria delle rappresentanze sindacali unitarie o aziendali.

«Una procedura – conclude la segretaria generale Cisl Emilia Centrale – che si estende anche alle banche e aziende fornitrici di servizi pubblici essenziali».