Home Cronaca Gueli (Poste Italiane): “Saremo punto di riferimento per le persone”

Gueli (Poste Italiane): “Saremo punto di riferimento per le persone”

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Un ufficio postale nuovo di zecca.

Nel cuore del paese, nel palazzo comunale più antico e che costituisce una delle più importanti attrattive turistiche di Villa Minozzo. Un nuovo look, avvenuto, anche, sotto l’egida entusiastica del sindaco – nonché presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Reggiano, Elio Ivo Sassi.

Alessandro Gueli, direttore di filiale e coordinatore della provincia di Reggio di Poste Italiane

“Il restyling nasce dall’implementazione del Progetto Polis – spiega Alessandro Gueli, direttore di filiale di Poste Italiane a Reggio Emilia, che coordina l’attività dei 90 uffici che sono distribuiti in provincia -. Che è un progetto finanziato attraverso il PNRR e che fa riferimento ai nostri uffici in comuni con meno di 15.000 abitanti. L’obiettivo è quello di fornire tutta una serie di prestazioni, oltre a quelle che abitualmente Poste Italiane fornisce ai suoi clienti, a livello documentale e burocratico, sollevando l’utente dall’obbligo di doversi sobbarcare distanze a volte insostenibili per poter ottenere dei documenti di cui ora potrà entrare in possesso rivolgendosi ad un nostro sportello che sia inserito all’interno del progetto ‘Polis’. In pratica, Poste Italiane, diventa uno Sportello Unico digitale di prossimità per tutti gli utenti”.

Così succede che gradualmente – e come detto il primo sportello postale in Appennino che fa parte di questo progetto verrà inaugurato a fine ottobre a Villa Minozzo – gli abitanti della nostra Montagna potranno prenotare un appuntamento per il rinnovo del passaporto o della carta d’identità (che poi, per quanto riguarda il primo, dovranno necessariamente farlo in questura a Reggio) , o altri atti da parte di altre istituzioni (per esempio l’Istituto di Previdenza) che una volta dovevano essere ritirati nell’ufficio presente nel Comune capoluogo.

Un ufficio postale riammodernato col Progetto Polis

Ma se penso che da Cerredolo al tribunale di Reggio Emilia i chilometri da percorrere sono 51, quindi 102 in totale tra andata e ritorno, è chiaro che poter ottenere un atto approcciando un apposito totem all’interno dell’ufficio (ed essendo muniti di Spid, ndr), o parlando direttamente con un consulente, ecco che la situazione cambierebbe in modo radicale”, aggiunge il dottor Gueli.

Quello che sta avvenendo, è, sostanzialmente, un restyling fisico (perché gli uffici postali inseriti nel progetto sono sottoposti a una ridefinizione completa di spazi e arredamenti) degli uffici postali che vuole accompagnare gli abitanti dei piccoli paesi in una transizione digitale vera e propria: “Noi abbiamo uffici in vari Comuni del territorio appenninico – conclude Gueli -. Penso a Castelnovo ne’ Monti, Casina, Baiso, Busana, Carpineti, Cerredolo, Vetto, Viano e Villa Minozzo. Vogliamo rimanere in questi territori. Vogliamo esserne punto di riferimento ed un’istituzione cui i cittadini possano affidarsi con fiducia e massima trasparenza”.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO SASSI

Il sindaco Elio Ivo Sassi

“Per noi è una grandissima soddisfazione quella dell’inaugurazione del nuovo ufficio postale – sottolinea il sindaco di Villa, Elio Ivo Sassi -. E’ un lavoro di riammodernamento che il Comune di Villa Minozzo ha fatto in sinergia con Poste Italiane, che ringraziamo davvero tanto. Si pensi che, vado a memoria, l’ultimo è avvenuto non meno di 30 anni fa, quindi, era decisamente giunto il momento”.

Quello che accade è una scelta all’insegna dell’efficienza e della modernità – prosegue Sassi -. Non è più pensabile che le Poste oggi siano solo quel luogo dove spedisci o ricevi delle lettere o sottoscrivi un libretto postale. Oggi la modernità impone che vi sia una visione onnicomprensiva del servizio, consentendo una profonda ottimizzazione dei tempi e delle modalità di accesso a certi documenti”.

Una rete qualificata e moderna che vedrà come prossimo passo, entro la fine del 2023, anche la rimodulazione completa dell’ufficio postale di Carpineti: “In un quadro assolutamente necessario di un efficientamento ed ammodernamento dei servizi – conclude Sassi, vestendo anche i panni di Presidente dell’Unione dei Comuni -. Un elemento imprescindibile, nel 2023, in un Appennino che deve coniugare la tenuta dei servizi fondamentali al cittadino con un’adeguata dose di modernità”.