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PD: i fondi per la Don Cavalletti devono essere spesi bene

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Riceviamo e pubblichiamo

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Guido Tirelli

Il PD di Carpineti vuole manifestare la sua soddisfazione per l'assegnazione di consistenti fondi regionali, quasi due milioni di euro, alla Casa di Riposo Don Cavalletti. Negli anni si è resa evidente la necessità di importanti lavori, ormai indifferibili, per la messa in sicurezza della struttura e l'ammodernamento degli impianti tecnologici.

L'attenzione per i temi del sociale e per la promozione del territorio nelle aree montane è una nota che ha caratterizzato negli anni le politiche regionali, che si evidenziano con operazioni importanti ed economicamente cospicue come quella a favore del Don Cavalletti. In questo senso, vogliamo portare evidenziare come ulteriori risorse, circa 4 milioni di euro, saranno destinate dalla Regione per sostenere le ASP come ristoro per i maggiori costi e le minori entrate che hanno avuto durante la recente pandemia. Un'azione forte e tutt'altro che scontata dati i rincari nella spesa sanitaria di quest'anno e la necessità di supportare le popolazioni romagnole colpite dall'alluvione. Tutto questo mentre il governo Meloni in questi giorni taglia 350 milioni destinati al fondo della non autosufficienza.

Premesso che siamo favorevoli a qualunque intervento per migliorare gli ambienti e il benessere di ospiti e operatori del Don Cavalletti, ora è necessario spendere in modo efficace i fondi. I cittadini di Carpineti si aspettano di ricevere indicazioni precise sul progetto che si intende realizzare. Gli studi sinora disponibili hanno illustrato diversi scenari, senza che venisse presentata una precisa scelta fra le alternative. Aspettiamo di sapere se a fine lavori resterà invariato il numero degli ospiti e se potrà riaprire il centro diurno. In particolare, abbiamo la necessità di capire dove saranno ospitati gli anziani durante i lavori, perché ci sembra palese che un cantiere così importante non sia compatibile con la permanenza di persone fragili nella struttura.

Auspichiamo inoltre che i lavori possano iniziare rapidamente e che il comune riesca a trovare le risorse per co-finanziare l'opera. In questo senso non vorremmo che i nuovi lavori avessero lo stesso esito di quelli per la riqualificazione della ex-stalla del Don Cavalletti, che sono ancora fermi a 5 anni dalla concessione dei fondi regionali di circa 500.000 euro. Ci auguriamo quindi che l'arrivo dei nuovi fondi regionali per la ristrutturazione del don Cavalletti portino a decisioni rapide e ad un altrettanto spedito avvio del cantiere.