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E80 Group ospita un panel visionario nel mondo digitale

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Creare una cultura d'impresa significa anche porsi interrogativi e stimolare un dibattito ampio su temi che superano il perimetro di una singola azienda. Oltre a generare valore per il mercato e per il territorio, un'azienda all'avanguardia oggi deve riflettere sul senso e sulle modalità del proprio lavoro e su come una tecnologia a rapido sviluppo può impattare nella società”.

Questo il commento di Gabriele Grassi, Digital innovation & communication director di E80, al convegno “Re-BrAIn”, organizzato dall’ azienda di Viano insieme ad altre ospiti nella sede della multinazionale, specializzata nello sviluppo di soluzioni intralogistiche automatizzate e integrate per imprese produttrici di beni di largo consumo e centri di distribuzione.

“Siamo molto lieti aggiunge - che le aziende nostre ospiti abbiano raccolto l'invito e confidiamo che 'Re-Brain' diventi un format che dal nostro headquarter porti il dibattito all'esterno, accompagnando la riflessione creativa sull'innovazione nel suo divenire, tra le eccellenze imprenditoriali del nostro Paese e non solo”.

Dunque mettere l'intelligenza al centro di team, processi e organizzazioni di lavoro, creando sinergie e risposte capaci di incrementare il valore creato dall'impresa: è il tema  del meeting organizzato da E80 Group per “Ripensare all'intelligenza artificiale come leva della conoscenza condivisa”.

A fare gli onori di casa è Gabriele Grassi, affiancato da Paolo Morellini, Chief information officer di E80 Group, ideatore dell'evento, e da Luca Mondini, Digital transformation specialist, relatori dell'incontro.

Manager e dirigenti di eccellenze italiane del mondo engineering e fornitori di servizi per il business hanno raccolto l'invito di E80 a incontrare la stampa, animando uno scambio di idee ed esperienze sull'Intelligenza Artificiale per il knowledge management, potenzialmente rivoluzionarie se applicate alle modalità collaborative in realtà produttive di ogni genere.

Il meeting vede gli interventi di David Bevilacqua, ceo di Ammagamma; Alessandro Braga, chief digital officer di Talent Garden; Alessandro Ruberti CTO data & AI di IMA Digital; Alberto Sasso, Innovation manager Gruppo Danieli e Martina Stefanon, Business development manager, IMA Group.

Moderato da Piergiorgio Grossi, Chief innovation officer di Credem Banca, l'incontro si snoda fra case history e uno scambio di idee tra domande e risposte, lungo i quattro capitoli al centro del dibattito: knowledge management, collaboration, modern workplace e open innovation.

“Re-BrAIn” mette a fuoco il ruolo dell'Intelligenza Artificiale come alleato nel creare, conservare, condividere e applicare la conoscenza, in modo trasversale alle diverse unità e sistemi aziendali. Uno sparring partner in svariate attività e una tecnologia che non può essere efficace in azienda senza l’intervento umano perché priva di coscienza ed emozioni.

I software di IA incoraggiano e facilitano la comunicazione tra le persone e abilitano nuove modalità di interazione sincrona o asincrona, a sostegno della collaborazione. Per migliorare l’efficienza operativa e raggiungere gli obiettivi organizzativi, con una gestione ottimale di competenze e di ruoli in un moderno luogo di lavoro, è necessario allineare tecnologie, persone e processi aziendali. Questa sinergia, inoltre, può portare beneficio in un'azienda impegnata nell’innovazione ed è basato su flussi di conoscenza lungo tutta la catena del valore, dai fornitori ai clienti.

Il factory tour al termine della giornata permetterà ai partecipanti di conoscere da vicino gli stabilimenti principali di E80 Group che, insieme ai 1.250 dipendenti dislocati tra Viano e le 14 sedi in diversi paesi, hanno permesso di realizzare più di 400 Smart Factory nel mondo, installando oltre 2.700 sistemi robotizzati, più di 7.000 veicoli automatici a guida laser e oltre 50 magazzini automatici ad alta densità.

“Oggi – afferma Paolo Morellini, CIO di E80 Group - la tecnologia ci permette di creare, grazie all'Intelligenza Artificiale, una mappa completa della conoscenza interna di un'azienda e di trasformarla in un patrimonio condiviso da tutti i membri dell'organizzazione”

Queste tecnologie riaffermano – spiega Luca Mondini, Digital Transformation Specialist di E80 Group - la centralità del linguaggio come interfaccia verso gli strumenti digitali e, così facendo, rendono più semplice la fruizione del patrimonio informativo che custodiscono.”