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Si prescrive farmaci falsificando ricette, nei guai un 44enne

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Si è calato nei panni di un medico e si è prescritto i farmaci, attraverso la creazione di false ricette che rendeva assolutamente credibili con l'apposizione del timbro firma di un vero medico, e la falsificazione della firma

Per queste ragioni, un 44enne residente nel Comprensorio ceramico, è stato denunciato dai carabinieri della Tenenza di Scandiano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio, per l’ipotesi di reato di Falsità materiale commesse dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative”.

I fatti, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, sarebbero avvenuti intorno alla metà di ottobre quando un medico che aveva prestato servizio presso la Guardia Medica in uno dei comuni della zona ceramiche, si recava presso gli uffici dei carabinieri della Tenenza di Scandiano per sporgere denuncia verso ignoti. Il professionista ha riferito, nell’occasione, di aver verificato che presso una farmacia di Scandiano erano state consegnate tre ricette mediche su carta bianca, che riportavano il suo timbro, ma che non erano mai state emesse da lui.

Il dottore era venuto a conoscenza di questa situazione confrontandosi con una farmacista di Scandiano e, successivamente, di ricordare che in maggio quando era in servizio presso la Guardia Medica di Scandiano, aveva emesso una vera ricetta medica, per un farmaco, al 44enne, indicato quale paziente e destinatario delle tre false ricette.

Infine, altro elemento che determinava la possibile falsità delle tre ricette era che le date riportate sui tre documenti coincidevano con giorni in cui il medico non era in servizio. Per di più, a corroborare il tutto, aggiungeva che le firme sui documenti che gli erano stati dati in visione dalla farmacista erano palesemente false, perché di solito non firmava ‘sopra’ il timbro per lasciarlo visibile, a differenza dei documenti presentati a lui.

Da qui l’approfondimento investigativo dei carabinieri scandianesi, innanzitutto con il sequestro delle ricette ‘sospette’, e successivamente passando al setaccio non solo le farmacie del paese ma anche quelle dei Comuni limitrofi come Casalgrande e Rubiera, per cercare di capire se si fosse trattato di un caso isolato o vi era una sorta di ‘serialità’.

Al termine di tutte le verifiche la Tenenza dei carabinieri, ha provveduto così al sequestro di tutte le ricette emesse, tra cui alcune a firma di altra dottoressa, la quale, riferiva ai militari dell’Arma di non aver mai emesso le ricette in questione, anche perché non era in servizio in quel periodo.

Attraverso questi ed altri passaggi, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire al 44enne presunto responsabile di queste azioni, la cui identità veniva confermata dal medico scandianese che da altri farmacisti interessati dalla vicenda, senza alcun dubbio in sede di riconoscimento fotografico.

A conclusione, l’ultimo atto investigativo, compiuto dai carabinieri, è stata la perquisizione domiciliare nell’abitazione del 44enne dove sono state rinvenute alcune ricette false e alcuni medicinali “prescritti” con l’utilizzo delle ricette false.

Da qui la denuncia alla Procura della Repubblica che avrà l’onere di procedere agli ulteriori approfondimenti del caso e determinare con certezza le eventuali responsabilità del 44enne.