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Teatro Bismantova, ancora possibile sottoscrivere gli abbonamenti

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È alle porte una nuova stagione del Teatro Bismantova, uno dei punti di riferimento culturali sul territorio appenninico.

Il primo spettacolo è in programma il 17 novembre, e dà il via a una stagione che proseguirà fino alla primavera 2024 quando il Bismantova raggiungerà un traguardo molto importante: i 20 anni da quando fu riaperto e riprese le attività, dopo una lunga fase di ristrutturazione.

In questi giorni è stata aperta ufficialmente la campagna abbonamenti: è ancora possibile sottoscriverli, all’intera stagione, oppure agli spettacoli di prosa, o ai concerti.

Un modo molto importante di sostenere un’istituzione di grande importanza per la cultura in montagna, ma che rappresenta anche un’opportunità di risparmiare rispetto all’acquisto dei singoli biglietti.

L’abbonamento completo a 12 spettacoli infatti viene proposto a 150 euro (sconto 25%); l’abbonamento “Idea della prosa” (7 spettacoli) a 105 euro (sconto 20%); l’abbonamento ai concerti “Molto forte, incredibilmente vicino” (5 concerti) a 55 euro (sconto 20%).

Gli spettacoli serali (prosa) saranno sempre alle  21, i concerti della domenica alle 17.30.
Per sottoscrivere gli abbonamenti: www.teatrobismantova.it, tel. 0522 611876, 0522 614078.

I primi spettacoli

Ad inaugurare il cartellone sarà venerdì 17 novembre “Il tartufo”, commedia originale di Molière nell’allestimento di NoveTeatro, con Andrea Avanzi, Valentina Donatti, Carlotta Ghizzoni, Fabrizio Croci, Matteo Baschieri, Marco Santachiara, Chiara Baccari per la regia di Domenico Ammendola. Le musiche originali sono di Patrizio Maria D'Artista. Irriverente e beffardo, questo testo di Molière non solo rappresenta un irresistibile atto d’accusa contro il perbenismo e la falsità che permeava la società e le corti del suo tempo, ma costituisce ancora oggi un’irraggiungibile satira dell’ipocrisia umana.

Ottavia Piccolo

Venerdì 24 novembre un appuntamento di teatro civile molto importante: “L’ombra di Aldo Moro”, di Patrizio j. Macci, per la regia di Pino Calabrese che ne è anche protagonista. Lo spettacolo si avvale delle musiche originali di Roberto Formentini e le videoproiezioni di Gianluca Abbate. La vicenda ripercorre uno degli atti più efferati della recente storia italiana.

Non solo politica, ma sociale, perché quell’atto di terrorismo che rappresentò l’acme della lotta armata, investì in maniera brutale e indelebile tutti indistintamente. Ma quanto si parlò degli uomini della scorta? Delle cosiddette vittime collaterali, che nel caso di via Fani, come in tutti gli altri episodi di terrorismo erano e sono ancora rimasti soltanto dei nomi su una lapide sulla quale solo i familiari piangono? La pièce vuole riempire in minima parte questa lacuna.

La prosecuzione della stagione

Venerdì 15 dicembre sarà la volta di un appuntamento dalla forte impronta musicale: “La nostra storia” sarà un concerto d’eccezione, con Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale che racconteranno i più grandi successi dei Matia Bazar, di cui hanno fatto parte. Con Claudio Del Signore alla tastiera e Riccardo Cherubini alla chitarra.

Marrale è stato cofondatore dei Matia Bazar, e ne ha seguito l’iperbole fino alla metà degli anni ’90. Silvia Mezzanotte invece ne è stata la vocalist tra il 1999 e il 2016. I Matia Bazar sono una band che nella storia della musica italiana ha lasciato un’impronta per la capacità di essere innovativi ma entrare comunque puntualmente nel cuore degli appassionati con grandi successi.

Giovedì 18 gennaio sarà la volta di “Fuoco nero su fuoco bianco”, un racconto della Bibbia ebraica di e con Roberto Mercandini, che nel suo percorso spazia fino all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità, dai grandi interpreti della letteratura ai temi sociali, senza tralasciare un elemento fondamentale come l’umorismo ebraico.

Mercoledì 7 febbraio sul palco del Bismantova arriva uno spettacolo che vede le firme di Dario Fo e Franca Rame: “Una giornata qualunque”, portato in scena da Gaia de Laurentiis e Stefano Artissunch che ne è anche il regista.

La pièce si avvale delle musiche dal vivo della Banda Osiris. Commedia divertente e vivace che traccia un caustico ritratto delle nevrosi femminili. La protagonista è una donna, Giulia che si è separata dal marito dopo 35 anni di matrimonio e che vive sola in una casa piena di aggeggi elettronici.

Giovedì 15 febbraio, torna a Castelnovo Michele La Ginestra, insieme a Manuele Zero e Ariele Vinceti con “Il piacere dell’attesa”. Giacomo è un giardiniere, che vive in un suo regno magico, quello del suo vivaio: il tempo gli viene dettato dalla natura, per lui l’attesa non è sinonimo di frenesia, ma semplicemente fa parte del ciclo biologico. Parla con le piante, canta con loro, ha la possibilità, durante la sua attività manuale, di riflettere sul senso delle cose…un privilegiato.

Venerdì 8 marzo, Ottavia Piccolo sarà protagonista di una pièce adatta a tutte le età, dal forte significato: “Cosa nostra spiegata ai bambini”, con musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo dall’Orchestra multietnica di Arezzo. A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice.

Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile di un anno dopo la Dottoressa, è sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo.

Venerdì 5 aprile per la prima volta arriva a Castelnovo Natalino Balasso, con il suo spettacolo “Balasso fa Ruzante”, che lo vedrà protagonista insieme ad Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel. Balasso evoca alcune delle opere di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. L’universo a cui si ispirano le opere di Ruzante è popolato da villani rudi ed elementari e improntato da un‘esaltazione semiseria dell’energia grezza degli istinti.

Emanuele Ferrari

La stagione concertistica invece vedrà domenica 28 gennaio la prima di due lezioni-concerto con Emanuele Ferrari, pianista e musicologo, ricercatore presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica con un metodo innovativo e interattivo grazie al quale gli studenti pian piano scoprono da soli i misteri nascosti dietro i brani. La prima serata al Teatro Bismantova sarà dedicata a Mozart. La seconda sarà domenica 25 febbraio e sarà invece dedicata a Chopin.

Tra questi due appuntamenti, domenica 4 febbraio è previsto il recital “L’antigone”, recitativo per voce sola di Stefano Raimondi, a cura di Marta Comerio. Le musiche originali saranno eseguite dal vivo da Johannes Bickler. Raimondi fa tornare la figura di Antigone nel mondo degli umani: cessa di essere solo il simbolo di un ideale che la trascende per configurarsi come corpo dotato di anima e voce.

Domenica 24 marzo una proposta originale con “Pomeriggio…notturno”, concerto con Benedetta Polimeni al flauto, Claudio Piastra alla chitarra, Luciano Cavalli alla viola, Erich Oskar Huetter al violoncello, che proporranno musiche di Schubert, Matiegka, Haydn, Huetter.