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Memoriale di Beleo, la potenza del ricordo si rinnova grazie a una Stele

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Domenica 12 novembre il memoriale di Beleo ha confermato ed esaltato la sua capacità di rinnovare la memoria, l’emozione e la commozione.

Il tradizionale appuntamento annuale comprendeva un evento particolarmente significativo nella storia degli alpini: l’inaugurazione di una stele dedicata al generale Luigi Reverberi, il comandante medaglia d’oro al valor militare che si distinse a Nikolajewka nel riportare a casa ciò che restava dei suoi alpini con quel “Tridentina avanti!” divenuto leggenda.

Il progettista del memoriale, l’arch. Paolo Soragni, ha posto la stele proprio davanti a quelle dei suoi alpini, in un ideale intreccio di sguardi. Sulla stele è posta la fotografia che ritrae il generale in partenza per il fronte insieme a un altro ere della seconda guerra mondiale, don Carlo Gnocchi.

Presenti le massime autorità: il Presidente Nazionale dell’ANA, Sebastiano Favero, il generale di corpo d’armata Ignazio Gamba, il comandante la stazione carabinieri di Casina maresciallo Andrea Squillace accompagnato da due carabinieri in alta uniforme, due allievi dell’Accademia militare, rappresentanti delle altre armi tra cui spiccavano le molte piume dei bersaglieri.

Accanto al sindaco di Casina Stefano Costi, molti sindaci della montagna e della provincia e i rappresentanti della Provincia e di diverse Unioni, nonché il nipote del generale, Pierluigi Reverberi.

“Abbiamo concluso un percorso iniziato nel 2008, raccogliendo i nomi di oltre 500 caduti, in un momento storico particolarmente importante” ha sottolineato il presidente provinciale dell’ANA, Albert Ferrari, che quel percorso aveva iniziato da assessore.

Diverse centinaia gli alpini e i cittadini che hanno risposto all’appello e che hanno partecipato all’intera cerimonia, dalla sfilata e posizionamento dei gonfaloni e dei gagliardetti all’alza bandiera alla Santa Messa celebrata da Mons. Tiziano Ghirelli, canonico della Basilica di San Pietro, che nell’occasione si è fatto interprete del pensiero del Papa “che certo è qui con noi oggi” per ripetere l’invito alla pace e, in riferimento al vangelo della domenica, a vivere la vita in pienezza, a vivere invece di accontentarsi di esistere. Accanto a lui il parroco di Casina, don Carlo Castellini.

L’intera cerimonia è stata accompagnata dai canti del Coro Canossa, compreso il loro coro giovanile, aggiungendo commozione alla commozione.

Un aperitivo presso la Latteria di Migliara e il pranzo perfettamente cucinato dai volontari di Bergogno Medievale presso la struttura di Leguigno ha permesso a tutti di conoscere le molte ricchezze del nostro territorio.