Home Cultura “Banda di Felina, da 150 anni al centro delle nostre comunità”

“Banda di Felina, da 150 anni al centro delle nostre comunità”

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150 anni di storia. Dell’Appennino. Della comunità in cui opera. Infine, del suo percorso culturale e di aggregatore.

I 150 anni della Banda di Felina, racchiusi in un film documentario, sotto la regia di Alessandro Scillitani che verrà proposto in anteprima assoluta per tre giorni consecutivi al teatro Bismantova a Castelnovo Monti, “Ma l’obiettivo è quello di poter girare per la provincia e far conoscere la storia di questa istituzione”. Parole, e, è proprio il caso di dire, musica del vicesindaco di Castelnovo e Assessore alla Cultura Emanuele Ferrari.

Un momento della conferenza stampa di ieri mattina in Provincia

Presente, in Provincia, alla presentazione ufficiale del documentario, assieme allo stesso regista, la presidentessa della Banda, Alice Manfredi e alla Consigliera Provinciale Erica Spadaccini.

La Banda è qualche cosa che fa comunità, che apre orizzonti. Che contiene al suo interno le storie di musicisti e dei paesi che ha attraversato – riprende Ferrari, che col Comune di Castelnovo rappresenta il ‘motore’ da cui è partito il documentario, assieme, chiaramente, alla totale disponibilità della Banda a sviluppare questo lodevole progetto -. E’ per questo che abbiamo deciso di presentare il film-documentario, qui, in Provincia. Perché la Banda di Felina, il suo impatto, va ben oltre il territorio in cui opera”.

“Avremmo voluto festeggiare il 150esimo in modo rigoroso – prosegue il vicesindaco castelnovese -. Ma non ci siamo riusciti. D’altronde la ricorrenza cadeva nel 2020, con tutto ciò che hanno comportato quei tempi. Abbiamo aspettato l’anno giusto che è questo. Ci siamo trovati d’accordi sull’idea di produrre insieme un film documentario di alta qualità grazie al materiale a disposizione, che è tantissimo”.

“Scillitani? Credo che miglior scelta non si potesse compiere – conclude Ferrari -. In primis per il rapporto che Alessandro ha con i nostri territori, poi certamente il lavoro fatto con Paolo Rumiz e, infine, la sensibilità umana e artistica con cui ha condotto il lavoro. Che è tipico dei grandi cineasti: quello di saper dare quel ‘tocco’ personale all’opera che è una sorta di firma, ma con il rispetto e la sobrietà che si deve a luoghi e persone. Una dote che hanno in pochi”.

Conferenza stampa in Provincia, parla Alessandro Scillitani

Questi 150 anni di storia hanno reso la Banda di Felina una realtà capace di portare la montagna nel mondo attraverso la musica – sono le parole della consigliera provinciale Erica Spadaccini, nel portare il saluto dell’istituzione -. Fa parte della nostra storia e della nostra cultura, la sua presenza ha accompagnato momenti di festa, della storia locale, fino all’ultimo saluto di coloro che amando la musica ne chiedono la presenza nel momento del commiato. È un segnale dell’affetto e del legame fortissimo che la comunità ha con la banda”.

Ai limiti della commozione è stato l’intervento di Alice Manfredi, presidentessa della Banda, che ha espresso parole di sincero ringraziamento per questo progetto: “Il mio è un ringraziamento profondo, sincero, e molto sentito. Il dialogo con l’Amministrazione di Castelnovo è continuo e questo progetto che abbiamo voluto creare assieme ne è una testimonianza concrete”.

“L’Amministrazione ci ha fatto conoscere Scillitani, e per noi è stato un onore poter lavorare con lui. E’ stata un’esperienza bellissima che ci ha arricchito tantissimo dal punto di vista umano e culturale. Cosa mi è rimasto? L’orgoglio e il senso di appartenenza nell’ascoltare i racconti dei membri più anziani della banda. Ciò che significa per loro essere parte di tutto questa e la voglia di tramandare tradizioni e conoscenze a quelli che arriveranno dopo”.

Infine l’artefice del documentario, Alessandro Scillitani. Anche in lui traspare il profondo rispetto, quasi deferenza, con cui si è approcciato a questa opera, pianificata nel dicembre del 2022, con le riprese iniziate a maggio e concluse non più di dieci giorni fa: “Il mio approccio è sempre quello di non essere una presenza invasiva. Raccogliere storie, senza prevaricare i protagonisti di queste. Un lavoro che ho imparato sin dai miei primi passi dietro una macchina da presa e dai lavori fatti con Rumiz. E così anche per quanto riguarda la Banda di Felina, l’obiettivo era narrare la Banda stessa. Ergerla a protagonista assoluta, porla al centro di una narrazione e di un percorso storico di altissima importanza e qualità”.

La locandina del film

“Soprattutto, calarsi nel contesto e nella storia della Banda per me è stato un momento di grande conoscenza e crescita – prosegue il regista -. E’ stato da subito palese come mi sia trovato al cospetto di un qualcosa che era parte integrante della comunità in cui era inserita. Per me è stato un privilegio assoluto poter vedere da vicino la vita e ascoltare le storie. Ma soprattutto, poter toccare con mano l’autenticità di tutto questo, e dell’importanza e del valore di essere membri della Banda di Felina, perché, consapevolmente o volutamente, essi sono depositari e tenutari dell’eredità lasciata da chi c’era prima ed è raffigurato nella locandina di questo film-documentario”.

Il film documentario sarà proiettato in anteprima al Teatro Bismantova il 18, 19 e 20 novembre (ore 21, ingresso 4 euro, www.teatrobistantova.it)