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Le proposte di Sinistra Italiana per la comunità montana e castelnovese

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Sinistra Italiana annuncia, con una nota stampa, i punti programmatici che porterà avanti all'interno della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali.

"Ci sembra opportuno parlare delle proposte  - si legge  - che si stanno delineando a Castelnovo ne' Monti tramite il suo giovane rappresentante, Thomas Predieri, che sarà nelle prossime settimane anche impegnato a rappresentare la provincia al Congresso Nazionale del partito a Perugia. Pensiamo che ci siano alcuni punti e progetti su cui noi metteremo il nostro pieno impegno per riuscire a realizzarle”.

Il primo punto è la riapertura del servizio di guardia ginecologica per la comunità non solo castelnovese, ma dell'intero Appennino. Sinistra italiana ritiene “il presidio fondamentale, anche alla luce deli ulti fatti accaduti. Torniamo a dire che normalizzare ciò che non lo è, come i parti su mezzi di trasporto, e a romanticizzarne la narrazione non ci guadagna nessuno.

Elaborare un piano per il turismo del distretto montano che riesca a coordinare la collaborazione tra enti e privati. "Sembra una considerazione banale – si legge - ma da un nostro incontro con la cittadinanza sul tema era emersa proprio la distanza tra le diverse realtà, ossia quella delle istituzioni, i proprietari di attività e, persino, l'istituto professionale alberghiero di Castelnovo ne' Monti. Pensiamo che un tavolo che coordini tutti possa essere l'aiuto maggiore che possiamo dare allo sviluppo del turismo, con attenzione sia a quello interno che a quello estero.

Per lo sviluppo di un maggiore dialogo con i cittadini “troviamo fondamentale
il ritorno delle assemblee di frazione. “Non possiamo avvicinarci ai cittadini solamente per le elezioni – affermano - d'altronde siamo scelti da loro per rappresentarli, ma abbiamo anche il dovere di ascoltarne i problemi, che siano pratici o burocratici, e aiutarli trovando le soluzioni più adeguate ed efficaci”.

Per quanto riguarda il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali con la città “molti concittadini devono muoversi per varie motivazioni verso il capoluogo ma non solo anche internamente allo stesso Appennino. Miglioriamo ciò che già abbiamo prestandovi maggiore cura e attenzione non possiamo arrenderci al passaggio di un nuovo “Giro ď Italia” per poter sistemare le principali vie di comunicazione. Qui è ovvio che l’appello dovrà salire anche a piani istituzionali più alti, poiché non basta più la sola forza dei comuni, ma non è nemmeno corretto che il sistema dei finanziamenti pubblici continui a parificare, in un certo senso, realtà differenti come la città e un comune montano”.

Poi c’è “il potenziamento di quello che era il progetto dell’attuale assessore alla cultura
Emanuele Ferrari di un paese che fosse a misura di studente. Questo progetto pensiamo sia importantissimo e abbia portato ad ottimi risultati e che possa essere continuato in prospettiva anche con un dialogo ferreo con le realtà universitarie a noi più vicine ossia UNIMORE e UNIPR. Pensiamo che Castelnovo possa avere tutti i requisiti per diventare una sede dislocata di una di queste due università, in particolare per studi di tipo storico archeologico, naturalistico, botanico e agroalimentare”.

Infine, “sosteniamo l’appello lanciato recentemente sui social e sulla testata online Redacon da parte dell’associazione AiutAppennin per l’apertura di un gattile pubblico.
Il randagismo è un problema serio che non può più passare in secondo piano e lasciato alla gestione dei privati. Pensiamo che sia come Comune che come Unione dei Comuni dovremmo intervenire al più presto”.

“Speriamo - connlcude la nota -  che le altre forze politiche accolgano le nostre proposte.  Ovviamente rappresentano un punto di partenza a cui speriamo di aggiungere altri obbiettivi rappresentano un punto di partenza a cui speriamo di     particolare grazie al dialogo con la cittadinanza”

2 COMMENTS

  1. E’ un’iniziativa senz’altro apprezzabile quella di esporre i rispettivi punti programmatici, ma occorre poi vedere quanto gli stessi entrano nella sostanza delle questioni o invece le sfiorano soltanto rimanendo in superficie, e limitandosi in buona sostanza a presentare la cosiddetta “lista della spesa”, senza casomai affrontare gli argomenti più complessi e difficoltosi, e non di rado anche controversi..

    Se noi diciamo ad esempio che dobbiamo frenare lo spopolamento della montagna, ed invertire possibilmente il fenomeno, troveremo tutti d’accordo, almeno io lo penso, e altrettanto se ci pronunciamo per mantenere ed accrescere il livello occupazionale sul nostro territorio, sembrandomi essere il nodo cruciale per trattenervi i singoli e i nuclei familiari, e invogliarli a restare, oppure a stabilirvisi.

    Il difficile può nascere allorché dobbiamo esprimerci sul modo con cui conservare ed aumentare i posti di lavoro, ivi compresi i settori su cui puntare, e come eventualmente incoraggiarli e sostenerli, e quale ruolo debba avere la parte pubblica rispetto a quella privata, e se occorra una viabilità di fondovalle tale da agevolare chi si trova ad esercitare il pendolarismo (per fare alcuni esempi).

    A me pare abbastanza scontato che una presenza di residenti al di sotto di una determinata soglia mette a rischio la tenuta del tessuto sociale e la rete dei servizi, e reputo quindi prioritario l’avere idee e progettualità, ovviamente realistiche, volte a scongiurare una tale ipotesi, pur se c’è chi ritiene l’inverso, ossia che sia la rete dei servizi a far restare chi abita in Appennino (ma finora non sembra essere andata così).

    Posso naturalmente sbagliarmi, ma nelle proposte qui riportate, e provenienti da Sinistra Italiana, non mi pare ravvisabile un “disegno” che prenda di petto il problema occupazione, e le attività che possono darvi risposta, a meno che Sinistra Italiana la pensi diversamente da me riguardo alle priorità, o ritenga di trattare l’argomento in una successiva occasione, nel qual caso vedremo cosa dirà in proposito.

    P.B. 16.11.2023

    • Firma - P.B.
  2. Ho letto i punti programmatici di Sinistra Italiana e come già segnalato in modo particolarmente ” delicato ” da PB non ho trovato nulla che riguarda il lavoro.
    Senza la possibilità di avere qualche posto di lavoro in più non contrasteremo mai lo spopolamento dei ns borghi in montagna.
    Inoltre gli altri punti segnalati sono del tutto trattati superficialmente.
    Non è utile davvero leggere : ” serve migliorare i collegamenti infrastrutturali con la città “.
    Serve sapere cosa propone Sinistra Italiana per realizzare questo miglioramento.
    E così per tutti gli altri punti trattati.
    Mi auguro presto di leggere le ” proposte concrete ” di Sinistra Italiana per realizzare i punti programmatici trattati, magari inserendo anche il lavoro che probabilmente hanno dimenticato di inserire ma che dovrebbe invece rappresentare il primo dei punti programmatici.
    Cordialità.
    Vittorio Bigoi