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Ligabue (presidente Licom): “L’e-commerce va regolamentato”

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Cinzia Ligabue, presidente Licom, commenta l’analisi dell’ufficio studi   sulle vendite online in occasione del “Black Friday”, studiando i dati della Regione Emilia-Romagna.

L’e-commerce - spiega -  è uno strumento utile. Basti pensare al recente passato, in tempo di pandemia: grazie alle vendite online i negozi fisici, obbligati a rimanere chiusi ma che avevano un canale web, hanno potuto continuare a vendere i loro prodotti e sopravvivere. Ma va regolamentato, perché la tassazione per i giganti online è una concorrenza sleale nei confronti degli esercenti”.

Il 38,2% delle imprese con dipendenti della Manifattura e Servizi ha investito in canali di vendita online nel corso del 2022: +10,5 punti percentuali rispetto al 27,7% segnato dal 2017 al 2021. In regione, un quinto delle imprese con 10 o più dipendenti vende online. Durante il periodo di pandemia il commercio elettronico ha visto una forte crescita che prosegue tuttora. Le persone over 14 anni che hanno effettuato acquisti o ordini su Internet sono passate dal 38,4% del 2019 al 44,7% del 2022, determinando un incremento in termini assoluti di oltre 244 mila e-shopper. Tra gli acquisti online, vanno per la maggiore articoli di abbigliamento scarpe o accessori (richiesti dal 58,4% della clientela online emiliano-romagnola), articoli per la casa (34,1%), film o serie in streaming o download (27,9%). Seguono computer, tablet, telefoni cellulari, smartphone o accessori, prodotti di cosmetica, bellezza, benessere, farmaci o integratori alimentari, biglietti per spettacoli, consegne di pasti da ristoranti, catene di fast food, servizi catering, libri, giornali, riviste cartacee e articoli sportivi.

In Emilia-Romagna il 77,9% delle imprese con 10 addetti e più ha almeno una pagina su Internet e utilizza almeno un social media.

“L’online non è da demonizzare – conclude Ligabue – ma va regolamentato. Il ‘Black Friday’, che ha anticipato l’acquisto dei regali natalizi, è ormai una consuetudine: proprio come tale, però, anche se il cliente ormai se lo aspetta tutti gli anni, non è obbligatorio per i negozi aderire a questa iniziativa, inizialmente rivolta a prodotti di elettronica e poi diffusa a tutti i generi, e proporre merce in saldo. Il nostro invito è sempre quello di fare compere in negozi fisici, dove si può instaurare un rapporto di fiducia tra venditore e cliente e dove quest’ultimo può provare, toccare con mano e testare i prodotti, compiendo così una scelta d’acquisto al 100% sicura”.