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Disturbi alimentari: l’impegno dell’associazione Briciole

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Di disturbi alimentari si parlerà nell’incontro che si terrà nella biblioteca di Carpineti sabato 2 dicembre, alle 16,30.

Interverranno l’assessore alla sanità, servizi sociali, cultura e scuola, Flavia Pigozzi; Anna Maria Gibin, responsabile Programma e Centro DCA di Reggio Emilia ed Emanuela Bianchini, presidente dell'Associazione "Briciole" di Reggio Emilia.

Il Sistema DCA dell’AUSL di Reggio Emilia collabora con l’ associazione Briciole, nata ufficialmente nel maggio del 2000, già dalla sua fondazione. Un gruppo di genitori decise di dar vita all’Associazione per mettere a disposizione di altri familiari, travolti dal problema, le esperienze vissute e le conoscenze acquisite negli anni. I genitori fondatori avevano un obiettivo…”se la nostra attività servirà ad evitare anche ad una sola famiglia il percorso di sofferenza che abbiamo vissuto noi, sarà valsa la pena aver dato vita all’ associazione”

Il Sistema DCA dell’AUSL di Reggio Emilia è formato da una equipe multidisciplinare costituita da psicologi, psichiatri, medici internisti e nutrizionisti specializzati.

Negli anni si è strutturata una collaborazione sempre più fattiva fra sistema DCA e associazione Briciole. Il sistema DCA dell’ASL organizza i gruppi psico-educativi per i genitori e agli ultimi incontri partecipano anche alcuni volontari dell’Associazione che hanno così modo di conoscere e farsi conoscere dai familiari che in seguito hanno la possibilità di partecipare ai gruppi di auto-mutuo aiuto che l’Associazione organizza periodicamente.

Diverse sono state negli anni anche le attività strutturate insieme, con lo scopo principale di fare prevenzione, parlando delle problematiche relative ai Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sia nelle scuole che con incontri aperti alla cittadinanza.

L’associazione ha messo a disposizione un numero telefonico ed un indirizzo mail ai quali un familiare in emergenza può rivolgersi in qualsiasi momento (345-4336317 – [email protected]).

Durante la pandemia gli incontri sono stati prevalentemente organizzati on-line e proprio in questo periodo l’associazione ha dato vita anche ad un gruppo per i familiari della Provincia di Modena e attualmente fa parte anche del Coordinamento Regionale Emilia Romagna delle Associazioni di volontariato per i DNA