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Lite a colpi di coltello per un Mocio, un arrestato

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Lite a colpi di coltello per un Mocho, un arrestato.

Una vera e propria scena da ‘far west’, il tutto, per futili motivi. E’ quanto accaduto ieri mattina a Reggio Emilia, quando due cugini di nazionalità nigeriana di 30 e 26 anni rispettivamente, ma residenti in città, i cui rapporti, secondo quanto appurato dalle forze dell’ordine che stanno indagando sull’accaduto, erano tutt’altro che idilliaci, hanno iniziato a discutere animatamente circa l’acquisto di un Mocho per le pulizie (ed erano proprio le pulizie della casa che condividevano ad essere motivo di attrito tra i due, sempre secondo gli investigatori), con la vittima che richiedeva al presunto autore dell’aggressione un contributo economico.

DALLE PAROLE ALLE… COLTELLATE

Discussione che è poi sfociata in un vero e proprio alterco con i due che venivano alle mani, e con il 30enne che, dopo aver afferrato un coltello da cucina, ha iniziato a colpire il cugino con dei fendenti alle gambe e al collo.

Quest’ultimo, nonostante le ferite, riusciva a divincolarsi e a guadagnare, claudicante, l’uscita dall’abitazione e ad allertare il 112. All’arrivo di una pattuglia del Radiomobile inviata dal Comando Provinciale dei carabinieri di Corso Cairoli, il 30enne veniva rintracciato e tratto in arresto, mentre il cugino, ancora ferito, veniva medicato dal personale del 118 – chiamato dagli stessi militari – e successivamente caricato in ambulanza alla volta del Pronto Soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, dove gli sono state riscontrate ferite guaribili in 15 giorni.

 ARRESTATO IN FLAGRANZA

Il 30enne, una volta portato in caserma, dopo una prima fase di estrema reticenza, si è mostrato successivamente collaborativo, indicando il luogo dove aveva gettato l’arma da taglio al momento dell’arrivo dei carabinieri: nel giardino dell’abitazione dei due.

Arma che è stata regolarmente ritrovata e sequestrata dai militari dell’Arma ancora intrisa di sangue.

Per tutti questi motivi, il 30enne extracomunitario è stato arrestato, in sostanziale flagranza, per l’ipotesi di reato di ‘lesioni personali aggravate’ e posto a disposizione della Procura della Repubblica che procederà agli approfondimenti investigativi ritenuti necessari.