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Il presepe vuoto

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Il presepe vuoto.

Il parroco di Toano Don Giuseppe Lusuardi pubblica la foto di un presepe vuoto su Facebook accompagnata da un messaggio molto particolare che in questi giorni è virale sui social.

“Auguri interessanti –riporta don Lusuardi - con il nuovo presepe più inclusivo e laico. “Il presepe non contiene animali per evitare accuse di maltrattamenti. Non contiene Maria, perché propone l’immagine di una donna prona al patriarcato. Quella del falegname Giuseppe non c’è perché il sindacato non ne autorizza l'uso. Gesù Bambino è stato rimosso perché non ha ancora scelto il suo sesso, se sarà maschio, femmina o qualcos'altro”.

E ancora: “Non contiene più i Magi, perché potrebbero essere migranti e uno di loro è nero (discriminazione razziale, xenofoba). Non contiene una stella cometa per ridurre l'impatta ambientale e l'inquinamento luminoso. Inoltre, non contiene più un angelo per non offendere gli atei, i musulmani e le altre credenze religiose. Infine, abbiamo eliminato la paglia, a causa del rischio di incendio, perché non conforme alla norma europea 69/2023/CZ”.

“È rimasta solo la capanna – conclude - realizzata in legno riciclato proveniente da foreste conformi agli standard ambientali ISO, alta esattamente 2.70 m, il minimo per ottenere l'abitabilità”.

E non manca la risposta di alcuni cittadini che hanno ‘colto’ il messaggio. “Un’analisi accurata e intelligente di tante contraddizioni del mondo moderno. Però a casa mia Don, il presepe sarà sempre quello tradizionale” scrive Marco mentre Susanna scrive che “si nasce nudi e si ritorna così come si è arrivati! Ma il vuoto della capanna rappresenta anche il nostro vuoto se permettiamo che ci tolgano il Natale”.

8 COMMENTS

  1. Posso capire il significato della provocazione, perché a volte su certe cose si esagera un tantino…
    Tuttavia sarei molto prudente nel banalizzare certi argomenti, come il rispetto delle diversità e la tutela dell’ambiente. Capisco che nel mondo clericale si risenta molto della indubbia perdita di egemonia culturale avvenuta negli ultimi decenni, ma al giorno d’oggi tocca anche a loro essere giocoforza sempre più spesso costretti a confrontarsi con chi la pensa in modo diverso.

    • Firma - Andrea
  2. Questa provocazione, almeno io l’ho intesa così – e mi perdonerà il Don se avessi casomai frainteso le sue parole – punta verosimilmente a riaccendere luci e riflettori, ossia ravvivare l’attenzione, verso una Ricorrenza che ha scandito il passare degli anni per molte generazioni, fin dalla loro infanzia, e che qualcuno, invece, vorrebbe probabilmente mandare in disuso.

    Non sono certo iniziati da oggi i tentativi per la “demolizione” delle nostre tradizioni, religiose e non – basti pensare a quello di rimuovere il Crocifisso dalle aule scolastiche – e di recente ho anche appreso dell’idea di trasformare la ricorrenza della Natività in Festa d’inverno, così da togliere ogni riferimento alla Cristianità, in nome della inclusione ed eguaglianza etnica.

    Se si giungesse pure a toglierci il Natale, mutuando le parole di Sasanna, temo che saremmo arrivati ad una sorta di punto di non ritorno, o qualcosa del genere, riguardo alla salvaguardia e difesa delle nostre consuetudini e nostri valori, e questa può essere l’occasione per “ribellarsi” a siffatta eventualità, in maniera meno tiepida di come è accaduto finora.

    Un po’ di tempo fa, trovandomi in un negozio di articoli religiosi, e dove era esposta una raffigurazione dei Re Magi trasportati da dromedari, mi è capitato di interloquire con un altro avventore cui ho fatto presente che dai miei ricordi di bambino gli animali erano cammelli, solo per dire come quel particolare mi avesse talmente colpito da rimanere impresso per tutta la vita.

    P.B. 24.12.2023

    • Firma - P.B.
  3. Nel leggere il commento di Andrea, al quale auguro in ogni caso Buon Natale, mi viene da auspicare che, contrariamente a quella che parrebbe essere la sua linea di pensiero, vi sia ancora qualcuno che rimanga fermo sui cosiddetti “principi non negoziabili”, i quali non sono rivolti contro chicchessia, di qualsivoglia etnia o cultura, bensì rispecchiano la nostra storia, e possono altresì funzionare da riferimento – o da Stella Cometa, visto che siamo nei giorni della Natività – per quanti temono di disorientarsi nel vuoto o deserto di valori in cui stiamo vivendo (il confrontarsi con le idee altrui può aiutare a capire reciprocamente come la pensa il nostro interlocutore, ma ciò non significa necessariamente che l’una delle due parti debba cambiare quelle proprie).

    P.B. 24.12.2023

    • Firma - P.B.
  4. La ringrazio, Don, semplicemente per il fatto di farci riflettere sommessamente , laddove ci si attenderebbe di udire la voce dei vertici della Chiesa , prona e succube al politicamente corretto. Le consiglio un salto a Gazzano, dove l’arte del presepista Pigozzi potrà contribuire a lenire la sua amarezza,che è anche la nostra. Sia lodato Gesù Cristo

    • Firma - cdg
  5. Sono a passare il Natale da amici e mi fa sorridere come uno di essi, che si fa chiamare ‘lo sceriffo’, ogni volta che Riccardo apre bocca – su qualsiasi argomento – per il solo fatto di essere Riccardo gli intima di non rompere i c… Sì, è una compagnia un po’ buffa, ma godibilissima.
    Se rispettare le opinioni altrui vuol dire far tacere i credenti – laici e religiosi – solo per il fatto che sono credenti, beh, è una idea di tolleranza molto in voga negli ultimi duecento anni, direi… Voltairana. Lo stesso Voltaire che non disse mai la frase che – di solito – gli è attribuita, ma disse più volte di “schiacciare l’infame”, intendendo con esso il gesuita. Una idea ‘a senso unico’.
    D’altronde chi vuole rinunciare ai propri principi tout court? Credo nessuno – perché sottenderebbe autodistruggere la propria coscienza, in una sorta di masochismo spirituale che genererebbe solo violenza. Si deve dialogare, ancor più che tollerare l’altro, ma sempre con un confronto che non neghi le proprie opinioni, semmai cerchi di valorizzare i punti di contatto tra le proprie e le altrui. Arte difficilissima, in cui nessuno è signore. Altrimenti è solo violenza! E ne abbiamo anche troppa – di questi tempi. Buon Natale.. sempre sia lodato!

    • Firma - mn
  6. Se avesse per caso ragione “cdg” nel ritenere che i vertici della Chiesa rimangono in silenzio, e “alla finestra”, per non dispiacere al pensiero politicamente corretto, non ci si dovrebbe poi stupire se vi fossero fedeli che dissentono da tale modo di condurre le cose, e che casomai, pur se loro malgrado, ne prendono in qualche forma le distanze.

    P.B. 25.12.2023

    • Firma - P.B.
  7. Andrea dice di avere molti principi, il che è sicuramente buona cosa, anche se sono molto probabilmente diversi dai miei, come anche egli stesso prevede, ma nell’uno e altro caso appartengono comunque alla rispettiva sfera personale, e pur se del tutto rispettabili sono tuttavia diversamente importanti, nel senso di esserlo infinitamente meno, rispetto a quelli, per così dire comuni e condivisi, con cui una comunità, o corpo sociale, cerca di preservare le proprie usanze e consuetudini, e patrimonio valoriale, in buona sostanza la propria identità, e il Presepe nella maniera tradizionale mi sembra esserne indubbia parte.

    P.B. 30.12.2023

    • Firma - P.B.