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Reggio festeggia il Capodanno con “Alla ricerca del senno perduto”

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Reggio Emilia festeggia il Capodanno con "Alla ricerca del senno perduto".

La notte del 31 dicembre uno straordinario evento ispirato all'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, in occasione del 650° anniversario dalla nascita del poeta.

Dalle ore 23 - grazie ad acrobati, attori, danzatori, effetti luminosi, video mapping - sulle facciate degli edifici e nell’aria appunto della storica piazza grande della città, andrà in scena la Festa del passaggio del tempo, ovvero ‘Alla ricerca del senno perduto’, uno spettacolo di Monica Maimone – Festi Group, tratto dall’Orlando furioso, riletto e rappresentato in una visione e un linguaggio contemporanei, con testo di Marco Maria Pernich e racconto narrato da una voce fuori campo.

Promosso dal Comune di Reggio Emilia, curato e coordinato da Ater Fondazione, con il sostegno di Iren in un’ottica di valorizzazione culturale del territorio, lo spettacolo è realizzato con il contributo di realtà reggiane quali MaMiMò e MMContemporary Dance Company, sia per la parte artistica, sia per le tecniche.

In scena, una ventina di artisti, dietro le quinte una quindicina di tecnici all’opera per far funzionare quella che sarà una grande macchina teatrale all’aperto con funi, cavi d’acciaio, oggetti volanti e palcoscenici, poiché ‘il fin, la meraviglia’, i fine dell’opera sarà la meraviglia.

Sotto gli occhi di tutti, il montaggio in piazza avverrà il 28 dicembre, il 30 si avrà la prova generale e il 31 la festa-spettacolo, con ingresso libero e gratuito fino all’esaurimento dei posti. Per ragioni di sicurezza e logistica, la piazza potrà ospitare circa 3.000 persone.

Nella piazza si alternano piani diversi nei quali si conduce l’azione scenica: dal volo nell’aria, ad azioni di danza e performance sui palchi che animano lo spazio, fino al passaggio sospeso dell’Angelo, che chiude la rappresentazione, in un tripudio di fiori che celebrano il senno ritrovato da Orlando.

Infine non c’è un grande palco sul quale tutto si svolge: il pubblico è tutto in prima fila, perché lo spettacolo si svolge ovunque, attorno e sopra il pubblico.