Home Dalla Provincia Addio a Bruno Grulli: custode appassionato della cultura montana

Addio a Bruno Grulli: custode appassionato della cultura montana

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Bruno Grulli

Nell’ultimo giorno dell’anno appena terminato ci ha lasciato Bruno Grulli, appassionato ricercatore ed etnomusicologo che ha dedicato buona parte della sua  vita, dalla metà degli anni ‘70 del 900, a raccogliere informazioni e documentazioni relative alla cultura delle nostre montagne.

L’obiettivo primario di Bruno è stato  verificare dati e riferimenti relativi alla Piva Emiliana (cornamusa locale già allora in  disuso) sul territorio delle province di Reggio, Parma, Piacenza, ma anche in Garfagnana e in Lunigiana. Per rendere pubblica quella cospicua mole di materiali, a partire dal 1979 e, a fasi alterne, fino a gennaio 2020, Bruno diede alle stampe, in forma del tutto autonoma e amatoriale, la rivista “La Piva dal Carner”.

Ma  gli interessi di Bruno hanno spaziato e trovato riscontro in tante altre attività: ha infatti scritto e pubblicato libri sulle fiabe, sulle case rurali nelle campagne di Reggio Emilia, di storia locale, di paesaggio agrario; ha lavorato e collaborato con Amici  compianti quali Marco Paterlini e Riccardo Bertani (“L’Ultima Fola”); sua un’interessante ricerca sul personaggio “Mingone”. Inoltre ha scritto racconti e  poesie, pure in dialetto, ricevendone premi letterari, suoi articoli sono apparsi sulle  riviste “Il Cantastorie” e “La Strenna del Pio Istituto Artigianelli”.

Bruno ha lavorato per 37 anni nell’amministrazione comunale del Comune di Reggio Emilia, presso l’Ufficio Agricoltura, a stretto contatto con il mondo rurale e il suo retroterra culturale. In quel ruolo, tecnico e amministrativo, ha difeso con forza l’identità del mondo contadino, l’integrità del suolo destinato alle coltivazioni  e alla zootecnia, contro il costante spreco di territorio. 

Negli anni ’80 e ‘90, consistente fu anche il suo impegno politico come attivista della sezione del P.C.I. “Togliatti” di Via Guido Da Castello di Reggio Emilia, e nella Circoscrizione I del Centro Storico. 

Dal 2004, e fino alla pensione raggiunta nel 2009, il suo impegno fu all’interno dell’Istituto “Achille Peri” di Reggio Emilia, presso l’Archivio Etnomusicologico, dove trovò linfa una proficua collaborazione con il Maestro Andrea Talmelli, in quegli anni direttore dell’Istituto. Negli anni successivi al pensionamento, Bruno ha ripreso anche a dipingere quadri.

Tornando alla rivista “La Piva dal Carner”, la stessa ha ospitato interventi dei più importanti studiosi del settore e si è occupata, oltre che di etnomusicologia, di svariati argomenti: cultura orale (canti, favole, proverbi, modi di dire), varie forme di spettacolo (burattini, marionette, teatro popolare, maggi), usanze connesse ai cicli economici e materiali delle comunità appenniniche.

Nel 2019, a partire dalle ricerche  di Bruno, viene realizzato il lungometraggio “L’Appennino che suonava”, del regista  Alessandro Scillitani, viaggio ideale nei luoghi dell’Appennino Reggiano in cui  vissero ed operarono suonatori popolari. Nel 2021, a Vallisnera di Sopra (Ventasso), Bruno realizza il filmato “Srödne”, nel quale il duo Paolo Simonazzi/Emanuele  Reverberi ha riadattato antiche musiche da ballo, per Piva, raccolte su violino e organetto, riproponendole su di una Piva fedelmente ricostruita. 

Associazione Amici della Piva dal Carner