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Davide Rondanini, talento dell’atletica

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Davide Rondanini , talento dell’atletica

Davide Rondanini è un giovane campione dell’Altetica Castelnovo Monti, seguito da anni da Nino TeggiNato a Castelnovo ma residente nel Comune di Toano, ha diciott’anni e frequenta l’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio, l’ultimo anno del liceo scienze umane.

L’intervista.

Davide quando hai scoperto questa passione per l’atletica?  

Sin da piccolo. Ho provato anche altri sport, tipo la pallavolo, ma non mi appassionavano. Ricordo che avevo undici anni quando un amico di mio padre mi ‘sfidò’ in una gara atletica e da quel momento ha iniziato a piacermi e quindi ho deciso di farlo seriamente. Appena vinta la prima gara ho capito che quella poteva essere la mia strada. Ho quindi iniziato gli allenamenti, mi diverto molto ma devo dire che ora guardo anche al risultato.

Spiegaci…

Quando ho iniziato frequentavo la scuola media, a undici anni gareggiare era solo un ‘gioco’ per me, un modo di fare sport e non pensavo al risultato, a vincere. Poi piano piano sono arrivate le prime vittorie e diciamo che oggi gareggio non solo per divertirmi ma anche per vincere. A partire quindi dalla seconda media non è stato più ‘un gioco’: ho iniziato ad allenarmi a diciamo che a partire dalla seconda e  terza media ho iniziato a vincere. Per esempio, al trofeo Coni che è la massima competizione, ho vinto la gara a pari merito con un canadese.

Quando ti alleni?

Tutti i giorni, tranne la domenica e in tutte le specialità. Oltre ad essere seguito da Nino Teggi, per il salto con l’asta mi allena Gloria Gazzotti, ex atleta professionista dell’esercito. Durante il periodo invernale, poi, l’allenamento è più intenso. Soprattutto ora che rientro dall’infortunio. In realtà per me è stato un anno molto brutto da questo punto di vista.  Nei campionati otdoor a Castelnovo ho avuto un altro infortunio, sempre alla caviglia destra e questo mi ha impedito di partecipare a delle gare importanti.  Gli infortuni diciamo che mi hanno tolto tutta la preparazione: stare immobile a lungo senza allenarmi non è positivo ma sono riuscito a salvare la stagione.

Davide Rondanini con Stefano Gori, atleta ipovedente

Nonostante gli infortuni, quindi, è stato comunque un buon anno…

Mi ritengo comunque soddisfatto: quest’anno ho vinto due titoli regionali e i campionati nazionali, sia come individualista nel salto in lungo e poi in gara come accompagnatore di una persona ipovedente. Questa esperienza mi ha forgiato tantissimo.

Quale sarà il prossimo impegno?

C’è la gara indoor a Parma e Modena e poi devo decidere se andare a Bergamo o ad Ancona per le qualificazioni al campionato italiano che si svolgerà nel mese di marzo a Padova.