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Valentini: “Non c’è futuro per un territorio se non si investe sui servizi”

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Valentini: "Non c’è futuro per un territorio se non si investe sui servizi".

Daniele Valentini

In occasione dell'approvazione del bilancio di previsione per il 2024, abbiamo intervistato l'assessore al bilancio del Comune di Castelnovo ne' Monti, Daniele Valentini.

Il bilancio di previsione per questo 2024: un po’ di numeri.

Anche quest’anno siamo riusciti ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre e ciò ci consentirà di operare fin da gennaio riuscendo a mettere a terra tutta la programmazione per gli investimenti, le opere e i servizi per i cittadini. Non sono tantissimi i comuni in Italia che riescono a farlo.

Il bilancio ha un ordine di grandezza complessivo di circa 16,5 milioni di euro, in parte utilizzati per investimenti e quasi 8,5 milioni utilizzati per l’erogazione dei servizi ai cittadini e per il funzionamento della macchina amministrativa comunale. Il nostro Comune eroga tantissimi servizi alle famiglie, quasi 2 milioni di euro vengono utilizzati ad esempio per la gestione dei servizi socio-educativi che garantiscono assistenza alle famiglie, ai nostri anziani e ai nostri bambini. Un Comune con più servizi è un Comune con un livello di qualità della vita e soprattutto con potenziale capacità attrattiva demografica superiore. Abbiamo reso ormai stabile l’investimento nel settore della promozione del territorio, per circa 500.000 euro annui, in particolar modo nel turismo sportivo, con ingenti somme stanziate per le manifestazioni che saranno organizzate durante tutto l’arco dell’anno, e nel settore culturale con le iniziative del cinema teatro Bismantova e dell’assessorato alla cultura.  La spesa per il personale in linea con i comuni di pari dimensioni e funzioni, si è attestata a circa 2,5 milioni di euro, in leggero calo rispetto agli anni precedenti, a seguito di alcuni pensionamenti.

Sono state adottate misure straordinarie a sostegno della comunità? Ci sono stati aumenti di tasse o imposte?

Anche per il 2024 grazie ad un lavoro puntuale su ogni singola voce di spesa, siamo riusciti a  non aumentare in alcun modo la pressione fiscale. Nessun aumento di tasse, nessun aumento di tariffe. Abbiamo operato con la massima efficacia ed efficienza, perché non le nascondo che ogni anno, anche a seguito della riduzione delle risorse nazionali da un lato e dall’altro l’aumento dei costi energetici e delle materie prime per la realizzazione delle tante opere e dei cantieri, è sempre più difficile far quadrare i conti, senza aumentare la pressione fiscale, ma noi ci siamo riusciti, tenendo i conti in ordine e soprattutto aumentando nel corso degli anni i servizi per la nostra comunità. La prossima amministrazione comunale troverà un bilancio solido, una programmazione economica e di opere definite e finanziate.

Speriamo che la politica nazionale invece di ridurre le risorse di anno in anno ai Comuni possa subire una inversione di rotta, noi nonostante tutto abbiamo adottato importanti misure per le famiglie più in difficoltà e per le fasce più deboli della popolazione. Una politica di attenzione ai più fragili che abbiamo attuato e mantenuto per tutti e cinque gli anni del nostro mandato come ad esempio una prima riduzione della retta per le famiglie dei bambini della scuola materna comunale, la riduzione dell’IMU sugli stabili agricoli, l’innalzamento della no tax area da 8.000 a 10.000 euro per l’addizionale comunale IRPEF, alcuni sconti relativi alla TARI e non devono essere dimenticati gli importanti ristori (complessivamente oltre 300.000 euro) utilizzati nel 2020 e in parte nel 2021 per l’abbattimento della TARI delle attività commerciali e artigianali per mitigare, per quanto possibile per un Comune, gli effetti della crisi economica legata alla pandemia che ha pesantemente colpito queste attività. In coscienza ritengo che tutta l’amministrazione, tutta la giunta, ha operato nel suo insieme con l’attenzione massima verso i più deboli intesi sia come persone e famiglie che come attività economiche. La comunità va aiutata sempre nel suo insieme con un disegno complessivo che valorizzi tutte le migliori energie del territorio.

Ci sono voci di bilancio che hanno avuto la priorità? 

Non c’è futuro per un territorio se non si investe sui servizi per le famiglie, per l’istruzione, per le politiche possono favorire la natalità e la ripresa demografica. Come ho detto prima, per il 2024 le voci di bilancio che hanno avuto la priorità sono quelle che riguardano infatti i servizi educativi, i servizi sociali, la promozione territoriale con particolare riguardo all’attività sportiva, da intendersi sia come fonte di attrazione turistica sia come strumento di prevenzione, di inclusione e coesione sociale e le manutenzioni del patrimonio stradale e immobiliare. I tanti progetti che sono stati realizzati in questi anni e i tanti che vedranno la luce nei prossimi mesi hanno necessità di politiche di sostegno coerenti con la visione che guarda al futuro del nostro territorio.

Alla luce di quanto detto, ci può tracciare un ‘bilancio’ di fine mandato?

Tracciare un bilancio di una legislatura in poche righe non è mai semplice, questa poi è stata davvero fortemente segnata dalla pandemia. Abbiamo dovuto affrontare, da amministratori comunali, una serie di problematiche impensabili fino al febbraio del 2020.  Nessuno di noi, neanche negli incubi più oscuri, avrebbe mai potuto immaginare i due anni che si sono abbattuti sul nostro Paese. È stata una prova durissima, ma ne siamo usciti come Italia, come sistema degli enti locali e anche la nostra comunità ne è uscita più coesa grazie anche al tanto lavoro delle nostre straordinarie associazioni locali che con l'operato dei volontari hanno rafforzato il senso di comunità e protezione in noi tutti. Purtroppo il combinato disposto della crisi economica pandemica, della invasione russa dell’Ucraina e ora anche della situazione a Gaza e dell’instabilità del Medio Oriente ha determinato un'impennata dei prezzi di energia e materie prime che solo ora sembra stabilizzarsi ma che ha inciso sui costi delle opere pubbliche e sui nostri conti. Nonostante tutto andiamo avanti con fiducia e determinazione dimostrando solidità nei numeri, chiarezza nelle idee e nei progetti e evitando ogni ricorso ad aumento di costi per cittadini e imprese.

In questi anni gravati delle difficoltà di cui ho appena parlato, questa amministrazione, grazie anche a tutto il personale comunale e ai collaboratori ha messo a terra ben 50 milioni di euro investiti sul nostro territorio per sistemare gli stabili e gli spazi comunali che ospitano servizi, che divengono luoghi di speranza per le generazioni future. Una mole di opere pubbliche che spesso non si ritrova in Comuni di dimensione doppia o tripla della nostra.

L’investimento più importante, sia in termini economici che politici è certamente quello sull’edilizia scolastica per circa 13 milioni di euro. Ogni singolo euro investito nella scuola è un euro investito sul futuro del nostro territorio e sul futuro dell’Italia.

Andando velocemente nel dettaglio - senza la pretesa di essere esaustivo -  per l’efficientamento energetico della scuola media Bismantova (1,3 milioni), per la costruzione della nuova scuola elementare della Pieve (3,7 milioni), per l’ampliamento della scuola elementare e il rifacimento della scuola materna sempre della Pieve (8 milioni di euro) grazie ai quali i nostri bambini e i nostri ragazzi potranno frequentare ambienti scolastici all’avanguardia, sicuri, privi di barriere architettoniche e confortevoli.

Dopo la scuola gli investimenti si sono concentrati su tutti quei progetti strategici per potenziare la vocazione naturale del nostro territorio ad attrarre il variegato mondo dello “sport”. Oltre 9 milioni di euro sono stati spesi per la sistemazione degli attuali impianti sportivi (500.000 per il rifacimento della pista di atletica e la sistemazione dell’impianto audio, 200.000 per il rifacimento dei campi da tennis di Castelnovo, 150.000 per manutenzioni varie sugli altri impianti del territorio comunale) e per la realizzazione di quello che sarà il nuovo palazzetto dello sport nella zona del Centro Coni (8,2 milioni) che permetterà a tutto il territorio appenninico di dotarsi di una struttura ampia (1.300 posti a sedere), adeguata ad ospitare competizioni di qualsiasi tipologia ed anche di livello internazionale, dando così ancora più forza al progetto Castelnovo Paese per lo sport che da oltre trent’anni anima le attività sportive castelnovesi.

Anche sul versante degli investimenti abbiamo però voluto riaffermare la nostra vocazione ed attenzione al welfare, al Terzo settore, ai servizi per la famiglia e la persona. Sono stati investiti 8 milioni nell’edilizia a favore del welfare per la sistemazione di marciapiedi nel capoluogo (560.000 euro), per la ristrutturazione dello stabile comunale a Cà Martino (900.000 euro) che ospiterà locali laboratoriali al piano terra e appartamenti sociali ai piani superiori; la sistemazione dell’ex vivaio al Fornacione di Felina (150.000 euro) grazie ad una forte volontà e collaborazione dell’associazione Riviviamo Felina, la costruzione della Casa del volontariato e sede della protezione civile in zona centro Fiera (1,3 milioni di euro), la costruzione della nuova Casa Residenza Anziani Villa delle Ginestre per un valore di oltre 4,5 milioni di euro, a cui vanno aggiunti interventi di riqualificazione di alcuni cimiteri comunali, primo fra tutti il cimitero di Castelnovo Monti (400.000 euro).

Altri 5,4 milioni di euro sono stati investiti per la riqualificazione di luoghi della cultura e del sapere come il Centro Polivalente che verrà rinominato “Officine della creatività” (4 milioni di euro), oltre 300.000 euro di riqualificazione energetica del Teatro Bismantova, 180.000 euro per la ristrutturazione della Torre di Monte Castello e la demolizione del cinema Ariston a Felina con il rifacimento dell’intero piazzale (900.000 euro). Per la messa in sicurezza della Pietra di Bismantova e delle zone limitrofe sono stati investiti oltre 1,1 milioni di euro rendendo così possibile nuovamente l’accesso in sicurezza al santuario, alla sommità e alle pareti di scalata. Sono stati investiti 5 milioni di euro per la sistemazione di Palazzo Ducale nel capoluogo, grazie ai quali è stato possibile efficientare l’intero edificio, compiere un’ampia manutenzione straordinaria sul tetto, cambiare i serramenti e gli impianti di riscaldamento. A breve inizieranno i lavori di ristrutturazione della parte delle ex carceri, che da oltre 40 anni è inutilizzata, e del giardino antistante che si affaccia su via Roma. Grazie a questo intervento il palazzo potrà ospitare uffici comunali nuovi, il centro per l’impiego e laboratori scolastici innovativi.

A seguito degli eventi alluvionali verificatisi a giugno 2023 abbiamo ricevuto contributi per oltre 700.000 con i quali abbiamo provveduto ad una profonda pulizia del torrente Spirola, da anni incustodito, alla sistemazione di corsi d’acqua minori e di alcune frane sul territorio comunale; tale settore inoltre, in primavera, vedrà affidamenti per oltre 2 milioni di euro finalizzati alla sistemazione di varie frane e strade comunali. Oltre a questi investimenti di grandi dimensioni occorre ricordare come ogni anno spendiamo oltre 1 milioni di euro per la gestione delle strade comunali e del patrimonio, per un totale di quasi 6 milioni nell’intera legislatura. Il tutto è stato possibile grazie ad un importante e sinergico lavoro tra Amministrazione e uffici comunali attraverso il quale siamo riusciti ad ottenere contributi dalla Regione, da soggetti privati, dallo Stato, dal Pnrr per quasi 35 milioni di euro su un totale di 50, mentre per i restanti 15 milioni siamo riusciti a recuperarne in parte da risorse proprie di bilancio e in parte attraverso finanziamenti, molti dei quali a tasso di interesse 0 grazie ad una proficua collaborazione con l’istituto per il Credito sportivo.

Queste importanti opere hanno richiesto uno sforzo economico da parte del Comune con l’assunzione di nuovi mutui, ma siamo consapevoli della serietà e bontà di tali scelte e soprattutto abbiamo deciso di aumentare il debito pubblico del Comune per finanziare investimenti la cui durata di vita è ben superiore alla durata del debito contratto. Realizzare opere che guardano al lungo termine, riqualificare scuole, gli edifici comunali che ospitano servizi pubblici, gli impianti sportivi, significa creare le condizioni affinché questi servizi restino sul territorio, e tutti ben sappiamo che un territorio dotato di servizi è in grado di ospitare famiglie, giovani, bambini ed anziani.

3 COMMENTS

  1. Complimenti per un bilancio ricco di investimenti. Tuttavia mi chiedo se non c’era proprio posto per la sistemazione di pochi metri di una strada storica come Strada Ducale, il cui muro altrettanto storico sta crollando, o per il lampioncino, la buca nell’ asfalto, ecc., la riqualificazione delle frazioni.
    Capisco che un governo comunale deve avere un progetto di paese, una visione del futuro che però dovrebbe comprendere anche quelle piccole attenzioni che rendono migliore la vita quotidiana dei cittadini.

    • Firma - Cleonice Pignedoli
  2. Si può discettare più che legittimamente sulle priorità cui porre attenzione per dar futuro ad un territorio, ma la tesi dei servizi come premessa per evitarne lo spopolamento, insieme al suo opposto, richiama un po’ la storia dell’uovo e della gallina, nel senso di chiedersi quale dei due sia nato prima, ma Castelnovo e la nostra montagna hanno a mio vedere un precedente al riguardo abbastanza significativo, o perlomeno non irrilevante.

    C’è stata infatti un’epoca in cui il Capoluogo montano poteva contare su una pluralità di servizi, con un Ospedale per così dire in espansione, e il cui futuro non destava preoccupazioni, ma tale situazione, che potremmo definire favorevole, non ha comunque frenato lo spopolamento dei nostri luoghi, quantomeno dell’area a monte, ma non solo, come ci dicono i dati sui residenti forniti dall’articolo “il declino che avanza in Appennino”

    A fronte di tale constatazione, a me sembra doversi ricorrere anche ad un’altra strada per dare prospettive al nostro territorio, a mio avviso quella che punta innanzitutto sulle sue potenzialità occupazionali, vuoi sul piano numerico vuoi per la tipologia dei posti di lavoro, al cui proposito c’è chi teorizza l’importanza “strategica”, condivisibile o meno che sia, di una viabilità a scorrimento veloce per favorire gli spostamenti, pendolarismo incluso.

    P.B. 05.01.2024

    • Firma - P.B.