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Chicco Salimbeni recita in “Un amore”: serie tv trasmessa da Sky

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Chicco Salimbeni . Un amore (fonte Sky)

Roma mia bella”: sono queste le parole con le quali inizia un messaggio che Chicco Salimbeni posta su Facebook qualche settimana fa. Proseguendo la lettura si scopre che 'il nostro' era nella capitale alla presentazione delle serie Sky "Un amore" (regia Francesco Lagi) in onda dal 16 febbraio.

I protagonisti sono Micaela Ramazzotti e Stefano Accorsi interpretati da giovani da Luca Santoro e Beatrice Fiorentini. La trama racconta di un sentimento che lega da oltre vent’anni Ale e Anna nonostante lo scorrere del tempo e le intemperie che si abbattono sulle loro storie. Si sono conosciuti negli anni ’90, ragazzi, in una calda Spagna durante un viaggio Interail dove sboccia la loro relazione. Si lasciano perché la vita li porta a camminare su sentieri diversi. Restano tuttavia intimamente legati grazie ad un intenso scambio epistolare.

E’ a Bologna che si ritrovano adulti e…. Non si svela oltre se non che, ed questo ciò che interesserà i lettori d’Appennino, accanto ai personaggi principali c’è la figura di Ivo, interpretato da Chicco Salimbeni. L’occasione diventa dunque ghiotta per Redacon per intervistare un castelnovino doc che spesso si trova su set prestigiosi mantenendosi comunque ben ancorato alla sua terra.

Chicco come coniughi Roma e l’Appennino?

"I miei 'maroneti' situati a Marola non mi consento di restare troppo a lungo lontano dai luoghi natii nonostante gli impegni professionali. E’ tuttavia assolutamente necessaria la mia permanenza laddove l’industria cinematografica ha il suo fulcro. La presenza a Roma è fondamentale. Partecipare ai diversi eventi che vengono organizzati ti da la possibilità di far  due chiacchiere e quindi intensificare quelle relazioni che sono poi foriere di opportunità professionali. Vedere agenti, amici e colleghi è essenziale".

 

Come è essere sullo stesso set assieme ad attori di fama come Stefano Accorsi?

Chicco Salimbeni e Stefano Accorsi - Un amore (fonte Sky)

"Nel film con Stefano risultiamo estranei. Tuttavia lo ho riabbracciato volentieri dopo tanto tempo. Sono passati un tot di anni da quel “Radiofreccia” che ci vedeva giovani e scalpitanti. A dire il vero non ho fatto riprese specifiche con lui. Però siamo riusciti lo stesso a farci delle risate durante le prove e in attesa di girare. Vorrei precisare che oltre a Stefano e Micaela (ndr Ramazzotti) il cast comprende anche Ottavia Piccolo, Alessandro Tedeschi, Ivan Zerbinati, Camille Dugay, Andrea Roncato.

Quando sono state fatte le riprese?

"L’ho girato circa nel 2022, poi è stato montato impiegando molto tempo".

Cosa ci dici del tuo personaggio?

Chicco Salimbeni e Micaela Ramazzotti - Un amore (fonte Sky)

"Il mio personaggio non è strutturale alla vicenda raccontata. Mi hanno chiamato per questo ruolo che è piccolo però ora mi dicono che nell’economia del racconto la mia figura si ricorda. Ho scene soltanto con Micaela e questo ha fatto sì che il mio personaggio, Ivo, non si confondesse rispetto ad altre figure. Ciò è dovuto al fatto appunto che si interfaccia sempre con quella che è la protagonista assoluta della serie. E’ stato bello perché, il primo giorno di riprese in Italia, quando appunto io ho girato la mia scena, erano presenti Sky, Cattleya, tutti attorno a noi e questo ha valorizzato me e Micaela, visto che eravamo gli unici in attività. Questo di sicuro ha contribuito a valorizzare il mio personaggio".

Cosa c’è di tuo in Ivo?

"Il regista mi ha lasciato anche divertire e improvvisare. Ho potuto fare le battute proprio come le sentivo nelle mie corde. Ci siamo trovati bene e alla fine hanno aggiunto anche una scena".

Cioè? Spiegati meglio

"Racconto una chicca che ho scoperto all’evento di presentazione della serie e che mi hanno raccontato i montatori. Durante le riprese dell’ultima scena girate nel dicembre del 2022 mi sentivo un po’ strano. Avevo mal di testa e molto freddo ma ho deciso di non dire nulla a nessuno e proseguire con il mio lavoro. Arriva una persona della produzione e mi chiede come mai ero triste. Io rispondo che non lo ero. Figuriamoci se potevo essere triste. Era una scena aggiunta, non di copione ed ero quindi molto contento di farla. Al regista piaceva come io e Michela ci relazionavamo. Ad ogni ciak il regista mi ripeteva delle cose, non riuscivo bene a capire che cosa avevo. Al termine ho ricevuto i saluti e applausi da tutti perché era il mio ultimo giorno di riprese. Quando poi sono arrivato a casa l’adrenalina era calata in compenso mi sono accorto di avere la febbre a quaranta. I montatori alla presentazione hanno voluto conoscermi e hanno apprezzato il mio personaggio. Mi hanno però anche detto che nella fase di montaggio della scena in cui ero febbricitante li ho fatti impazzire…mi hanno riferito che non ho mai fatto lo stesso ciak. Alla fine però che è venuta bene. Ad essere sincero in quell’occasione ero così stordito, senza nemmeno rendermene conto,  da non riuscire mai a fare lo stesso ciak appunto non essendo lucido".

Come ti è sembrata l’opera nel suo complesso?

"A dir il vero, non la ho ancora vista, ma la guarderò. Non ho un gran narcisismo. Sono sempre più desideroso di fare qualcosa di nuovo che stare a lucidare ciò che ho già fatto. Anche alla presentazione sono andato senza pretese. Io sono più guardare avanti, al prossimo progetto. Non nascondo però che fanno bene anche i riconoscimenti e le pacche sulle spalle e pure i complimenti. Questo ti fa capire che a volte se ci sono delle capacità e uno le sa usare può emergere anche nel suo piccolo".

Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Chicco Salimbeni e Micaela Ramazzotti - Un amore (fonte Sky)

"Per me stare sul set è necessario. Io faccio questo lavoro non perché mi è capitato. L’ho cercato, ho lottato per averlo. Per me non è un lavoro ma un bisogno. Recitare è una piacevolezza e un’energia che non ricevo da nessuna altra parte. Mi sento proprio come un pesce nell’acqua. Non mi pesa il tempo, non mi pesa l’attesa, non mi pesano le difficoltà. Il fatto già di esserci stato è per me molto importante. Quando sei sul set e ti ritrovi quelli che si ricordano di te, quelli che ti vengono ad abbracciare sbloccando dei ricordi… Beh…fa molto piacere…Come quando qualcuno riporta fuori battute di vecchie scene di lavori che hai fatto in passato che magari tu non ricordi nemmeno. Se ti vedono e riconoscono di fatto il tuo appeal, la dice lunga di come sia importante stare a Roma. Ciò che è successo dopo le riprese, è stata un’ulteriore sorpresa. Vedere questa considerazione per il personaggio Ivo che in se come ho detto è poca cosa, più che altro di colore se vogliamo, mi ha fatto capire che ‘so colorare bene’."

Cosa vedi nel tuo futuro, quali i tuoi progetti?

Chicco Salimbeni - Ultima notte a Montefiorino (foto Rosanna Bandieri)

"Di sicuro voglio continuare a fare teatro con Matteo (ndr Manfredini) che per me è stata un’enorme scoperta. Mi piace come ci relazioniamo, in maniera schietta, diretta. Senza tralasciare il fatto che siamo proprio amici. Ritengo che sia veramente un fenomeno quindi voglio proseguire una collaborazione con lui. L’idea è di continuare a proporre gli spettacoli che già abbiamo a curriculum, che tra l’altro continuano a chiederci, ma anche lavorare su cose nuove. Il 16 marzo rifaremo “Ultima notte a Montefiorino” a Reggio al teatro San Francesco. Sarò sul palco con Ezio Bonicelli, altra figura molto importante nella narrazione dei nostri spettacoli. Poi avremo Rubiera, il Fuori orario, Formigine. La base qui continuerà comunque ad esserci. Tra Reggio, Modena e Parma abbiamo in programma diverse iniziative".

Altre cose?

"Beh si certo, come ho detto, è fondamentale tornare a Roma. Già farlo almeno qualche giorno mi ha rimesso in moto e ho ripreso i contatti con tante persone. E se ci sono persone, ci sono tanti progetti e iniziative. In questo modo si riavvia un meccanismo che io stesso avevo abbandonato di proposito per tornare a casa".

Come mai avevi deciso di tornare nella tua terra?

"Avevo delle idee talmente grandi da realizzare qui da noi che mi facevano sognare che mi hanno fatto staccare da dove ero. Non si sono concretizzate per come dovevano essere. E’ nato altro, ma non quelle quindi torno giù a Roma e riprendo, con molto entusiasmo, da dove avevo lasciato. Vado con molta gioia. Nel prossimo futuro dunque passerò un po’ più tempo a Roma che qua. Così nella prossima intervista parleremo magari di qualche altro film".