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Le nuove scoperte nella chiesa di Santa Maria dell’Oliveto

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Le nuove scoperte nella chiesa di Santa Maria dell’Oliveto.

"Genius Loci. Autori e territorio” è il titolo della rassegna che andrà in scena venerdì 15 marzo, nella sala civica di Albinea, ideata e organizzata dal Comune con l’obiettivo di promuovere e far conoscere autori, artisti, saggisti e poeti albinetani.

Alle ore 18.30 sarà protagonista un albinetano doc e uno studioso: Giuseppe Ligabue che presenterà in una conferenza le nuove scoperte nella chiesa di Santa Maria dell’Oliveto a Montericco.

Da Anni Ligabue conduce ricerche approfondite sui castelli e le chiese della frazione albinetana. Sarà un’occasione unica per conoscere meglio un luogo ricco di storia e di capolavori d’arte, inserito in una cornice di straordinaria bellezza e suggestione paesaggistica.

Santa Maria dell’Oliveto fu tappa dei pellegrini lungo un cammino medioevale che portava al santuario di S. Pellegrino in Alpe, poi al Volto Santo di Lucca e quindi a Roma. In antico la località si chiamava Pissignano, da Pissignanum (Piscina di Jano), nome che tradisce una lunga storia legata ad una sorgente che sgorgava in quel luogo. Appartenuta sin dal X secolo ai monaci benedettini del potente convento reggiano di San Prospero per diversi secoli divenne la parrocchiale di Montericco.

 

1 COMMENT

  1. La toponomastica rivela grandi verità,che se ben comprese aiutano a riflettere. Nel medioevo Albinea e dintorni (Montericco in specie) erano ricoperti di ulivo. Quindi c’era più caldo di adesso. Colpa della CO2 ? Io credo di no , semplicemente il clima muta e muterà sempre,io credo a prescindere dall’attività umana !
    Cesare

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