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E’ la Pietra di Bismantova la star di un singolare video di Mattia Toni

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Poco più di quattordici sono i minuti che servono per fare una forte immersione emotiva nei meandri di quella rupe dantesca che caratterizza in modo univoco l’Appennino reggiano.

Mattia Toni propone al pubblico, sia locale che foresto, con una tecnica narrativa del tutto originale, la sua esperienza, vissuta letteralmente sul campo, con la quale ha assaporato la Pietra di Bismantova declinata nella sua forma più pura e autentica. Mentre scorrono le immagini, i suoni e i colori, il racconto si fa intenso mettendo a nudo l’autenticità di ciò che viene raccontato. L’originalità del video premia l’ambiente catturato dalle telecamere ma anche lo spettatore che vi si trova proiettato all’interno quasi senza avere la possibilità di estraniarsene. I fotogrammi tengono in scacco il pubblico sino al termine del video che indubbiamente risulta essere una promozione del territorio di notevole rilievo.

L’autore è “bismantino” puro sangue vivendo ai piedi del maestoso sasso e lavorando proprio sotto di esso. Questa sua caratteristica incide nella realizzazione del video in modo diretto. E’ il cuore che Mattia ha messo nella realizzazione dell’opera che rende il lavoro finito del tutto originale.

Mattia si mette a disposizione di Redacon per raccontare la genesi e il concept della sua opera che non può che essere definita artistica.

L'intervista

Mattia da dove arriva l'idea di video così emozionante?

L’idea nasce dal voler vedere oltre quello che vediamo solitamente della Pietra di Bismantova. Ovvero avere una prospettiva diversa e opposta, cioè dall’alto verso il basso.

Chi ti ha aiutato nelle riprese?

Le riprese le ho fatte tutte io. Per motivi narrativi a volte posizionavo la camera in qualche punto e ci passavo davanti creando l’illusione che ci fosse un camera man. La camera ha una funzione di follow, che segue i movimenti.

Sai vero che questo video è una promozione del territorio più unica che rara?

Mi piace promuovere il territorio e poco o tanto lo faccio in quasi tutti i miei video. Tuttavia volevo qualcosa di veramente unico a questo giro.

Quanto tempo hai impiegato a girarlo, montarlo e renderlo fruibile agli utenti?

Per girarlo, ci sono volute due ore e per montarlo una giornata intera. Il girato era di novanta minuti o più e va condensato in quattordici minuti.

Quanto complimenti hai già avuto?

Al momento svariati, e tutti molto belli. Sono veramente soddisfatto anche perché è stato un po’ per gioco e per esplorare nuovi orizzonti

Tante visualizzazioni in poco tempo?

Al momento quasi cinquecento, dopo nemmeno un giorno dalla pubblicazione. Spero che possa piacere a più gente possibile.

Raccontaci qualcosa della canzone con cui si chiude il filmato

La canzone si intitola “I’ll be there for you” ed è degli Harbrs. E’ stata scelta per la sua emotività e in stile un po’ country. Ricorda un po’ la nostra terra con un carattere un po’ malinconico.

Che messaggio sottende il tuo lavoro?

Il mio è un invito a venire in loco a visitare questi luoghi che secondo me sono bellissimi. Non state fermi li davanti al computer o al telefono ma venite veramente a vedere queste meraviglie di cui siamo circondati.

C'è qualcuno a cui vuoi dedicare il video?

Lo dedico a chi come me soffre di vertigini. Sono inquadrature che ho sempre voluto vedere ma non ho mai avuto il coraggio di farlo perché implicava espormi sino al bordo della roccia pregiudicando quindi la necessaria sicurezza che la Pietra impone.