Per i consiglieri regionali della Lega, Maura Catellani e Gabriele Delmonte, "la trasmissione "Fuori dal Coro" di Rete4 ieri sera ha evidenziato la problematica delle agende chiuse nelle aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna, denunciando anche il caso di Reggio Emilia. Questa situazione riguarda l'impossibilità di prenotare prestazioni specialistiche. Un fenomeno che, purtroppo, coinvolge tutte le aziende sanitarie della regione, una questione che abbiamo cercato di denunciare da tempo".
“La direzione sanitaria dell’Ausl di Reggio Emilia – hanno aggiunto – non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulle ragioni per cui non è possibile prenotare visite specialistiche o esami, rifiutando di definirsi ladri di salute”.
Catellani e Delmonte hanno ricordato che la Lega ha "presentato oltre due anni fa un progetto di legge, a prima firma del consigliere Daniele Marchetti, vice presidente della commissione regionale sanità, che chiedeva di garantire sempre la presa in carico del paziente. Questo progetto è stato bocciato, nonostante proponesse soluzioni per un diritto fondamentale dei cittadini, che non dovrebbero sentirsi dire di "riprovare più avanti" quando cercano di prenotare tramite lo Sportello Cup".
La battaglia della Lega contro i cosiddetti "ladri di salute" è continuata: "Nonostante infatti il rifiuto iniziale – hanno aggiunto Catellani e Delmonte - siamo riusciti a far approvare dal Consiglio regionale un atto di indirizzo che impegna la Giunta a introdurre le cosiddette "agende di presa in carico", ovvero agende parallele che garantiscano la presa in carico del paziente mettendo così fine al fenomeno delle agende chiuse. Le agende chiuse creano un esercito di persone che, non essendo registrate nel sistema, distorcono i dati di monitoraggio pubblicati online, per questo è fondamentale contrastarlo. Il Direttore Generale dell'assessorato alla sanità, l'ingegner Baldino, aveva promesso l'inserimento di queste agende di presa in carico tra gli obiettivi annuali delle aziende sanitarie regionali, promessa che ad oggi non abbiamo visto concretizzarsi. Speriamo quindi che questa tematica venga affrontata al più presto. Anticipiamo inoltre che stiamo attendendo una risposta a un'interrogazione che abbiamo presentato, sperando di vedere progressi nel breve periodo. Stiamo parlando di prestazioni specialistiche, quindi di salute e benessere pubblico", hanno concluso i consiglieri Catellani e Delmonte.