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Erbazzone verso il riconoscimento Igp, Simonazzi (Cna): “Grande passo in avanti”

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Erbazzone verso il riconoscimento Igp, Simonazzi (Cna): "Grande passo in avanti"

Marco Simonazzi

“Sono molto contento che si sia fatto questo passo in avanti e mi auguro che l’iter si concluda positivamente quanto prima”. E’ il commento di Marco Simonazzi, titolare del forno pasticceria a Castelnovo e presidente Cna Agroalimentare Reggio Emilia, dopo la notizia del riconoscimento Igp, l'Indicazione geografica protetta, dal Ministero dell'Agricoltura dell’erbazzone reggiano.

Il ministero ha infatti accolto le controdeduzioni dell'associazione di produttori in seguito all'opposizione alla domanda che era giunta da una società torinese. Ora il percorso per far diventare l’erbazzone reggiano il 45^ prodotto Dop e Igp dell’Emilia-Romagna si sposta in Europa.

“Parliamo di un prodotto – spiega Simonazzi - della tradizione culinaria reggiana per eccellenza e che ha una origine antica, addirittura la prima ricetta risale ai romani. Luigi Benassi, titolare di Nonna Lea a Reggio Emilia, grande appassionato del suo lavoro, ha fatto delle ricerche storiche. Precisiamo che ci sono tante torte salate ma l’erbazzone reggiano si contraddistingue per la sua originalità e i suoi ingredienti".

"Una storia affasciante - aggiunge – che da settembre a dicembre, abbiamo raccontato nelle aule di alcune scuole della montagna. Qui abbiamo portato anche l’impasto per fa fare l’erbazzone agli alunni. Questo è stato possibile grazie a Cna ma soprattutto al supporto che ci ha dato Luigi Benassi".

Hanno detto

Lo studio legale Pagliani-Dallari che ha tutelato l'associazione dei produttori nell'iter della domanda.

Pagliani-Dallari

“Esprimiamo immensa soddisfazione per il risultato ottenuto come studio nell'aver tutelato l’Associazione Produttori Erbazzone Reggiano quale soggetto promotore della domanda inviata al Ministero dell'Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste per il riconoscimento della IGP (Indicazione Geografica Protetta) in favore dell' Erbazzone reggiano. Contro questa domanda è pervenuta l'opposizione di altra società del settore, Sfoglia Torino Srl, e l'associazione produttori di ‘Erbazzone Reggiano’ ha dato mandato al nostro studio di replicare all'opposizione depositata.

Mercoledì le controdeduzioni da noi presentate sono state integralmente accolte dal Ministero dell'Agricoltura della sovranità alimentare e delle Foreste, il quale ha giustamente riconosciuto l'indicazione IGP in favore dell' Erbazzone reggiano. Ringraziamo per questo le società reggiane facenti parte dell'Associazione (Nonna Lea, Fattoria Italia, Bottega Gastronomica, La Vecchia Resdora, Big) che hanno voluto ad ogni costo ottenere questo primo grande risultato per una produzione tipica della nostra provincia, un ringraziamento particolare al Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, il quale ancora una volta si è distinto per la grande attenzione ai prodotti agroalimentari emiliani”.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi

“La notizia che il Ministero ha dato parere favorevole alla registrazione del nome Erbazzone reggiano come Igp ci riempie di soddisfazione. Ora il dossier verrà trasferito a Bruxelles per passare al vaglio degli uffici della Commissione europea. Si tratta di un ulteriore passo verso l’ottenimento della quarantacinquesima Dop e Igp della Regione Emilia-Romagna, con un prodotto che appartiene alla storia e all’identità delle famiglie reggiane e ha tutti gli elementi per essere promosso e diffuso nel mondo”.

Alessio Mammi , assessore regionale all'agricoltura e all'agroalimentare, caccia e pesca, XI legislatura

“La Food Valley dell’Emilia-Romagna, con le sue 44 Dop e Igp- aggiunge Mammi-, vale 3,6 miliardi di euro alla produzione su 8,5 miliardi a livello nazionale, e il comparto agro-alimentare della regione ha raggiunto nel complesso 34 miliardi di euro di volume produttivo, di cui quasi 10 miliardi esportati. Ottenere certificazioni di qualità significa poter garantire cibo buono, sicuro e controllato secondo un disciplinare specifico. Allo stesso tempo ci permette di tutelare i nostri prodotti dalle imitazioni e di poterli promuovere al meglio”.

“Il mio ringraziamento- conclude- va all’Associazione dei produttori dell’Erbazzone Reggiano per il loro impegno, insieme al Comune di Reggio Emilia e agli altri Comuni della provincia per il sostegno che stanno dimostrando per questo importante percorso”