Home Cronaca La giustizia esiste? La storia di Masha

La giustizia esiste? La storia di Masha

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Qualche settimana fa, l'associazione Aiut Appennin, è stata attivata su richiesta ufficiale delle forze dell'ordine per il recupero di un cucciolo in evidente stato di sofferenza all'interno di un recinto, segnalato da alcuni passanti.

Subito l'associazione è intervenuta trovandosi davanti a una situazione che fa d

avvero tanta rabbia: la cucciola era a terra sofferente con le zampine e parte del collo ricoperti di ustioni. Precisiamo che, come confermato dalla veterinaria, tali bruciature non può essersele procurate da sola e non sono nemmeno state occasionali.

La cagnolina è stata trasportata con urgenza presso l'ambulatorio veterinario dove ha ricevuto le cure necessarie e, fortunatamente, si è ripresa.

Invano sono state avvisati i carabinieri forestali, i quali hanno constatato, nonostante diversi referti della veterinaria e le numerose insistenze dell'associazione per non restituire il cucciolo, che il cane poteva essere restituito al suo aguzzino e che non c'erano gli estremi per procedere con il sequestro della malcapitata.

L'aguzzino è dunque giunto in ambulatorio a reclamare il cane su autorizzazione delle forze dell'ordine.

A questo punto Aiut Appennin ha deciso di "acquistare" la cagnolina, una meticcia incrocio tra pitt bull e cane corso di 3 mesi, per salvarla dalle mani di quel delinquente.

Chiaramente siamo consci che nonostante ciò nulla è stato risolto ma al contrario abbiamo in qualche modo legittimato dei comportamenti assolutamente illegittimi. Ci siamo ritrovati in una condizione di estremo disagio sentendoci veramente tanto vulnerabili e responsabili per la salute della cagnolina che non abbiamo trovato nessun' altra soluzione che pagarla a questo seviziatore con una cifra per altro irragionevole (500€). Assurdo che si debba arrivare a pagare i cani a chi li maltratta per sottrarli agli abusi.
Successivamente anche altre persone di buon cuore, che ringraziamo, hanno partecipato alla donazione per comprare la cucciola e fare in modo che non tornasse nelle mani di quel mostro.

Diciamo tutto ciò non perché vogliamo chiedere contributi o donazioni ma per manifestare il nostro dissenso su tutta la situazione che si sta creando e che è sempre più evidente anche in montagna cioè il maltrattamento degli animali che non solo c'è ma è pure legittimato.

Attualmente Masha è in un luogo sicuro dove attende una famiglia per la vita.